Rivista Anarchica Online
La scuola dello sciopero
da "Black Flag"
Così si chiamava la scuola
cui due insegnanti - Kitty e Tom Higdon - dettero vita tra il 1914 e
il 1939 nel villaggio inglese di Burston. È una storia davvero
originale, che merita di essere riportata alla luce - e "riscoperta"
nei suoi numerosi spunti d'attualità.
Questo mese viene commemorato il più
lungo sciopero mai verificatosi, durato infatti dal 1914 al 1939. Lo
sciopero fu proclamato in risposta al licenziamento di due persone,
ed un'intera comunità venne in loro aiuto. Fu solo 25 anni
dopo, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che il problema
si risolse, non senza una campagna dl sostegno da parte dei
sindacalisti e dei libertari di tutto il mondo. Dove avvenne questo
sciopero? Nell'inaspettata atmosfera di una piccola comunità
rurale del Norfolk, in Inghilterra. E chi prese parte allo sciopero?
Praticamente l'intera popolazione di una scuola. Si richiedevano la
democrazia rurale, la libertà e la possibilità di una
comunità della classe lavoratrice di gestire in prima persona
i propri interessi. Il tutto iniziò quando due insegnanti,
Kitty e Tom Higdon, giunsero al villaggio di Burston, presso Diss,
per farsi carico della scuola locale. Entrambi avevano lavorato
presso un'altra scuola rurale a Wood Dalling, dove avevano incontrato
la rigida opposizione della piccola nobiltà di campagna locale
e delle autorità scolastiche. Kitty e Tom avevano
semplicemente richiesto di migliorare le condizioni della scuola.
Tom Higdon era anche attivo
nell'organizzare i lavoratori agricoli locali nelle loro lotte per
salari più alti, e li aveva incoraggiati a farsi eleggere nel
consiglio parrocchiale. I due insegnanti (Tom era l'assistente di
Kitty) erano molto amati dagli scolari: li trattavano come fossero
figli loro, li curavano quando erano malati e procuravano loro del
cibo quando avevano fame. Prestarono soccorso anche a degli abitanti
del luogo che erano stati imprigionati per aver rubato del cibo, ma
tutto ciò non fu loro di aiuto: le autorità scolastiche
li considerarono una minaccia all'ordine costituito locale; le loro
idee progressiste rischiavano di condurre i ragazzi a mettere in
questione l'autorità. E così, e con poco aiuto da parte
del giovane ed inesperto sindacato degli insegnanti, il NUT, gli
Higdon furono costretti ad andarsene. Con riluttanza, essi decisero
di accettare mansioni simili in un'altra scuola in zona rurale, a
Burston.
Quando arrivarono a Burston, Tom fu
sorpreso di scoprire che non vi era una sezione locale del sindacato
dei lavoratori agricoli (Rural Labourers Union): i salariati delle
fattorie percepivano paghe inferiori a quelle di altre zone del paese
e, come a Wood Dalling, il consiglio parrocchiale era retto dalla
piccola nobiltà di campagna ed in particolare dal parroco del
villaggio. I locali della scuola erano un disastro: male illuminati,
umidi, mal riscaldati.
Gli Higdon, malgrado la loro esperienza
nella scuola precedente, decisero di fare qualcosa per migliorare il
triste stato delle cose. Iniziarono ad organizzare dei miglioramenti
che rendessero più accettabile la vita nella scuola per i
ragazzi, ma questo, come già era avvenuto a Wood Dalling,
incontrò l'opposizione delle autorità scolastiche, che
consideravano tali miglioramenti uno spreco di risorse. Il pastore in
particolare prese in uggia gli Higdon, che egli considerava degli
elementi sovversivi.
Il resto delle autorità e dei
piccoli nobili di campagna erano ansiosi di liberarsi di Tom e di
Kitty anche perché Tom, come aveva già fatto, si era
impegnato ad informare i salariati agricoli dei loro diritti e ad
incoraggiarli a sindacalizzarsi. Molti scolari venivano costretti dai
proprietari delle fattorie a lavorare anziché a frequentare la
scuola. Tom si adoperava per far cessare questo abuso ed una volta,
nel corso di una discussione con un proprietario terriero a proposito
di un ragazzo costretto a lavorare, venne alle mani con il
proprietario stesso. I ragazzi presero le parti degli Higdon e tra
gli insegnanti ed i ragazzi si formò uno stretto legame.
