Che atteggiamento tenere di fronte alla cooperazione internazionale allo sviluppo nei paesi appunto detti “in via di sviluppo”? Prendere atto del “nostro” ruolo di potenze ex-coloniali ed evitare di compiere ulteriori danni? O farci carico anche delle malefatte delle loro classi dirigenti autoctone e non lasciare soli quei popoli nel pagarne le conseguenze in termini di fame, malattie, dittature, ecc.? Gli interventi nelle prossime pagine affrontano la questione con diverse sensibilità. Un ex-studente di un master di 2° livello in cooperazione ci scrive dall’Etiopia le proprie riflessioni. E la nostra illustratrice, operante da anni nella cooperazione, ci parla del Ciad. E chiede alla comunità internazionale di non lasciare solo quel popolo oppresso.