rivista anarchica
anno 44 n. 393
novembre 2014


 

Appuntamenti

Castel Bolognese. Sono riprese le pubbliche conversazioni proposte e organizzate dalla Biblioteca Libertaria "Armando Borghi" di Castel Bolognese (Ra). Dopo le relazioni introduttive di Andrea Papi e Luciano Nicolini, di circa 30 minuti, segue il dibattito con i presenti. Le date e i temi degli ultimi due incontri del nuovo ciclo autunnale (tutti di sabato, ore 16.30) sono: 8 novembre: "I libertari, la sanità e la previdenza" e 6 dicembre: "I libertari, la giustizia e la sua amministrazione". Le conversazioni avranno luogo presso i locali della Biblioteca Borghi, in via Emilia 93/95 (saletta a piano terra, con ingresso diretto dal portico).
Per contatti:
biblioteca.borghi@racine.ra.it

Modena. Conferenze/incontri alla Libera Officina. Sabato 8 novembre, ore 17.30 chiacchierata con Paolo Finzi, redattore di "A" Rivista Anarchica di Milano, "Con lo sguardo rivolto all'aurora, le ragioni dell'anarchismo (da Malatesta a internet)", a seguire cena e serata reggae. A dicembre sono previste una presentazione/discussione sulla Comune Salentina Urupia con Agostino Manni ed una conferenza anticlericale con Pippo Gurrieri di Ragusa.
Per contatti:
Libera Officina
via del Tirassegno 7, Modena
libera.mo@libero.it - http://www.libera-unidea.org/home.htm


Avvisi

Spezzano Albanese.Continua la campagna di sottoscrizione "Recupero Spese Legali Pro Vincenzo" in favore del compagno Vincenzo Giordano della Federazione Anarchica "Spixana" di Spezzano Albanese; a causa di una sentenza "politica", Vincenzo è stato costretto a pagare dalla Corte d'Appello di Catanzaro un "risarcimento per danni morali" costatogli oltre e 10.000,00 ("A" 383, pag. 53).
ccp 69 94 20 50
intestato a Vincenzo Giordano, via Piave 2, 87040 San Lorenzo del Vallo (Cs), causale “recupero spese legali pro-Vincenzo".
Per ulteriori informazioni:
Federazione Anarchica Spixana (aderente alla Fai),
via U. Boccioni 13, 87019 Spezzano Albanese (Cs).

Volontà. Presso il sito della Fondazione Alfred Lewin www.bibliotecaginobianco.it, è disponibile in digitale la collezione della rivista anarchica Volontà (221 numeri dal 1947 al 1967).
Per contatti:
Giuseppe Galzerano
tel. 0974.62028

Musica. Volevamo uccidere il re (2012, In the bottle records) è il secondo album dei Cranchi, band padana formata da Massimiliano Cranchi, (voce e chitarra acustica), Simone Castaldelli (basso e cori), Marco Degli Esposti (chitarra elettrica, fisarmonica, pianoforte e banjo) e Federico Maio (batteria, percussioni e cori). Registrato a due anni di distanza da Caramelle Cinesi (2011), Volevamo uccidere il re mantiene l'impronta folk rock, malinconica e con radici un po' americane e un po' italiane, del loro primo lavoro, ma si discosta per i temi trattati. Con Cecilia, la prima di otto tracce, il gruppo intreccia un filo che unisce il nuovo album al precedente, ma che allo stesso tempo gli permette di congedarsi da quest'ultimo. La prima canzone è una ripresa del discorso introspettivo presente in Caramelle Cinesi. Come a non voler lasciare niente in sospeso, con la prima traccia si chiude un cerchio, fatto di sentimenti privati e personali.
A partire dal secondo brano, i Cranchi intraprendono un viaggio nuovo in cui si raccontano storie di personaggi alla ricerca della libertà. La primavera di Neda è dedicata alla ragazza, Neda Salehi Agha-Soltan, uccisa nel 2009 durante le proteste accesesi in Iran. Giovanni Passannante è il protagonista del brano Il cuoco anarchico, il cui ritornello "Morte al re, viva la repubblica universale!'' riporta puntualmente quanto Passannante gridò durante il tentativo di ferire a morte Umberto I. L'emozionante brano Gaetano ci racconta la storia dell'anarchico Bresci e della fine a cui andò incontro "vendicando" le vittime di Milano. Giuseppe Musolino viene raccontato ne Il brigante Robin Hood e, dopo Maddalena e Ho lasciato il tuo amore, il discorso si chiude con la canzone Anni di piombo: "Volevamo uccidere il re perché capissero che era solo il primo / volevamo combattere un concetto per vedere se moriva come un contadino''. Un re che, per i Cranchi, non è persona fisica ma un'idea, un dogma statico, un pensiero unico che va combattuto. Anche con le parole e con la musica.

