rivista anarchica
anno 32 n. 284
ottobre 2002


ai lettori

laureAta

Per “A”. Dopo la pausa estiva, riprendiamo le pubblicazioni e proponiamo, al centro della rivista, un poster dedicato a Pietro Valpreda, realizzato da Germano Porro. L’originale viene messo in vendita dall’autore ad un prezzo di 700,00 euro, interamente destinati ad “A”. Chi fosse interessato, contatti la redazione (via e-mail, fax o telefono).

Tesi. Presso la Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università degli Studi di Firenze, uno studente (Simone Berselli) si è laureato all’inizio dell’anno (relatore il prof. Sandro Rogari) con una tesi laurea dal titolo: Il gruppo milanese di “A-Rivista Anarchica” e l’ecologia sociale: un nuovo orizzonte per l’anarchismo? In realtà, nella tesi, l’interesse si allarga dall’ecologia sociale e in particolare dal pensiero di Murray Bookchin al ruolo più generale svolto dalla nostra rivista nei suoi primi 30 anni. Un buon lavoro, realizzato da un giovane – sia detto per inciso – non proveniente dagli ambienti libertari, ma sicuramente simpatetico, sensibile e riflessivo. Per noi è un motivo di soddisfazione e anche un po’ di orgoglio. È la prima tesi di laurea dedicata ad “A”. A quando la prossima?

Musica. Ben cinque articoli, su questo numero, sono dedicati alla musica. C’è la rubrica (Musica & idee) di Marco Pandin, da quasi un ventennio nostro fraterno collaboratore. Apriamo una parentesi: Marco è il curatore della “Musica per ‘A’”, i cui dati trovate nel primo interno di copertina. Oltre a raccogliere con passione ed a proporre cd, libri e altri materiali spesso ai margini o al di fuori del mercato ufficiale, Marco ha realizzato alcune raccolte specificamente in sostegno di “A”. E proprio in questi mesi sta lavorando ad un nuovo progetto, un cd che ha a che fare (indovinate un po’!) con Fabrizio De André. Chiusa la parentesi.
Maria Teresa Crespini ci racconta com’è andata l’ottava edizione del festival dedicato a Leo Ferré, svoltosi a San Benedetto del Tronto.
Inizia con questo numero una nuova rubrica musicale (...e compagnia cantante) curata da Alessio Lega, cantautore salentino residente a Milano, ben conosciuto nel nostro ambiente per la sua disponibilità a presenziare ad iniziative di movimento, con la sua chitarra, la sua calda voce, le sue (tante) canzoni: una, dedicata a Carlo Giuliani e a Genova 2001, è inserita nel libro OGM (Organismi Genovamente Modificati) edito da Zero in Condotta. Su “A” Alessio intende passare in rassegna tanti cantautori e inizia con uno di quelli più cari e più vicini all’anarchia: George Brassens.
Stefano Starace, giornalista della rivista musicale “L’isola che non c’era”, inizia la sua collaborazione ad “A” con una presentazione dell’ultimo cd dei Mercanti di Liquore, una band che abbiamo seguito con particolare simpatia negli ultimi anni.
Mauro Macario (ci sono 3 pezzi suoi su questo numero!) presenta un gruppo musicale dal nome inconfondibile, Les Anarchistes, di Carrara. Dalla città del marmo, tradizionalmente legata all’anarchismo ed al suo canzoniere ottocentesco, un gruppo caratterizzato da nuove sonorità, proiettato in avanti. Ottimo auspicio.
Infine Massimo Ortalli rimanda al prossimo numero la sua rubrica Ritratti in piedi, dedicata alla contaminazione tra storia anarchica e letteratura, per occuparsi di un bel libro di Diego Giachetti dedicato al risveglio giovanile negli anni ’60 e soprattutto al ruolo svolto dalla musica: i Corvi, i Rokes, i Giganti, Auschwitz, Il ragazzo della via Gluck, i Nomadi, Nessuno mi può giudicare, Equipe 84, ecc.. Per chi ha dribblato la boa del mezzo secolo, roba da brividi...