Nell’ambito della tre giorni organizzata in risposta all’ingiunzione di sfratto per il Circolo anarchico dei Malfattori (a Milano, in via Torricelli 19, nel popolare quartiere del Ticinese) previsto per la mattina del 17 maggio (n.d.r. rinviato al 25 novembre di quest’anno), si è pensato di organizzare una giornata proprio sulla trasformazione aberrante della città, inscenando una cerimonia funebre per il quartiere che si ispirava a quel tipo di azioni situazioniste di cui parla anche Leonardo Lippolis, autore del libro “Viaggio al termine della città”, Eleuthéra, Milano, 2009, che è stato invitato proprio la sera stessa a presentarlo al Circolo con l’intento condiviso di dar vita ad un dibattito sulle trasformazioni urbane e sull’interazione esistente tra architettura e ambito socio-psicologico della popolazione.
Per questo è stato inscenato un funerale della tanta amata (e tanto odiata) città di Milano, volendo appositamente creare anche un senso di smarrimento e curiosità in zona navigli fra i beati cittadini del sabato pomeriggio della milano da bere, a caro prezzo, tra gli studenti chiusi in biblioteca del consiglio di zona a preparare gli esami, tra i banchetti del pd.
Siamo andati fino al consiglio di zona 5 e lì abbiamo celebrato la “sacra funzione”... l’omelia preparata per l’occasione è riuscita a toccare gli animi... alcuni studenti che fino a poco prima erano chini sui libri a cercare di digerire nozioni su nozioni, disturbati e incuriositi dalla nostra assurda e grottesca presenza, hanno deciso di abbandonare la postazione e venire a sentire cosa il papa “de’ noartri aveva da sbraitare con cotanta veemenza”.
Il giorno successivo ci siamo invece riappropriati, come ci è solito fare, della via Torricelli pranzando tutti insieme sotto un sole cocente,esibendo improbabili torsi nudi e accompagnati nel pomeriggio da un dibattito sulla realtà dei campi rom condotto da Paolo Finzi, seguito dal concerto dei Muzikanti;
al violino Marta Pistocchi,
alla fisarmonica il Maestro Jovica Balval.