Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 2 nr. 13
giugno 1972


Rivista Anarchica Online

Licenza di uccidere
di V. N.

I poliziotti tedeschi possono sparare a vista sui presunti membri della "Banda" Baader-Meinhof - Un mito costruito dalla polizia - Schelm, Von Rauch, Weusbecker - La violenza socialdemocratica

La scena della cattura di Andreas Baader, Holger Meins e Carl Raspe a Francoforte, trasmessa con gusto sadico dalle televisioni di tutta Europa è stato uno degli spettacoli di morbosità più disgustosa, ma nello stesso tempo più chiarificatoria di cui gli organi di informazione e di asservimento psicologico si siano mai serviti.
Lo spettacolo è stato preparato fin nei minimi particolari e da chissà quanti giorni (la presenza degli operatori TV attrezzati di tutto punto ne è la prova).
La borghesia più reazionaria e timorata della socialdemocrazia tedesca e nostrana ha avuto di che saziarsi, ha visto la cattura di quel gruppo di "belve disumane e sanguinarie" le cui gesta, opportunamente montate e gonfiate dalla polizia, avevano portato un'intera nazione alla psicosi collettiva.
Con la "Baader-Meinhof" la polizia e la magistratura tedesca hanno ottenuto quello che il nostro casalingo Dott. Viola non è riuscito ad ottenere con le sue "brigate rosse", pur così ben rifornite di armi.
L'uso strumentale di questo avvenimento si inquadra e si comprende immediatamente, nella logica di razionalizzazione politica fondata sulla repressione che in questa fase dello sviluppo economico accomuna i governi del'"Europa unita".
Il MEC apre le frontiere, la grande industria è sovranazionale, i sistemi politici e la polizia devono essere sovranazionali: la Francia è sotto controllo poliziesco già da tempo; l'Inghilterra ha l'Irlanda e l'I.R.A. come paravento per scatenare la repressione antioperaia all'interno; in Italia le bombe di piazza Fontana, la strategia del terrorismo, la pur grossolana regia che in un crescendo da romanzo giallo va dalle bombe a Feltrinelli, Calabresi e Gorizia, hanno raggiunto lo stesso scopo; della Grecia e della Spagna inutile parlare; in Germania i "Tupamaros".
Queste manovre, nelle diverse nazioni, hanno alcuni aspetti in comune, che denotano una volontà politica altrettanto comune: in Italia, come in Inghilterra, come in Francia e come ora in Germania, gli anarchici sono l'emblema della rivolta e della sovversione che deve essere stroncata.
In tutti i casi, la strategia impiegata mira ad ottenere da parte della popolazione il consenso e la partecipazione attiva alla repressione, e al terrorismo e alla caccia alle streghe; nello stesso tempo questa strategia serve a terrorizzare quelle stesse classi piccolo e medio borghesi che ne sono, più o meno inconsciamente, gli artefici principali.

Nasce la "banda"

Del così detto gruppo Baader-Meinhof abbiamo già parlato sul nr. 4 di questo giornale, ma vale la pena di riparlarne per mettere in evidenza le armi delle quali il sistema si serve - su scala ormai europea - per realizzare una feroce repressione contro la sinistra rivoluzionaria.
Nell'aprile del 1968 il giornalista marxista Andreas Baader, con l'aiuto di Gudrus Ensslin e delle sorelle Söhnlein ed Astrid Proll, diedero fuoco ad un supermercato di Francoforte per protestare contro la guerra nel Vietnam. L'incendio non provocò grossi danni, Baader e la Ensslin vennero condannati in contumacia a tre anni di carcere. Qualche tempo dopo, Baader venne arrestato a Berlino a seguito di un incidente stradale, incidente abbastanza strano perché non si è mai riusciti a sapere se Baader si trovasse sull'automobile di Astrid Proll- come sostengono alcuni - o sull'automobile della giornalista Ulrike Meinhof - come sostengono altri -. La Meinhof era una giornalista che in quel momento si stava occupando del problema dei giovani disadattati.
Il 14 maggio del 1970, Baader viene liberato in modo spettacolare dal carcere dove stava scontando la sua pena. Di tale fuga si sa di certo che essa venne organizzata con la partecipazione diretta della Meinhof.
Da quel momento sia Baader che la Meinhof spariscono dalla circolazione e non sono più stati ritrovati dalla polizia.
La liberazione di Baader ebbe due effetti immediati:
1) creò il mito di un gruppo di sinistra capace di qualsiasi azione avendo tale gruppo dimostrato di riuscire a far evadere armi in pugno, un condannato politico;
2) diede al sistema la scusa per mettere in atto i sui mezzi repressivi contro tutti i gruppi rivoluzionari perché ognuno di tali gruppi poteva teoricamente entrare in contatto con il fantomatico gruppo Baader-Meinhof.
È un fatto che da quel 14 maggio tutte le rapine e tutte le azioni banditesche verificatesi in Germania (fra l'altro nove poliziotti sono stati uccisi nel giro di due anni), furono accreditati alla "banda" Baader-Meinhof. È ben vero che negli ultimi tempi si è avuta una radicalizzazione delle azioni terroristiche a sfondo politico, ma tale radicalizzazione è in gran parte il risvolto inevitabile dell'uso ciecamente violento delle forze di polizia da parte del potere politico.
Il governo del socialdemocratico Brandt, facendo appello alla mitica e fasulla giustizia borghese, sfodera tutti gli arnesi polizieschi dei quali già Hitler si era avvalso per puntellare la propria dittatura. Al governo del socialdemocratico Willy Brandt si deve però riconoscere di aver imparato la lezione nazista e di essere riuscito, in alcuni campi, a superare il maestro.
Il mito della banda Baader-Meinhof fu pubblicizzato con tutti i mezzi dei quali il sistema disponeva. Radio, televisione, catene di giornali, si misero a totale disposizione dell'apparato socialdemocratico, e nel giro di pochi mesi ogni buon tedesco - debitamente timoroso di Dio e del ministro delle tasse - si sentì in dovere di vedere in ogni ribelle o disadattato o semplice poveraccio, un affiliato alla cosiddetta banda Baader-Meinhof. Persino nei panni di un autostoppista dai capelli lunghi poteva nascondersi un nemico della società, ed il buon tedesco rincretinito da televisione e comunicati stampa, imparò a precipitarsi come un automa al telefono per comunicare al più vicino posto di polizia ogni minimo sospetto. Creata così la necessaria corrente di fiducia tra una opinione pubblica terrorizzata ed il lungo braccio armato della legge, divenne facile passare all'attacco diretto, e cioè all'assassinio premeditato e continuato.

