Rivista Anarchica Online
Musica & idee
a cura di Marco Pandin (marcpan@tin.it)
Aural Exciter
Didi di Aural Exciter ci ha appena scritto per tenerci informati sulle sue
attività di produttore e distributore
indipendente: cercando di mantenere vivo quanto più possibile il senso originario dell'autogestione
creativa;
lo stile delle sue iniziative generalmente ricalca i propositi di solidarietà e contatto individuale fra quel
che resta
del circuito musicale punk/alternativo in Europa. Ecco quindi che Aural Exciter si muove in Svizzera
tenendo forti contatti con altri «Autonomy Centers» come
il 28 di Eindhoven (NL), l'AZ di Aachen (D), l'ASSC di Praga, l'Ass. Amanita di Urcuray (F) ed altri, assieme
ai quali organizza concerti, in massima parte di piccole formazioni punk/hard/noise dei quali anche distribuisce
dischi e cassette. Non ultimo, il suo nuovo gruppo Religious Overdose (che
dichiara innocentemente influenze Sonic Youth e
Joy Division) ha appena pubblicato una cassetta di un'ora: Didi è disposto a spedire una copia promo
a chiunque
sia interessato a organizzare dei loro concerti, o comunque a dargli una mano con la distribuzione. Non saprei
onestamente darvi indicazioni più particolareggiate: purtroppo la cassetta (spedita, a quanto scrive Didi,
assieme
alla lettera) dev'essere stata vittima di qualche incidente di percorso postale. Nell'attesa, non mi resta altro che
informarvi dei materiali disponibili tramite il suo mail order catalogue. In catalogo materiali (disponibili
anche per scambi) dei punks croati Kud Idijoti, del gruppo hardcore catalano
Budellam, le compilation «Euro punk domain» e «Quelle belle journee» e, ovviamente, degli Jaywalker e dei
Religious Overdose (dei quali Didi è il chitarrista). Aural Exciter,
Dietmar Gallhammer c/o Albdruck AG, Herzogstrasse 26 CH-5000 Aarau (Switzerland).
Massimo Liberatore
In chiusura, segnalo una cassetta completamente al di fuori dal genere di cose di cui di solito ci si occupa
in
«Musica & Idee»: un'ottima ragione, quindi, per farlo. O no? Massimo Liberatore
ha pubblicato già da qualche tempo la sua cassetta «Alpha Draconis», ma ce l'ha fatto
sapere solo adesso. Dentro ci sono nove canzoni: il genere è piuttosto tradizionale, le melodie semplici,
gli
arrangiamenti così lievi da risultare praticamente inesistenti, i testi che sono chiari messaggi d'amore
e di pace. Leggiamo dalla presentazione: «Alpha Draconis è una bellissima stella della
costellazione del Drago, magica
guida di tempi passati, che oggi è libera e lontana lungo la sua inafferrabile rotta celeste. La sua luce
qui può
essere il velo leggero, misterioso o rivelatore che avvolge queste canzoni in una tenera intenzione
comune».
Romano d'origine, ma giramondo d'adozione, amico e collaboratore di Luigi Grechi, Massimo fa parte del
circuito dei cantautori che suonano volentieri nelle feste di piazza, oppure per gli amici. Niente di
particolarmente nuovo o innovativo: una chitarra acustica (però tenuta da conto, trattata con rispetto
ed affetto come una vecchia compagna di strada), qualche amico che dà una mano in studio, una
malcelata
povertà di mezzi tecnici. A quelli che si aspettano «lo spettacolo» Massimo non ha niente da offrire.
Dalle sue mani, dalla sua voce, aspettatevi poco: carovane di contadini, acquarelli romani, ricordi di
bambino
piccolo. Non impazzisco per questo particolare tipo di produzioni musicali, comunque trovo che qui dentro
ci sia
un'atmosfera positiva, un calore umano fatto tutto di semplicità, e di una semplicità che ha un
certo fascino
sottile, che sa toccare certi tasti.
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