alle lettrici,
ai lettori
Prezzi (e regole) nuovi
Lo ammettiamo.
Parliamo, parliamo ma alla fine siamo uguali a tutti i politici
di turno. Siamo ingordi, vogliamo i tuoi soldi e ancora una
volta ti mettiamo le mani in tasca.
Non è così. E lo sai benissimo. Se dallo scorso
1° gennaio il prezzo della rivista è aumentato (ben)
del 25%, da 4 a 5 euro, è perché proprio non potevamo
farne a meno.
Sono aumentati, di conseguenza, l'abbonamento annuale (ora costa
50 euro per l'Italia e 70 per l'estero). Restano invariati i
costi dei dossier, delle copertine, delle annate rilegate, degli
altri prodotti “collaterali” (cd, dvd).
Da sempre noi diamo la possibilità alle abbonate/i di
scegliere il mese dal quale far partire l'abbonamento. A tutte
le abbonate/i diciamo che se avevano già sottoscritto
l'abbonamento nel 2018 e anche all'inizio del 2019, se l'hanno
fatto al vecchio importo va benissimo lo stesso.
Nessuno/a ci deve alcun conguaglio. Il che non esclude che se
qualcuna/o volesse inviarcelo, non ci offenderemmo.
Cambiano anche alcune regole, in particolare per i diffusori.
Ce ne sono molti perfetti, alcuni rinunciano alla loro percentuale
(50% sulle copie vendute) e ce le pagano a prezzo intero, a
volte anche tutte quelle loro spedite (noi chiediamo di pagarci
al 50% le sole copie vendute). E, lo ricordiamo, non chiediamo
l'invio delle copie invendute, non vogliamo avere nessuna forma
di controllo e basiamo il nostro rapporto sulla fiducia.
Ma ci sono diffusori che se ne approfittano: ci mandano poco
o niente e magari ricevono pacchetti con 5 o 10 riviste.
Idem per gli abbonamenti: noi non sospendiamo subito, continuiamo
a inviare anche dopo la scadenza per favorire i ritardatari,
quelli che hanno problemi nel chiudere il bilancio mensile.
Ma dal prossimo 1° aprile intendiamo gestire la baracca
con maggiore accuratezza.
Diamo tempo fino a fine marzo a chi non è in regola di
mettercisi, inviandoci quanto sa di doverci, pagando l'abbonamento,
segnalandoci di ridurre le copie inviate (se ne riceve 10 e
ce ne paga 2 – per fare un esempio).
Idem per l'estero, ci riferiamo alle copie/omaggio, alle copie
in cambio con pubblicazioni che non escono più, ecc.
A tutte e tutti, nel mondo, ricordiamo che la nostra rivista
è leggibile e (dal n. 354 in poi) scaricabile gratis
on-line. Quindi a nessuno sarà negata la possibilità
di leggersela, ma almeno gli sprechi di carta e di spese postali
intendiamo eliminarli.
Fatevi vive/i, scriveteci, segnalateci le vostre eventuali difficoltà
e problemi. Noi prenderemo in esame tutto. Con simpatia e comprensione.
Ma dal 1° aprile vogliamo essere migliori amministratori
della nostra baracca.
E non è un pesce d'aprile.
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