Inizia lo sciopero
Non molto tempo dopo Tom Higdon
propugnò l'idea che la gente del luogo dovesse cacciare dal
consiglio i proprietari terrieri, il pastore e l'alta nobiltà
locale e farsi eleggere al loro posto. Così un gruppo di essi
si candidò, e candidarono anche Tom. Le successive elezioni
del consiglio furono una grande ed inattesa vittoria. I salariati
rurali e Tom furono eletti in consiglio e tutti i rappresentanti
della piccola nobiltà di campagna, tranne uno, vennero
esclusi. La stampa locale parlò di "rivoluzione" e,
quasi immediatamente, la piccola nobiltà di campagna iniziò
a cospirare per riconquistare le posizioni perdute e, in particolare,
per sbarazzarsi degli Higdon, che propagandavano apertamente il
socialismo. Il parroco del villaggio si fece carico della campagna
contro gli Higdon. Vennero inventate varie accuse. Gli Higdon vennero
accusati di varie inadempienze; di uso improprio dei fondi della
scuola (ad esempio, facevano uso del riscaldamento) e di inciviltà
nei riguardi delle autorità scolastiche (ovvero non li
trattavano con la deferenza dovuta ai superiori). Si istituì
un'inchiesta. Gli Higdon richiesero l'aiuto del NUT, e fu loro dato a
malincuore.
Il risultato dell'inchiesta era
stabilito fin dall'inizio, i testimoni a favore degli Higdon non
furono neppure chiamati ed il rappresentante del NUT si limitò
a cercare un compromesso. Alla fine, l'inchiesta si pronunciò,
il 1 aprile 1914, per il loro licenziamento, con effetto immediato.
Gli insegnanti non avevano quasi il
tempo di salutare gli abitanti del villaggio ed i ragazzi. Avevano
appena un altro giorno di scuola ed il tempo di fare le valigie. La
mattina del primo aprile, essi uscirono dai locali della scuola con
il loro bagaglio. Erano accompagnati da un poliziotto e con lui vi
era un'insegnante supplente che doveva prendere il posto di Kitty.
Poi, improvvisamente, si udì della musica in distanza. Tom e
Kitty guardarono, ed anche il poliziotto, per vedere di che cosa si
trattasse. Sembrava una banda musicale. E lo era, ed erano gli
scolari a suonare. Gli scolari marciavano per il villaggio. Portavano
striscioni e cartelli. Agitavano bandiere e cantavano. Erano in
sciopero!
In effetti, ad insaputa degli Higdon,
gli scolari si erano riuniti in segreto il giorno prima, si erano
passati la voce. Violet Potter, una delle scolare, disse loro che
occorreva dichiarare uno sciopero. Ne convennero e ne parlarono con i
loro genitori che furono d'accordo a dar loro sostegno. E quella
notte si prepararono alla manifestazione, non sapendo che stavano per
imbarcarsi in quello che sarebbe risultato essere lo sciopero più
lungo della storia.
A scuola sul prato
Tom Higdon era il figlio di un
salariato agricolo e Kitty era la figlia di un carpentiere navale.
Entrambi erano socialisti. Sostenevano anche la libertà di non
frequentare la chiesa istituzionale. Tom era un convinto sostenitore
del sindacalismo, ma aveva dalla sua molte battaglie contro le
nascenti burocrazie sindacali, in quanto strenuo sostenitore
dell'azione diretta da parte dei lavoratori. Sia Kitty sia Tom non
ritenevano che il loro lavoro di educatori fosse ristretto all'ambito
delle lezioni. Al di là delle ore di scuola, essi
organizzavano escursioni per i ragazzi ed altre attività
extrascolastiche. Cosa del tutto inconsueta per quegli anni, essi
organizzavano anche corsi di Esperanto, in quanto ferventi
internazionalisti, e corsi di fotografia. Erano dei progressisti, che
volevano che i ragazzi ampliassero le loro possibilità.