L'assassinio di Petra Schelm

Nel luglio del 1971, la polizia della regione di Amburgo decide di compiere una grossa retata alla caccia di una donna affiliata alla sempre fantomatica banda Baader-Meinhof. Secondo le informazioni che dirà poi di aver ricevuto, la pericolosa componente della banda viaggiava in una automobile del tipo B.M.W. Fra le tante macchine fermate una era guidata dalla anarchica Petra Schelm, compagna che non era mai stata in contatto con nessuno dei presunti componenti della fantomatica banda Baader-Meinhof. Non appena la compagna Schelm scende dall'automobile, viene falciata da una raffica di mitra. La repressione non mirava, evidentemente, a scoprire nulla. Voleva soltanto eliminare, fisicamente, i militanti per spargere il terrore nelle file dei compagni. Contemporaneamente, per ogni compagno che cadeva sotto il piombo della polizia, aumentava la presunta pericolosità di un gruppo la cui esistenza serviva soltanto come pretesto per una carneficina su larga scala.

L'assassinio di Von Rauch

Quattro mesi dopo è la volta dell'anarchico Georg Von Rauch. Sotto l'incalzare della repressione di stato sono nate in Germania (come in Italia) diverse organizzazioni di assistenza alle vittime politiche e di contro-informazione, come la marxista Rote Hilfe (soccorso rosso) o le anarchiche Schwarz Kreuz (croce nera) e Schwarz Hilfe (soccorso nero). Von Rauch era uno degli animatori del nucleo berlinese della Schwarz Hilfe.
Egli aveva nel '68 smascherato un provocatore, il poliziotto Peter Urbach. Costui aveva nascosto una bomba (tutto il mondo è paese) nei locali della "comune numero uno", per farla scoprire ai suoi colleghi prontamente intervenuti a perquisire l'appartamento (la provocazione era fallita per la vigilanza dei compagni che sorvegliavano l'Urbach). Nel settembre del '70 Von Rauch era stato incarcerato per avere "aggredito" un pennivendolo bugiardo e calunniatore. All'inizio del '71 Von Rauch era evaso e si era dato alla latitanza. Il 3 dicembre del 1971, la fotografia di Georg Von Rauch veniva affissa in tutte le stazioni ferroviarie tedesche e nei paraggi delle stazioni di polizia. Naturalmente Von Rauch veniva ricercato come presunto affiliato alla banda Baader-Meinhof. Il giorno dopo, 4 dicembre, Von Rauch veniva bloccato da una pattuglia di poliziotti che gli scaricavano in corpo un etto di piombo.
All'assassinio di Von Rauch, i compagni tedeschi rispondevano intitolando al suo nome lo stabile di un ex ospedale occupato nel quale avevano trovato alloggio famiglie prive di casa. La polizia rispondeva facendo sloggiare l'ex ospedale e servendosi per l'operazione di autoblindo in pieno assetto di guerra.

