rivista anarchica
anno 35 n. 312
novembre 2005


ai lettori

Una guida e Altro

 

Guida. È stato accolto con grande favore il dossier di Massimo Ortalli Leggere l’anarchismo, contenuto al centro dello scorso numero e tirato anche in migliaia di copie “da solo”. Confortati dai messaggi che ci giungono quotidianamente, possiamo davvero dire che se ne sentiva la mancanza. Abbiamo iniziato a spedire i primi pacchetti e pacchettini a individui e gruppi che ce lo hanno ordinato, per poterlo distribuire nel tempo.
«Noi – lo abbiamo scritto sullo scorso numero – riteniamo che possa essere un ottimo strumento militante, a disposizione cioè dei gruppi anarchici, dei collettivi libertari, dei singoli compagni impegnati in quell’opera di “propaganda” che, aggiornata nei metodi e nella terminologia, resta uno dei compiti principali del movimento anarchico. A chi si avvicina al nostro ambiente, al giovane studioso come al punk, possiamo ora offrire anche questo strumento cartaceo per “farsi un’idea” di quel che c’è da leggere.»
Leggere l’anarchismo è già online nel nostro sito. E Massimo Ortalli è già all’opera per aggiornarlo: questa sua opera di progressiva modifica del testo originario verrà periodicamente “riversata” nella versione online, che dunque potrà essere (gratuitamente) scaricata, stampata, distribuita – in modo da permetterne una fruizione il più aggiornata possibile.
Per qualsiasi informazione, osservazione, richiesta di chiarimenti, ecc. rivolgetevi direttamente a Massimo Ortalli al suo indirizzo personale di posta elettronica massimo.ortalli@acantho.it.
Il dossier Leggere l’anarchismo non reca alcuna indicazione di prezzo. Abbiamo fissato i seguenti costi: una copia 1,50 euro. Da 2 a 9 copie, 1,00 euro. Da 10 copie a 99 copie, 50 centesimi. Da 100 copie in su, 40 centesimi. Le spedizioni avvengono per posta ordinaria. È possibile richiedere l’invio contrassegno, fornendoci l’indirizzo postale completo di Cap e preparandosi a pagare l’importo al postino, maggiorato di 4,00 euro fissi (qualunque sia il quantitativo di copie richieste).

Chiapas. Noi abbiamo sempre seguito con il massimo interesse l’esperienza zapatista, ospitando negli anni numerosi articoli, resoconti di viaggio, appelli, ecc. volti a far conoscere e a sostenere quello “strano” movimento, quell’esercito antimilitarista, quelle comunità autogestite che rappresentato un’alternativa concreta, una spina nel fianco della politica e del Potere tradizionali, con le loro politiche neoliberiste.
Con lo stesso spirito, fraternamente solidale ma mai osannante, ospitiamo una presa di posizione degli anarchici cubani critica con la IV Dichiarazione della Selva Lacandona, presentata lo scorso luglio dall’EZLN (l’esercito zapatista). Gli anarchici cubani riflettono ad alta voce sulla situazione latino-americana e su quella messicana in particolare. E non mancano di polemizzare – fraternamente, certo, ma anche senza reticenze – con le ambiguità e gli errori dell’approccio zapatista a Cuba.
Un documento significativo da leggere e sul quale, a nostra volta, riflettere.

Prossimo numero. La copertina del prossimo numero e il servizio principale saranno dedicati alla Strage di Stato, cioè alle bombe del 12 dicembre 1969 a Milano e a Roma, alla strage di piazza Fontana, all’assassinio in questura del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, all’arresto e alla vicenda politico-giudiziaria di Pietro Valpreda, ecc. ecc.
È una storia che affonda le sue radici in un passato ormai lontano ma che ha ancora molto a che fare con l’attualità politica. Ed è anche una storia molto “nostra”, di noi di “A”, visto che proprio da quegli eventi nacque l’idea di dar vita ad una nuova rivista anarchica – questa – che poi vide la luce nel febbraio 1971.
Da allora ne abbiamo “prodotto”, con regolarità, oltre 300 numeri. Siamo al 312°, per l’esattezza. E scusate se è poco.

Errata corrige. Sullo scorso numero alcuni errori hanno afflitto lo scritto su “Ambiente e comunità” di Adriano Paolella.
L’articolo è già stato corretto nell’edizione online.