Essi trasformarono anche la scuola in
un centro sociale ed organizzarono attività per l'intera
comunità. Ciò era estremamente inconsueto in quegli
anni; nella maggior parte delle scuole si teneva lezione, nulla di
più. A Pasqua e Natale Tom e Kitty distribuivano frutta e
dolciumi ai ragazzi. Durante l'anno regalavano abiti ai ragazzi più
poveri. Essi stessi non avevano denaro: sopravvivevano con la misera
paga di un'insegnante ed un'assistente ed abitavano in una casa
vincolata (concessa dalle autorità scolastiche, e che deve
essere lasciata libera se si è licenziati o si cambia lavoro -
N.d.T.). Il primo maggio essi organizzavano un festival nel
villaggio.
E non temevano di prendere decisioni
impopolari: in un caso, malgrado il parere contrario delle autorità
scolastiche, essi chiusero la scuola per una settimana a causa di
un'epidemia di pertosse.
Non vi era da sorprendersi quindi,
visto il loro impegno nella comunità locale, che gli abitanti
del villaggio si organizzassero per sostenerli quando seppero che
erano stati licenziati.
Su 72 ragazzi, 66 scesero in sciopero.
Gli Higdon, vedendo il meraviglioso sostegno dei ragazzi e della
gente del villaggio, decisero di rimanere e lottare. La scuola venne
riaperta sul prato pubblico, mentre l'insegnante inviata in
sostituzione teneva le lezioni ufficiali di fronte ad uno sparuto
gruppo di allievi.
La reazione del parroco di fronte a
tutto ciò fu pensare che non sarebbe durato, non era altro che
un pesce d'aprile: gli Higdon avrebbero finito con l'andarsene e la
scuola ufficiale avrebbe ripreso a funzionare nel giro di una
settimana. Le cose non andarono così. Una
settimana dopo tutti gli abitanti del luogo si riunirono in
un'assemblea di massa sul prato pubblico. Arrivò gente dai
villaggi vicini. In tutto vi erano più di 1500 persone a
sostenere gli Higdon e lo sciopero. Vennero sindacalisti, anche da
lontano, compreso George Edwards, il fondatore del sindacato dei
salariati agricoli. La stampa nazionale inviò giornalisti e
fotografi.
La "Ribellione di Burston",
come venne definita, faceva notizia. L'assemblea decise che gli
abitanti del villaggio avrebbero pagato di tasca loro il mantenimento
della scuola dello sciopero, ed anche quello degli Higdon. Nel
frattempo, finché durava l'estate, la scuola avrebbe
continuato a funzionare sul prato pubblico. E le cose andarono
effettivamente così. L'insegnante della scuola ufficiale aprì
la scuola ufficiale, con il suo sparuto gruppo di allievi che
continuava a ridursi. E la Strike School ("Scuola in Sciopero"
- N. d. T.) si apriva ogni giorno sotto una tenda rizzata nel prato
pubblico.
Con l'arrivo dell'inverno, si decise di
traslocare la scuola presso l'officina del falegname del luogo.
L'estate successiva si riproposero le riunioni di massa, le assemblee
ed i festival sul prato pubblico. Molti sindacalisti e socialisti
vennero a queste riunioni. Tom Mann, il famoso leader sindacale,
parlò in una di queste riunioni, ed anche Sylvia Pankhurst.
Burston diveniva un centro di socialismo e di libera educazione
sempre più famoso. Poi, il 10 novembre 1915, il NUR ed il
sindacato dei salariati agricoli tennero una riunione congiunta in
sostegno della Strike School, aiutando a raccogliere i fondi.
Tuttavia la vita della coraggiosa gente
di Burston non era affatto semplice. I genitori vennero denunciati
per non aver mandato i loro figli alla scuola ufficiale. Il tribunale
locale li condannò a pagare delle multe. Si disse loro che
avrebbero dovuto pagare una multa per ogni figlio che non frequentava
la scuola ufficiale e per ogni giorno di mancata frequenza. Il
mancato pagamento della multa, venne detto loro, sarebbe stato punito
con il carcere. Essi sapevano di non poter pagare individualmente le
pesanti multe, né si potevano permettere di trascorrere del
tempo in prigione. Decisero quindi di istituire un fondo
locale per pagare le multe. In due settimane il tribunale aveva
inflitto più di 32 condanne e raddoppiato le multe.
I ragazzi di Burston venivano aggrediti
fisicamente dal parroco e dalla polizia locale per farli ritornare a
viva forza alla scuola di stato.