Solidarietà. La CUB Trasporti Sicilia lancia una sottoscrizione nazionale per le famiglie dei tre ferrovieri deceduti nel tragico incidente di Butera, sulla linea Gela-Licata, lo scorso 17 luglio.
ccp10167971 intestato a Giuseppe Gurrieri - Ragusa, causale "per i ferrovieri morti a Butera".

Prigionieri di guerra. Santa Maria la Longa, 16 luglio 1917: ventotto soldati italiani vengono fucilati all'alba. È la pratica della decimazione, uno ogni dieci, estratti a sorte per dare l'esempio. Torniamo indietro di qualche giorno. Alla brigata Catanzaro arriva l'ordine di partire. Ma i soldati avevano avuto la promessa di qualche giorno di riposo. Si ribellano, anche perché è l'ennesimo inganno.
Loro sono combattenti eroici, celebrati. E carichi di medaglie. Ma al primo reclamo diventano tutti facinorosi, pericolosi. Ufficialmente si parla di 28 ''passati per le armi'' e di 123 arrestati ma… all'appello mancano 80 persone. Dove son finite?
Neppure i nomi dei 28 "decimati" sono sicuri perché, da decine e decine di anni, ''la documentazione risulta al momento irreperibile''. IrreperibileÅc strano vero? Tutto questo è stato recuperato alla memoria grazie alle ricerche di alcuni storici che Gianluca Costantini e Elettra Stamboulis hanno trasformato in un fumetto, uscito nel 2009. ''Creative Commons'' ha la licenza e dunque potete scaricarlo dalla rete, digitando Officina macello.
Bisogna leggere la tragedia della brigata Catanzaro, una fra le tante, senza dimenticare che a comandare l'esercito è Luigi Cadorna. L'unico in Europa a praticare sistematicamente la decimazione, procedura non prevista dal diritto militare italiano. Ed è da qui, dalle infamie di Cadorna, che partono le storie raccolte in Ancora prigionieri di guerra: una lettura scenica a due voci di Daniele Barbieri e Francesca Negretti (della durata di circa 70 minuti) con immagini e suoni montati dal centro sociale ''Brigata 36'' di Imola.
Si muove in cerca delle verità che scompaiono nelle commemorazioni di comodo: dai massacri alle rivolte, dai pescecani che si arricchivano alle "tregue spontanee", dalle pratiche di "decimazione" agli stupri di massa. Quante bugie ci dicono – ancora 100 anni dopo – sul macello che fu chiamato prima guerra mondiale. Lo spettacolo è un esercizio di memoria contro il militarismo e i nazionalismi che, come avvoltoi, si riaffacciano ai giorni nostri.
Per contatti:
Daniele Barbieri
pkdick@fastmail.it

Gaetano Bresci. Esistono tre tipi di fame. La fame dello stomaco, che cerca disperatamente di saziarsi; la fame di potere, che abusa i confini e le persone, pur di crescere; e la fame di giustizia che lotta per un mondo migliore. A volte queste si mischiano nei corpi delle persone. Attraverso la voce dei tre tipi di fame, si narra la storia di Gaetano Bresci, l'anarchico che venne dall'America per assassinare il re d'Italia Umberto I, colpevole di aver prima ordinato, e poi premiato, il bombardamento sulla folla che chiedeva il pane, a Milano, nel 1898. Accompagnato dal musicista Andrea Laino, Davide Dal Pra attraverso impersonificazioni di personaggi e apparizioni di marionette, vi racconterà un pezzo di storia d'Italia spesso dimenticato. La storia di un uomo solo, che uccise un re. Ho ucciso un principio è una storia di povertà e migrazione, potere e giustizia, anarchia e vendetta. Una storia lontana, che ci sembra quasi vera.
Per contatti:
davide.dalpra@gmail.com - dadara1981@libero.it


