Rivista Anarchica Online
RASSEGNA LIBERTARIA
a cura della Redazione
Il panorama della pubblicistica libertaria è caratterizzato dalla presenza di due tipi di stampa:
da un lato quelli a "respiro nazionale", regolari (o quasi) nella periodicità, abbastanza duraturi
nel tempo da apparire più o meno gli organi "istituzionali" del movimento anarchico (alludiamo
a Umanità Nova, all'Internazionale, alla nostra rivista e forse a un'altra testata
o due). Dall'altro
lato, vi è un pullulare di fogli locali o settoriali, a base provinciale o regionale di argomento
ecologico o anarcosindacalista, antimilitarista o antirepressivo, che per lo più non vanno oltre
qualche numero o qualche mese di durata, che a volte non prevedono nemmeno le modalità
d'abbonamento, che è difficile poter trovare in vendita da qualche parte. Tutto questo settore
della pubblicistica più o meno saltuaria ha un'importanza che va ben al di là della sua evidente
precarietà - non foss'altro perché indica la vitalità, il bisogno di "uscire fuori", di
comunicare,
di stringere relazioni che continuamente esprime l'insieme dei compagni e dei gruppi anarchici
(e in parte lo stesso discorso potrebbe essere allargato al di là dei confini del nostro
movimento). Negli ultimi anni La Questione Sociale in Emilia Romagna,
Sicilia libertaria e Sardegna libertaria
nelle rispettive isole (o colonie, come alcuni preferiscono definire) e altri fogli ancora (p. es. una
prima apparizione di Friuli libertario) hanno evidenziato la possibilità/esigenza di dar vita a
fogli anarchici su base regionale. Così come Senzapatria rappresenta un buon esempio di
periodico "di settore" (nella fattispecie, antimilitarista) che ha saputo coprire un vuoto nella
pubblicistica e diventare esso stesso promotore di attività, collegamenti, iniziative. Il caso
di Assemblea generale è però ancora più specifico: si tratta infatti di un foglio
periodico,
su base provinciale (Reggio Emilia) e di tendenza (si colloca infatti esplicitamente nel progetto
per la ricostituzione dell'Unione Sindacale Italiana). Grosso modo, comunque, vi fanno
riferimento tutti i compagni anarchici e libertari di Reggio Emilia. Ad Andrea Ferrari, operaio
metalmeccanico alle Reggiane, uno dei promotori di Assemblea
generale, chiediamo un'opinione sul lavoro svolto, ora che ormai sono già usciti nove numeri del
giornale. Il giornale tira avanti bene. Intanto siamo riusciti a mantenere regolare la prevista
periodicità
mensile. Poi c'è il dato delle vendite: ne stampiamo 2.000 copie e ne vendiamo quasi la metà,
grazie soprattutto alla vendita militante. Quasi un centinaio di copie riusciamo a venderle ogni
numero attraverso le edicole: Assemblea generale si può infatti acquistare in tutte le edicole
di
Reggio Emilia e provincia. Quanti siete in redazione? La redazione tecnica è composta
adesso da otto compagni. Ma devi tenere conto che il giornale
cerca di porsi il più possibile come espressione diretta di tutta una serie di realtà di fabbrica e
sociali. Collaborano infatti nuclei di lavoratori anarcosindacalisti del settore ospedaliero,
telefonici/elettrici, metalmeccanici, dei trasporti, e altri ancora. Vi sono poi gli studenti libertari,
il comitato anti-nucleare, numerosi ex-ginnasiali (che presero parte, nel '77, all'esperienza del
Ginnasio Nichilista di cui si è parlato anche su "A"). Strada facendo, il giornale si è un
po' modificato? Direi proprio di sì, soprattutto a partire dal penultimo numero. All'inizio il taglio
era
marcatamente "fabbrichista", ora invece abbiamo deciso di andare al di là di quei limiti.
Abbiamo sviluppato un'analisi più attenta della realtà, tendendo ad una concezione
anarco-sindacalista "complessiva": eccoci dunque ad affrontare altri argomenti, come l'energia,
l'emarginazione, la droga, la scuola, ecc. E dal punto di vista economico, come va? Abbastanza
bene: con le vendite copriamo gran parte dei costi. E per tirar su qualche soldo in più
abbiamo in programma per il 7 dicembre al campo Tocci una serata musicale con gli Area, Ricky
Gianco e altri ancora.
ASSEMBLEA GENERALE (mensile dei lavoratori di Reggio Emilia per l'USI), formato
cm.30x41, pagine 4 o 8, periodicità mensile, una copia lire 250, redazione e amministrazione: via
Franchi 2, 42100 Reggio Emilia.
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