Tom Higdon, nel suo libro "La
ribellione di Burston", riferisce: "Tutto ciò
continuò fino a che non venne fatto cessare dall'energica
azione di Mr. H e di alcuni genitori infuriati, che minacciarono di
dare man forte ai ragazzi se sua Reverenza il Curato avesse osato
ancora aggredirli così senza motivo".
Tuttavia vi furono altre intimidazioni.
Alcuni degli abitanti del villaggio vennero licenziati, alcuni
affittuari vennero allontanati dalle loro fattorie. Il parroco stesso
allontanò dei lavoratori dai terreni di proprietà della
Chiesa. Ma i sindacati (National Agricultural Labourers and Rural
Workers Union) ricorsero al tribunale ed i proprietari furono
condannati al pagamento dei danni.
Nel frattempo Tom Higdon continuava ad
organizzare altre sezioni sindacali. Lo fece in più di 10
villaggi, spostandosi a piedi da una fattoria all'altra. Spese molto
del suo tempo ad aiutare i salariati agricoli ad ottenere stipendi
migliori. Nel suo libro sulla Ribellione, Tom dipinge così la
sua attività: "Mr. H ha sempre sostenuto, nei suoi
discorsi ai lavoratori, che devono farsi carico essi stessi dei
problemi".
Egli considerava se stesso un semplice
catalizzatore.
Quegli striscioni colorati
Era evidente che gli scioperanti ed i
loro insegnanti licenziati non potevano riunirsi per sempre sul prato
pubblico o nella vecchia bottega del falegname, soprattutto poiché
il parroco aveva l'intenzione di riprendere possesso della bottega
del falegname. Gli abitanti del villaggio, i ragazzi e gli Higdon
decisero perciò di dare una sede alla Strike School. Dovevano
perciò trovare dei fondi. Si organizzarono riunioni cui
parteciparono persone provenienti da tutto il paese. Uno dei ragazzi
della scuola ricorda vividamente una di queste riunioni: "Delle
meravigliose riunioni sul prato, e poi scendevano nel villaggio, i
minatori e i ferrovieri, ed avevano quei grandi striscioni, con
stoffe di bellissimi colori e tutti quei fiocchi colorati, ci voleva
un paio di uomini su ciascun lato per portare gli striscioni, uscire
dalla stazione e marciare attraverso il villaggio, non si era mai
visto niente di simile. E poi, naturalmente, vi erano tutte quelle
riunioni e si raccoglievano molti soldi ed è così che
abbiamo costruito la Strike School".
Grazie a tutte le riunioni ed alle
collette, si finì per raccogliere più di 10.000
sterline. Il denaro proveniva da tutto il mondo, dalle sezioni
sindacali e da persone che credevano nella libertà e nel
socialismo. La scuola venne edificata ed ogni pietra recava inciso il
nome del donatore. Vi erano organizzazioni di minatori, il NUR ed
altre sezioni sindacali, sezioni dell'ILP, dei lavoratori della
ferrovia di Melbourne in Australia, individui, quali Leo Tolstoi.
All'esterno della scuola, sull'ingresso principale, venne eretta una
targa recante questa iscrizione: "Mr TG Higdon e Mrs AK Higdon
vennero ingiustamente licenziati dalla Scuola di questo villaggio il
31 marzo 1914. Questo edificio è stato costruito grazie ad una
sottoscrizione pubblica, per protestare contro l'azione delle
autorità scolastiche, PER OFFRIRE UNA SCUOLA LIBERA, PERCHÈ
SIA CENTRO DI DEMOCRAZIA RURALE ED UN MEMORIALE DELLA BATTAGLIA PER
LA LIBERTÀ SOSTENUTA
DAGLI ABITANTI DEL VILLAGGIO".
Sempre all'esterno della scuola, vi era
anche l'iscrizione: Burston Strike School. Più di mille
persone vennero a festeggiare l'inaugurazione della scuola. I ragazzi
traslocarono allora nella loro nuova scuola.
