rivista anarchica
anno 40 n. 351
marzo 2010


musica

Se Malatesta fa il DJ
Intervista a DJ Malatesta e a Drowning Dog
di Andrea Staid

A colloquio con due giovani musicisti californiani, in tourneè in Italia, dove hanno deciso di fermarsi per un po’. Parlando di anarchia, hiphop, San Francisco, rapporti con i marxisti e altro.

 

Musica e anarchia è come dire amore a prima vista. Uno dei primi canti anarchici, L’Inno dell’Internazionale, è del 1874, dedicato appunto all’Internazionale dei lavoratori. Nei cortei come nelle osterie, nelle carceri come in tutte le adunanze, i canti anarchici esprimono la solidarietà e la rabbia, l’amore e la determinazione dei propri contenuti; denunciano fatti (da Addio a Lugano a La ballata del Pinelli), esprimono solidarietà ai propri compagni (da L’interrogatorio di Sante Caserio a Liberiamo Marini) rivendicano metodologie (dall’Inno della rivolta all’Inno individualista) e talvolta sono dei veri e propri manifesti politici (vedi ad esempio il Canto dei malfattori).
Anarchia fa rima con poesia e la canzone è mezzo d’espressione e veicolo di diffusione orizzontale, nella società, dell’idea e della pratica antiautoritaria. Se nel corso dei secoli il tradizionale “canto di lotta” (la canzone militante scritta e musicata da compagni interni al movimento) ha mantenuto una propria continuità, ad esso si sono aggiunti nuovi tipi di canzoni anarchiche, sia da parte di chi attraverso la propria attività musicale ha affrontato temi sociali (ad esempio certi cantautori) sia da parte di chi ha scelto la musica come strumento caratterizzante per esprimere anarchia (ad esempio certi gruppi punk o hip hop).(vedi approfondimenti sul sito di acrataz )
Proprio per questo ho deciso di intervistare Drowning Dog e dj Malatesta, un anarchico e un’anarchica, musicisti americani che della loro musica fanno parte della loro lotta, possiamo dire che le loro musiche i lori testi sono i canti anarchici del nuovo millennio. Arrivati in Italia per un tour europeo hanno deciso di fermarsi qualche mese nel quartiere Ticinese a Milano per conoscere meglio la realtà politica e sociale italiana e per produrre nuovi pezzi con collaborazioni di artisti della scena militante autoctona.
I loro pezzi sono tutti impegnati politicamente e socialmente, e i loro lavori e produzioni rigorosamente autoprodotti è indipendenti. Li ho incontrati nella sede del circolo anarchico dei Malfattori in via Torricelli, nel popolare quartiere milanese del Ticinese.

Drowning Dog e DJ Malatesta a Milano

Buon senso e linguaggio comprensibile

Prima di tutto parliamo della vostra espressione musicale\artistica e del vostro impegno politico.

Drowning Dog Noi siamo un’etichetta chiamata Entartete Kunst e inoltre scriviamo, produciamo e suoniamo con i nomi di dj Malatesta e Drowning Dog. Abbiamo fondato l’etichetta con alcuni amici nel 1999 e abbiamo autofinanziato più di venti produzioni, più che altro compilation ma anche lavori di singoli artisti o gruppi.

Dj Malatesta Sono coinvolto nell’area anarchica californiana più o meno dalla fine degli anni novanta, sono stato alla maggior parte degli incontri ed eventi a San Francisco\Oakland degli ultimi dieci anni. Ho registrato e prodotto centinaia di autori radicali e sono stato un lavoratore volontario per molti anni di AK press, PM press, Kate Sharpley Library, Anarchist Bookfair, Freedom Archives etc., inoltre ho aiutato ad organizzare e ho suonato in più di cento benefit per molti gruppi e progetti anarchici.

Che tipo di musica fate e che scelte stilistiche avete usato?

Dj Malatesta Hip Hop, elettronica, rap etc.

DD Facciamo un hip hop anarchico, ma nella nostra etichetta ci sono molti stili diversi dell’elettronica. Quando abbiamo fondato la nostra etichetta abbiamo beneficiato della presenza sul territorio di una scena punk che si basa su idee e principi anarchici, si organizza collettivamente ed autonomamente, ed in questo modo hanno creato delle vere e proprie reti di supporto per le autoproduzioni. Abbiamo visto che Europa negli ultimi anni sono nati un sacco di nuovi gruppi hip hop libertari, come; Mary Read, Mentenguerra, La K-Bine, Litera x, Acero Moretti, Signor K…… ovviamente negli anni ci sono stati molti gruppi hip hop radicali tipo BDP, KRS ONE, Public Enemy, The Coup, Dead Prez, ma nessuno di questi poteva essere chiamato specificatamente anarchico.

Marco, da dove hai preso l’idea di chiamarti dj Malatesta?

Dj Malatesta Be’ dopo aver letto molti classici dell’anarchismo mi è piaciuto come Malatesta presenta le sue idee; cioè con buon senso e con un linguaggio comprensibile. Mi sono chiamato Malatesta per attirare l’attenzione su Errico Malatesta e i suoi scritti.

Disco del 2009

Com’è la situazione politica e la scena underground di San Francisco?