Editoria

Antipodi. È uscito il n° 0 di "Agli antipodi", pagine contro il potere". Scriviamo "Agli Antipodi" perché ciò che desideriamo è irrimediabilmente distante e contrapposto rispetto alla logica dominante. L'esistenza oggi è una sorta di labirinto in cui la forte spinta alla competizione, al profitto, all'affermazione vuota di un ruolo porta all'insoddisfazione e alla frustrazione. In questo continuo affannarsi a raggiungere un'inclusione nella società ci sentiamo esclusi a priori perché le regole di questo gioco non ci appartengono, dalle fondamenta. L'intenzione di queste pagine è di ragionare, interrogarsi, confrontarsi sulla base di un'altra concezione della vita e dello stare insieme.
Per contatti:
agliantipodi@canaglie.net - e.malatesta@inwind.it

Sullo scorso numero (''A''392 ottobre) abbiamo pubblicato un comunicato inerente all'uscita del libro di Angelo Gaccione dimenticando di segnalare il nome dell'autore. Ce ne scusiamo con lui e con i lettori.

Anarchismo. È uscito per Elèuthera Elogio dell'anarchismo. Saggi sulla disobbedienza, l'insubordinazione e l'autonomia di James C. Scott (pp. 176, € 14,00). Nelle sue opere Scott ha sempre guardato alla complessità sociale evitando di ricorrere allo sguardo istituzionale e alla sua ottica unidirezionale. Qui si spinge fino a proporre un radicale capovolgimento di prospettiva, adottando lo sguardo obliquo proprio dell'anarchismo che, partendo dal basso e non dall'alto, offre prospettive del tutto invisibili da qualsiasi altro punto di osservazione. Ed è da questa peculiare angolazione che Scott inizia a descrivere le dinamiche sociali che attraversano la società al di fuori degli ambiti istituzionali, spaziando dalla vita quotidiana alle interazioni politiche, anche quelle più turbolente. Si va così definendo una sensibilità libertaria che celebra il sapere locale, il senso comune, la creatività della gente qualunque: una sorta di manuale dell'anarchismo pratico capace di mettere sotto scacco la prevalente visione gerarchica e istituzionalizzata della vita sociale.
Per contatti:
elèuthera
via rovetta 27 – 20127 milano
tel. 0226143950
fax 022846923
eleuthera@eleuthera.it


Bollettino dell'Archivio Pinelli / n. 43

È uscito il Bollettino n. 43 dell'Archivio G. Pinelli, di cui segnaliamo qui di seguito l'Indice. In questo numero un dossier speciale, a cura di Michele Abbiati e Davide Bernardini, sulla fine più che sospetta di uno dei due soldati morti durante l'eccidio di Milano del maggio 1898. Ucciso accidentalmente da un comignolo (come dice la versione ufficiale) o ucciso da un ufficiale che gli ha sparato perché si era rifiutato di sparare sulla folla (come dice la voce popolare)? La risposta nel dossier.

Cose nostre
Tu sei maledetta! Uomini e donne contro la guerra: Italia, 1914-1918
• Il programma
• La grafica
• La rassegna
• La mostra
• Il concerto
• RebAl: la rete delle biblioteche e archivi anarchici e libertari
di Abi
• Ricordo di Paolo Soldati
di Rossella Di Leo

Tesi e ricerche
• Il pensiero politico di Emma Goldman
di Carlotta Pedrazzini

Memoria storica
• Tra le pieghe degli eventi: la vicenda del soldato Tomasetti nel '98 milanese
di Michele Abbiati e Davide Bernardini
• I nomi dimenticati
• Il Manifesto del Melbourne Anarchist Club (1886)

Informazioni editoriali
• “Freedom“, 1886-2014: un necrologio
di David Goodway
• L'influenza anarchica nella letteratura cilena
di Sebastián Allende
• L'anarchia in libreria e non solo...
di Lorenzo Pezzica

In archivio
• Sui gruppi di affinità
di Louis Mercier Vega
• Il documento programmatico dei GAF

Anarchivi
• Il dizionario biografico degli anarchici francofoni
di Marianne Enckell
• Circolo Carlo Vanza: nuova sede
di Gianpiero e Peter

Cover story
• Pietro Puccio
di Gaia Raimondi.

Il costo per ricevere il Bollettino cartaceo è di 6,00 euro (spese di spedizione comprese).
Ricordiamo che tutti i numeri precedenti sono liberamente scaricabili dal nostro sito www.centrostudilibertari

Centro Studi Libertari / Archivio G. Pinelli
via Rovetta 27, 20127 Milano
tel/fax 02 28 46 923 - mail centrostudi@centrostudilibertari.it