rivista anarchica
anno 33 n. 293
ottobre 2003


lettere

 

Cafiero, il comunismo...

Cari compagni,
intanto grazie per la rivista che mi inviate ogni mese.
Sul numero 290 ho letto un interessante articolo di Felice Accame sul disagio psichico di Cafiero e vorrei avere qualche spiegazione.
Fra le cause del disagio di Cafiero, Accame cita, insieme ai problemi famigliari e le delusioni politiche, il vivere come opposti anarchia e comunismo.
Si tratta di un’affermazione ricavata direttamente da fonti che riguardano Cafiero o il contesto coevo che possa averlo influenzato in tal senso? Sarebbe interessante sapere qualcosa di più su di esse.
Si tratta di un’ipotesi interpretativa e proiettiva del lavoro intellettuale di Accame, che anticiperebbe così al Cafiero ed al suo tempo una opposizione che sembra più frutto delle tragedie del ’900 (il bolscevismo, la Spagna, il socialismo reale, ...) le quali portarono gran parte del movimento anarchico a maturare in un anti-comunismo omnicomprensivo l’orrore per il bolscevismo e lo stalinismo? Sarebbe interessante conoscere gli elementi fondanti dell’ipotesi di lavoro.
In attesa di un vostro riscontro e magari dello stesso Accame, vi ringrazio anticipatamente e vi auguro buon lavoro.
Saluti libertari.

Donato Romito
(Pesaro)

 

... e l’anarchia

Nel mio articolo su Cafiero, a dire il vero, non ho messo in gran evidenza l’opposizione fra anarchia e comunismo e il possibile ruolo che questa opposizione può aver giocato in quel complesso costrutto – individuale e collettivo – che ho chiamato «paradigma manicomiale». Donato Romito, tuttavia, coglie un problema cospicuo che meriterebbe ben altri approfondimenti di quanto non possa fare qui di seguito.
In breve, comunque, dirò che, innanzitutto, qualsiasi «contraddizione» vissuta come tale bene non fa. Penso a categorie ormai diffuse come «nulla», «vuoto», «infinito», ecc., che sono ricavate per semplice negazione e che, al sostarvi mentalmente, provocano vertigine a causa di un’attenzione che, non riuscendo ad applicarsi ad alcunché, forza i limiti biologici del proprio funzionamento.
A maggior ragione, credo che, nelle persone consapevoli – e dubito che Cafiero non fosse una di queste – siano vissute non senza danni anche le contraddizioni politiche.
Che, poi, il contrasto – durissimo – fra anarchia e comunismo fosse già palese ai giorni di Cafiero è, ahinoi, ben documentato da numerose testimonianze. Si pensi alla guerra dichiarata da Marx a Bakunin, o alle travagliate discussioni – mettendo a repentaglio la vita propria e quella dei propri cari – fra Herzen, Necaev e Ogarev. Alcune pagine del Diario di Herzen (datate al 1870, cfr. A. Herzen, A un vecchio compagno, Einaudi, Torino 1977) sono particolarmente sintomatiche delle conseguenze morali e politiche – individuali e collettive – del clima congiuratorio e dei rituali relativi. La lettura, poi, di un testo come Il catechismo del rivoluzionario (forse ascrivibile alle quattro mani di Bakunin e Necaev) mostra chiaramente – ben prima delle tragedie novecentesche – la distanza di quel pensiero da quello che Strada ha definito come il «razionalismo critico-scientifico marxiano», una distanza che, per chi avesse avuto la buona volontà di colmarla, sarebbe costata fatiche disumane.
Ringraziando per l’opportunità concessami, ti invio i miei cordiali saluti.

Felice Accame
(Milano)

 

Basta Mazziniani!

Cari amici di A,
trovo veramente incredibile che la rubrica TamTam di A, Rivista della quale sono affezionato lettore da molti anni, continui ad ospitare la segnalazione dei numeri in uscita de “Il Pensiero Mazziniano”, rivista trimestrale dell’Associazione Mazziniana Italiana. Le prime volte pensavo si trattasse di una svista, ma poi ho visto che si perseverava, cosa che, come si sa, è quanto meno diabolica...
Vi consiglierei di andarvi a rileggere le pagine di Bakunin su Mazzini, piene di ironia e di giusto scherno, così come il bel classico testo di Rosselli Mazzini e Bakunin, nonché di studiarvi in modo approfondito quanto livore vi sia stato da parte dei mazziniani nei confronti degli anarchici nella storia di questo dannato Paese. Inoltre, se i numeri di quella vergognosa rivista vi arrivano veramente sotto mano, date un’occhiata e fate attenzione per favore a quanto becero nazionalismo italiota, statalismo, europeismo centralista e statalista, che non ha nulla a che vedere con il Federalismo (non solo quello libertario, ma anche quello classico di stampo europeo o americano), trasudi da tutti i suoi pori. A fronte di tante altre valide riviste che non hanno alcuna pubblicità, mi piacerebbe che d’ora in poi cestinaste quella dei Mazziniani o almeno la smetteste di segnalarne l’uscita dei numeri. Non sarà una perdita per nessuno, ve l’assicuro.
Saluti libertari

Antonio Carnevale
(Milano)

 

 

I nostri fondi neri

Sottoscrizioni.
Aurora e Paolo (Milano) “ricordando Amelia e Alfonso Failla” 500,00; Piero Masiello (Roma) 10,00; Associazione culturale libertaria “A. Bortolotti”, 3.195,13; Franco Cappellacci (Fano) 30,00; Enore Fiorentini (Imola) 50,00; Fernanda Bonivento (Ancona) “in memoria di Luciano Farinelli, sempre vivo nel mio cuore”, 30,00; Antonio Ciano (Gaeta) 20,00; Claudio Topputi (Milano) 50,00; Carolina Tobia (Rensslaer – USA) “ricordando il caro Galileo a 10 anni dalla sua scomparsa”, 250,00; Pietro Steffenoni (Lodi) 60,00; I. e G. (Milano) 42,00; Enrico Ardenghi (Monza) 10,00; Fabio Rosana (Fossano) 10,00; Armida Ricciotto (Garlasco) 5,00; Luca Candellero (Torino) 15,00; Stefano Giaccone (Cardiff – Gran Bretagna) 28,41; Giovanni Leoni (Cologno al Serio) 20,00; Jack Grencharoff (Quama – Australia) 110,00; Pierangelo Bargiggia (Domaso) 15,00; Paolo Zaccagnini (Roma) 200,00; Roberto Grandi (Imola) 10,00; Andrea Silvestri (Vada) 20,00; Ugo Fortini (Signa) “ricordando la compagna Milena”, 50,00; Mauro Calleri (Garessio) 20,00; Gianni Forlano (Milano) “ricordando Amelia Pastorello”, 20,00; Ermanno Firmino Gaiardelli (Novara) 27,00; a/m Paolo Finzi, raccolte durante l’iniziativa De Andrè dell’1 giugno (Alassio), 232,00; Vergolini-Redi (Pramariacco) 10,00; Umberto Stefani (Piove di Sacco) 80,00.
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Totale euro 600,00.