Rivista Anarchica Online
Il salario come momento di divisione tra i
lavoratori
di Militanti U.S.I. (*) di Sestri Ponente
I padroni hanno sempre usato questo mezzo per portare divisione
all'interno della classe operaia;
salari differenziati, privilegi concessi ad alcune categorie di lavoratori sono tutti strumenti di
divisione con cui si tenta di corrompere una parte dei lavoratori, di sabotare l'unità di classe,
l'arma
degli sfruttati di cui i padroni hanno più paura.. D'altra parte l'atteggiamento dei
bonzi sindacali su questo problema è sempre stato illuminante sulla
condizione di servaggio che questi loschi figuri hanno avuto e hanno nei confronti dei padroni
capitalisti: ricordiamo una dichiarazione di Lama a Vie Nuove alcuni anni fa nella quale questo "big"
affermava che l'indennità di contingenza doveva essere differenziata se no, in caso contrario, si
sarebbe rischiato un appiattimento delle paghe (Costa non avrebbe potuto esprimersi meglio).
Esaminiamo un può più attentamente il problema delle indennità
di contingenza (in teoria dovrebbe
essere quella voce del salario direttamente legata all'aumento del costo della vita, in grado di
compensare il rincaro dei generi di consumo, in pratica una cifra irrisoria, un ennesima presa in giro
per i lavoratori). Facciamo un raffronto per operai e impiegati delle varie categorie per
quanto riguarda l'ultimo
aumento di un punto della contingenza:
operai (paga mens.)
|
Aumento |
Contingenza Precedente |
Contingenza Attuale |
1a categoria
2a "
3a "
4a "
5a " |
18,50
17,00
16,00
15,50
14,50 |
302,50
270,00
254,00
244,00
220,00 |
321,00
287,00
270,00
259,50
243,50 |
intermedi (paga mensile) |
Aumento |
Contingenza Precedente |
Contingenza Attuale |
1a categoria
2a " |
702
520 |
11.310
8.333 |
12.012
8.853 |
impiegati (paga mensile) |
Aumento |
Contingenza Precedente |
Contingenza Attuale |
1a categoria
2a "
3a "
4a "
5a " |
949
715
533
468
442 |
15.171
11.362
8.450
7.501
7.020 |
16.120
12.077
8.938
7.969
7.462 |
A questo punto ci pare necessario
fare alcune considerazioni. La prima è che il valore dell'indennità
di contingenza è assolutamente irrisorio rispetto al reale costo della vita. In secondo luogo lo
scatto
di un punto di queste indennità avviene quando i prezzi di taluni generi di consumo, scelti come
campione, aumentano di un certo valore; è quasi superfluo dire che i generi campioni (e il
parametro d'aumento) sono stati scelti con cura in modo da non rispecchiare il reale aumento del
costo della vita. La terza considerazione da fare è che il meccanismo dell'indennità di
contingenza è
un benevolo regalo dei sindacati dei "lavoratori" (accordo sindacati-padronato del 1960) i quali forse
ritenevano che, ad esempio, i negozi praticassero prezzi e aumenti differenziati a seconda della
qualifica lavorativa del cliente o come è più facile supporre si tratta di uno dei non
infrequenti
momenti di "debolezza" del sindacalismo-riformista nei confronti dei padroni. Uno degli
ostacoli che oggi si pongono di fronte a una presa di coscienza di classe da parte degli
sfruttati (cioè alla comprensione che i loro problemi sono comuni e che la risposta a questi
problemi
deve nascere all'interno della classe senza inutili compromissioni o illusioni riformistiche) sta
appunto nelle divisioni artificiali che il potere borghese (con il più o meno tacito consenso dei
sindacati) introduce in fabbrica, come appunto la differenziazione salariale (all'Italsider esistono per
gli operai 24 "piazze" salariali diverse) o la concessione di particolari privilegi strettamente legati
alla posizione gerarchica. È quindi un nostro preciso compito, come lavoratori
e militanti anarco-sindacalisti lottare contro le
artificiose divisioni che si tenta di imporci indirizzando la lotta verso obiettivi non facilmente
integrabili dal riformismo sindacale, quali il salario unico.
Militanti U.S.I. (*) di Sestri Ponente
(*) Unione Sindacale Italiana: organizzazione anarco-sindacalista, costituita nel
1912, aderente
all'A.I.T. (Associazione Internazionale dei Lavoratori). L'U.S.I. raggiunse la sua massima estensione
(alcune centinaia di migliaia di iscritti) ed influenza nel primo dopoguerra. Durante il "biennio rosso"
(1919-1920), di fronte ai tentennamenti del PSI e del sindacato riformista (CGL) mantenne una
chiara posizione rivoluzionaria, appoggiando concretamente l'occupazione delle fabbriche ed il
movimento dei consigli operai.
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