rivista anarchica
anno 42 n. 368
febbraio 2012


Pietro Gori a Empoli

testo di Paolo Becherini foto di Emma Becherini)

A conclusione di una lunga mobilitazione, il 27 novembre è stata scoperta la lapide in memoria del poeta e militante anarchico.

 

L’anarchico ragusano Pippo Gurrieri parla in nome degli anarchici
dando risalto all’attualità del pensiero goriano

Siamo stati in tanti in questo giorno ad Empoli a volere ricordare Pietro Gori, ciascuno secondo i propri desideri, le proprie aspettative, la propria visione del mondo, per una convivenza basata su una maggiore giustizia sociale, su una più equa distribuzione della ricchezza, su maggiori opportunità per tutti a prescindere dalle condizioni di partenza, in una parola su maggiore libertà.
Non è per anacronistica nostalgia delle lotte dell'Ottocento o per un attaccamento religioso a un'ideologia che ci siamo battuti per la posa di una lapide e che consideriamo questo traguardo, adesso che è stato raggiunto, una vittoria.
Questa battaglia e le altre iniziative pubbliche che abbiamo realizzato, sono state un pretesto, in questa epoca di incertezza, di divisioni, di trionfo del cinismo e dell'individualismo a caccia del privilegio, per ribadire che un'alternativa è possibile grazie al ricorso a valori universali senza tempo come quelli trasmessi fidentemente dal nostro Pietro Gori: di giustizia, di uguaglianza, solidarietà, amore e libertà.

Paolo Becherini

per la componente anarchica del comitato empolese per le celebrazioni della morte di Pietro Gori

Il corteo percorre le vie del centro di Empoli
Un vecchio partigiano porta i saluti da parte dell’ANPI

 

La banda militante i Terra Terra interpreta canti popolari di lotta in attesa
degli interventi. A destra: Foto di gruppo alla fine della serata