rivista anarchica
anno 33 n. 293
ottobre 2003


ai lettori

I papAveri di Marco

 

L’estate appena trascorsa ha visto la nascita di altri due “prodotti” legati alla nostra rivista e a Fabrizio De André, tra loro assai diversi.
Al primo – il Dvd+libretto ma la divisa di un altro colore – abbiamo dedicato il volantone centrale dello scorso numero. Nel Dvd ci sono il documentario “Faber” (registi Bruno Bigoni e Romano Giuffrida, durata 56’44”) e le cover di due canzoni pacifiste e antimilitariste del cantautore genovese: “La guerra di Piero” suonata e interpretata da Moni Ovadia e “Girotondo” interpretata da Lella Costa, accompagnata da Mauro Pagani al flauto traverso, da due chitarristi e da un coro di 18 bambine. A caratterizzare quest’iniziativa, che conclude la nostra trilogia dedicata a De André (dopo il dossier Signora libertà, signorina anarchia del 2000 e il Cd+libretto ed avevamo gli occhi troppo belli del 2001), è la collaborazione con Emergency, al cui Centro chirurgico in Sierra Leone sarà destinata – una volta coperte le spese – la metà degli utili. Emergency c’entra anche perché nel libretto c’è una scheda che ne illustra le attività. Emergency c’entra anche perché nel libretto c’è uno scritto del suo presidente Teresa Sarti. Emergency c’entra anche perché il Dvd+libretto si trova in vendita sui suoi numerosi banchetti un po’ in tutta Italia. Ma Emergency c’entra soprattutto perché comune è il nostro impegno contro la guerra.
Lo stesso spirito, lo stesso impegno sottendono anche il 2Cd concepito e realizzato dal nostro collaboratore Marco Pandin: non è un caso che anche i suoi Mille papaveri rossi traggano il loro titolo da “La guerra di Piero”, così come il nostro ma la divisa di un altro colore (e, per inciso, anche il Non più i cadaveri di soldati, titolo scelto dalla rivista musicale “Il mucchio selvaggio Extra” per un’analoga operazione, un cd di 18 cover di Fabrizio uscito allegato al numero estivo e anch’esso legato al suo impegno antiguerra).
Sono passati 14 anni dalla prima “produzione” di Marco in sostegno della nostra rivista, quel 2Lp “F/ear this” uscito nel 1987 che raccoglieva anche allora il contributo di numerosi gruppi e singoli. Questa volta Marco, con un impegno produttivo durato due anni, ritagliandosi il tempo tra lavoro e impegni famigliari particolarmente gravosi, ha messo insieme 37 pezzi, tutte cover di De André. Occitano, inglese, romanesh, genovese, friulano, carnico, sardo, italiano sono le lingue presenti in questo lavoro, accompagnato da un libretto essenziale ma non per questo meno originale – secondo lo stile apparentemente povero ma denso di significati che caratterizza l’impegno di Pandin.

 

Il volantone di 8 pagine al centro di questo numero di “A” è dedicato alla presentazione di questo 2Cd, con uno spazio specifico per ciascuno dei musicisti e gruppi che vi ha partecipato. È il nostro modo per ringraziarli tutti.
Un grazie speciale va a Marco, amico e compagno, che da quasi due decenni collabora in tanti modi con noi: redigendo la rubrica “Musica & idee”, curando la “Musica per A”, producendo Lp, Cd e quant’altro a nostro favore, assicurando un ponte prezioso tra questa rivista anarchica ed il mondo della musica, da quello delle autoproduzioni all’universo rock, dai cantautori a tanti musicisti sperimentali.