Dj Malatesta e DD Ci sono molti gruppi anarchici a San Francisco che operano su una ampia prospettiva, più che altro editori e pubblicisti, ma anche gruppi attivi nel movimento anti-carcerario, di solidarietà con i migranti e nelle questioni lavorative (IWW). Ogni anno dal 1994 abbiamo una fiera del libro anarchico che richiama approssimativamente dalle 5000 a le 10000 persone.
San Francisco storicamente era una città operaia, ma questo è cominciato a cambiare negli ultimi 15/20 anni; il costo dell’affitto di una casa è il secondo più alto degli Stati Uniti. La scena underground è problematica e non ci sono quasi possibilità per la crescita di culture alternative e anticapitaliste.

Che cosa vi ha portato in Italia?

Dj Malatesta Molte cose, l’interesse per la ricca storia anarchica, l’esperienza dei centri sociali, il modo di vivere decentralizzato e molti amici che ci supportano del quartiere Ticinese di Milano.

DD Dopo l’ultimo tour abbiamo avuto l’opportunità di stare a Milano scrivendo e registrando nuove produzioni potendo così sentire la differenza tra “Obamaland”, anche se adesso sono a Berluscoland…quindi è sempre la stessa merda!...ma ho incontrato della gente in gamba e il cibo è fantastico.

Drowning Dog e DJ Malatesta a Milano

Impossibile occupare negli USA

Quanti dischi avete prodotto? Parlatecene un po’.

DD La nostra etichetta ha fatto uscire fino ad oggi 21 lavori tutti autofinanziati con pochi dollari, questi sono alcuni dei più recenti; State of abuse (compilation) in venile e cd. Drowning Dog Got no Time (il mio album di debutto). Il cd parla di come non abbiamo tempo per le cose importanti della vita.
Passiamo la maggior parte del nostro tempo a lavorare sodo, arricchendo i padroni e molto spesso producendo cose che nessuno vuole, mentre poche persone tra noi hanno veramente la possibilità di raggiungere il loro potenziale “saper fare”, quindi Got no Time è un grido per l’eliminazione di tutti i lavori di merda di cui non abbiamo bisogno nella nostra società. Sono pronta per turni di 4 ore per tre giorni alla settimana tanto per cominciare.
Il mio ultimissimo lavoro invece è Mix tapes and cotton 7, questo sette pollici racconta l’esperienza di essere attaccato dal KKK(Ku Klux Klan) nel sudest della Florida, il tutto visto dagli occhi di un bambino e del ruolo che il razzismo ha nei quartieri dei lavoratori. Per avere più informazioni potete guardare http://www.entartekunst.info.

Lavori futuri in programma?

DD e Dj Malatesta: per cominciare bene il 2010 .....: un nuovo Drowning Dog and DJ Malatesta CD/Vinyl/download: nuove edizioni con l’etichetta milanese “Microplatform”con un CD benefit per Dax ; una compilation internazionale di radical D.I.Y. rap; il primo CD di Acero Moretti; una nostra traccia per una compilation degli anarchici berlinesi della la FAU. Un’altra nostra traccia per una compilation degli Anarchici contro il muro, collaborazioni con L’Oiseau Mort, Collectif Mary Read e molti altri tbc.

Qual è la differenza, se c’è, tra la situazione americana degli squats e quella italiana delle occupazioni.

DD Beh, è difficile paragonare America e Europa, sono contesti differenti, leggi differenti, storia differente. Avere i vostri spazi occupati da autogestire, organizzare senza lo stress di pagare ogni mese un affitto crea una situazione diversa. Durante i primi tour che ho fatto in Europa mi faceva strano vedere che questi posti esistessero, l’idea che li puoi occupare per anni senza che la polizia ti faccia saltare il cervello mi faceva veramente strano. E interessante per me, non come le leggi e la cultura americana sulla proprietà, anche in America si può o si potrebbe occupare ma non in città, inoltre non durerebbero molto e non riuscirebbero a ottenere supporto dalla comunità. Putroppo noto che in Italia le cose stanno cambiando, la lotta per le occupazioni di case è fortemente colpita dalla repressione, come ad Amsterdam, Berlino, Parigi…sembra che state diventando gli Stati Uniti d’Europa.

Dj Malatesta Negli USA occupare è diventato praticamente impossibile, negli ultimi sedici anni ci sono stati pochi squats a S.Francisco, meno di cinque per quello che so, normalmente se occupi la polizia arriva in due ore, minaccia di spararti o ti spara direttamente, non c’è nessun movimento di occupazione in California, questo vuol dire che gli anarchici pagano l’affitto. Il contesto politico americano è molto differente dal vostro, perciò per me è difficile comprendere la situazione da una prospettiva europea. Voi europei usate modi diversi per comunicare e lottare per un mondo nuovo.
Negli Stati Uniti la separazione fra area anarchica e marxista è molto più netta, se sei un attivista anarchico non fai politica con i marxisti. L’Europa mi sembra più comunista rispetto agli USA io penso che dobbiamo essere coscienti che siamo tutti legati da una causa comune e non possiamo sopravvivere separati nel momento storico che stiamo vivendo.

Andrea Staid

(Si ringrazia Fiammetta per aiuti nella traduzione)