rivista anarchica
anno 31 n. 275
ottobre 2001


 

Sulla musica gallese

Uno dei comuni denominatori delle iniziative musicali di cui sono stato partecipe, è stata l’apertura mentale e fisica nel modo di lavorare. Condividere tempo, energia, testi, musiche ma anche libri, contatti, furgoni e sogni: dentro un’area di persone mutevole e varia, piuttosto che chiusi nel delirio di associazioni strette attorno alla ricerca del successo o gerarchie in miniatura.
L’incontro con Dylan Fowler mi ha portato alla scoperta di un’intera rete di relazioni (alcune anche familiari) tra varie figure della musica folk e acustica qui in Galles. Ma confinare Dylan o Julie Murphy a questa regione sarebbe del tutto sbagliato: il primo ha una lunga e intensissima storia di gruppi suoi e collaborazioni (una, pluriennale, con Danny Thompson, fondatore e contrabbasso dei Fairport Convention); la seconda è probabilmente la cantante folk più in vista dell’intero Regno Unito, con tour internazionali spesso in duo con Fowler.
L’amore per la propria terra, la propria tradizione musicale e lingua (il Gallese è col Basco la più antica d’Europa, parlata prima e dopo la conquista dell’impero romano) ha trovato forma in una fantastica combinazione tra chitarrismo jazz con influenze celtico-orientali per Fowler e una voce (con orchestrazione acustica) prepotentemente dolce, forte e attuale per Julie. Nella canzone As in the market, ad esempio, la tragedia Palestinese viene disincagliata dalla finzione dei Telegiornali e portata qui, tra noi: un suono antico di secoli che rinasce nell’emozione poetica. E, scusando per una volta la partigianeria, non posso che pensare a Le loro voci dei Franti.
I migliori solisti di violino, fisarmonica, piano, cello e pipes sono presenti in questi lavori e, come si conviene a una comunità viva di musicisti liberi dalla rigidità di ruoli e pastoie di mercato, altre formazioni, altre registrazioni sono disponibili. Credo nulla si trovi in Italia, non so. Vi lascio qualche titolo e qualche contatto. Il consiglio è di aprire una finestra su questa vasto mare di antichissima nuova musica.
“Portraits” cd di Dylan Fowler. Brani strumentali tra Gismonti, Davey Graham e melodie celtico-orientali. Ma soprattutto Dylan Fowler, chitarrista e compositore unico.
“Black Mountain Revisited”, cd di Julie Murphy. Tra i migliori cd incentrati sulla Voce che io abbia mai ascoltato.
“Whilia”, cd dei Fernhill. Il trio (Julie alla voce) è stato acclamato in ogni festival e sulle riviste come miglior folk-act britannico. Chitarra, pipes e accordeon per un autentico viaggio tra passato e presente.
Ho avuto il piacere di ascoltare dal vivo come pure su cd molti dei musicisti coinvolti: Fidaddle, un duo violino/accordeon che combina tecnica sfolgorante con una grande sensibilità verso tradizioni diverse (Celtic, Yiddish, Scandinavia e Tango); Ffynnon, trio di voce, piano e c.basso che spinge l’idioma welsh e breton verso il jazz.

(Julie) Beautiful Jo Records, www.bejo.co.uk
(Dylan, Fidaddle) Millmuse@btinternet.com
(Ffynnon) huw@selectfor.com

Acoustic Music Records
Postfach 1945
D-49009 Osnabruck
Germania

Stefano Giaccone