Kitty scriveva nel 1919: "Molti
degli scolari che erano scesi in sciopero hanno, naturalmente, finito
la scuola e sono andati a lavorare, ma vi sono ancora 40 scolari che
frequentano la Strike School, e l'impatto di questo nuovo movimento
di democrazia educativa e sociale sulla vita del villaggio fa sì
che la maggior parte dei ragazzi che nascono nel villaggio vengono
alla Strike School a prendere il posto di quelli che costantemente
finiscono gli studi. Quello che si era iniziato come uno sciopero di
scolari a sostegno della loro insegnante ed era stato definito dal
Provveditore agli Studi "una fantasia senza senso", "un
fuoco di paglia" ecc., è divenuto una causa ed
istituzione permanente dell'istruzione socialista o, come dice il
nostro compagno Casey, la prima scuola del sindacato in Inghilterra".
La Strike School continuò a
prosperare e Tom continuava le sue iniziative sindacali. Tra il 1914
ed il 1938, Tom lavorò in qualità di rappresentante
ufficiale del sindacato dei salariati agricoli, mentre continuava la
sua attività di insegnamento a Burston.
Nel 1923 Tom coordinò uno
sciopero nella regione. Molte volte, egli dovette anche aiutare dei
salariati cui era stato intimato l'allontanamento dalle terre,
prestando loro aiuto direttamente nei processi in tribunale. Nel 1926
Burston ospitò molti figli di minatori, che vi erano stati
inviati durante lo sciopero generale. La Strike School divenne la
loro casa, Kitty e Tom si presero cura di loro e tutti gli abitanti
del villaggio raccolsero denaro, cibo ed abiti. Così Burston
pagava il suo debito. Un eccellente esempio di mutuo appoggio e di
solidarietà della classe lavoratrice. Burston mostrava la via.
La scuola rimase aperta fino al 1939. I
ragazzi del villaggio preferivano la Strike School alla scuola
statale. Alla morte di Tom Higdon, nel 1939, Kitty ne fu così
sconvolta da non poter più lavorare, e non riuscì
neppure più ad entrare nella Scuola cui lei e Tom avevano
dedicato così tanto della loro vita.
Inevitabilmente, quando lei smise la
sua attività nella scuola, si decise che non vi erano più
ragioni di proseguire lo sciopero. Gli abitanti del villaggio ne
dichiararono ufficialmente la fine, dopo ben 25 anni.
Ricostruire il movimento
La Strike School di Burston sorge
ancora di fronte al prato pubblico. Oggi è divenuta un museo
aperto a tutti e dedicato allo spirito della libera educazione. Al
suo interno vi sono fotografie e testimonianze relative allo
sciopero. Le riunioni continuarono per molti anni dopo la chiusura
della Strike School e poi cessarono. Lo scorso anno sono stati
eseguiti molti restauri, e l'11 settembre 1988 una riunione ha
commemorato lo sciopero. La riunione è stata organizzata dal
TGWU e dal Comitato della Burston Strike School, che è aperto
a tutti coloro che credono nella giustizia di classe, nella libertà
e nella libera educazione. Ancor oggi gli abitanti di Burston vanno
molto fieri della Strike School, che continua ad essere il monumento
più importante di questo piccolo villaggio. Alcuni dei primi
scolari della Strike School sono ancora vivi e ricordano gli Higdon
con affetto. Gli abitanti del villaggio sperano che vi siano molte
altre riunioni a Burston, non solo per commemorare lo sciopero, ma
che servano come momento di aggregazione per la resistenza della
classe lavoratrice.
In Inghilterra non vi è
movimento per la scuola libera. Tuttavia gli ideali e le pratiche del
socialismo non statalista (che noi chiamiamo anarchismo) e del
sindacalismo (l'organizzazione dei lavoratori dal basso verso l'alto)
sono ancora vivi, nonostante gli sforzi per sopprimerli compiuti dal
riformismo delle burocrazie sindacali e dei parlamentari. Burston ha
dato un esempio di rifiuto delle burocrazie e dei politici: per la
democrazia diretta e per il controllo diretto della gente sulla
propria esistenza. Ha dato prova di progresso, comprensione, mutuo
appoggio. Il miglior tributo che possiamo oggi offrire a Tom e Kitty
Higdon è ricostruire quel movimento di cui loro erano così
fieri, propugnare la causa delle scuole libere, liberare i villaggi e
le città dai tiranni, dai proprietari terrieri e dai capi,
proclamare la libertà e l'uguaglianza contro tutti coloro che
cercano di sopprimerle.
(traduzione
di Marco Bonello dal periodico anarchico inglese Black
Flag)
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