L'assassinio di Weisbecker

Dopo Von Rauch, toccò al suo vecchio amico e compagno Thomas Weisbecker. A partire dalla metà di febbraio del 1972, facendosi passare per dei viaggiatori di commercio, dei poliziotti presero alloggio in una pensione di Augsburg di fronte all'abitazione del compagno Weisbecker e, nell'ufficio postale che affiancava l'entrata della pensione, installarono una stazione radio per tenersi in costante contatto con la centrale di polizia.
Il mattino del 2 marzo, il compagno Thomas giunse nel suo appartamento accompagnato dalla compagna Carmen Roll. Verso le 13 ambedue uscirono e in macchina si trasferiscono nel centro del paese entrando in una birreria. Se la polizia avesse voluto soltanto arrestare il compagno Thomas, lo avrebbe potuto fare in tale momento. Ma la polizia non intervenne. Attese che il compagno Weisbecker uscisse dalla birreria per freddarlo a colpi di pistola e poter così inscenare una caccia in pieno centro che non ebbe mai luogo.
Von Rauch era uno degli animatori della Croce Nera Anarchica, ed è contro l'organizzazione anarchica di soccorso che si stanno accanendo tutte le polizie europee. In Inghilterra il compagno Stuart Christie attende in carcere di venir condannato secondo un'accusa che prevede venti anni di galera. In Italia il compagno Pinelli, anche lui responsabile nazionale della Croce Nera Anarchica, è stato scaraventato dalla finestra dell'ufficio del poliziotto Calabresi.
L'assassinio di Weisbecker è stato invece determinato e evoluto per togliere di mezzo un pericoloso testimone dell'assassinio di Von Rauch.
La repressione socialdemocratica tedesca non procede però solamente a colpi di pistola e a scariche di mitra.

Un paio di processi all'italiana

Un anno or sono il compagno Teufel venne giudicato e condannato per una bomba ritrovata davanti al palazzo di giustizia di Monaco. Particolare curioso, la bomba non era in grado di esplodere, e questo fatto quanto meno ridicolo in una bomba, permise però alla sagace polizia tedesca di rintracciare nel centro della bomba, un foglio di carta sul quale a ricalco si poteva leggere il nome del compagno Teufel. Sì può ben dire che, a distanza di un anno, a Monaco di Baviera si ripeteva la ridicola storia italiana dei vetrini che si cercò di fare con Pietro Valpreda.
Quasi contemporaneamente un altro compagno, Kunzelmann, veniva condannato a Berlino a nove anni di carcere per un petardo che se fosse esploso avrebbe fatto tanto rumore tanti danni quanti ne può provocare un fiammifero. Anche per Kunzelmann le prove prodotte ricordavano le prove che i baldi poliziotti italiani erano stati capaci di scovare quando trascinarono nelle aule di assise i compagni italiani accusati di terrorismo a base di bombe. La polizia berlinese scovò l'equivalente locale della Zublema, una ragazza drogata la quale dichiarò di aver consegnato personalmente a Kunzelmann la pericolosa bomba. Particolare curioso, ma anche indicativo, Kunzelmann non venne condannato per tale testimonianza, ma perché ebbe il coraggio di affermare in aula che pur non accettando il principio della lotta politica a base di bombe - una lotta che può uccidere indiscriminatamente delle persone innocenti - era solidale con le azioni politiche che si potevano far risalire al gruppo Baader-Meinhof.

Il fratello di Von Rauch

Ultimo atto della politica repressiva della quale il governo socialdemocratico tedesco si vanta, l'arresto e la seguente condanna del fratello di Georg Von Rauch. Le prove contro di lui furono ben più gravi di quelle che erano state prodotte nei processi intentati contro Teufel e Kunzelmann. Egli venne accusato - fra l'altro - di essere sposato con una donna nata nel Vietnam del nord!
Nella lotta repressiva contro i movimenti rivoluzionari tedeschi, il governo e la polizia ricevono una notevole collaborazione non solo dai singoli cittadini trasformati in divoratori di comunicati di disinformazione televisiva, ma (e questo è indicativo dell'alto livello repressivo che le autorità federali sono riuscite ad instaurare) anche e soprattutto dai sindacati unici socialdemocratici. Per mezzo dei sindacati la polizia riesce ad ottenere la schedatura completa di tutti coloro che svolgono propaganda politica nelle fabbriche. I sindacati a loro volta autorizzano i guardiani delle fabbriche a fare uso delle armi qualora si dovessero verificare dei disordini all'interno delle fabbriche, e tali guardiani non hanno dei complessi morali nell'usare le loro pistole di ordinanza dato che in tutto il mondo guardiani si diventa dopo esser stati marines o poliziotti. Durante un volantinaggio che compagni anarchici effettuavano davanti ai cancelli della Ford a Colonia, un guardiano pose a un compagno l'ultimatum: o sloggiavano, o dava mano alla pistola sparandogli addosso.

Il nazismo socialdemocratico

La Germania nazista era stata la nazione che aveva scoperto la schedatura dei cittadini. La Germania socialdemocratica di Willy Brandt ha perfezionato la tecnica nazista, rendendola più efficace, ed in fondo è il destino delle socialdemocrazie, qualsiasi sia il colore contingente delle loro camicie, migliorare e razionalizzare la forma e la sostanza di quelle dittature che esse dicono di voler combattere.
In Germania, la vecchia carta di identità sta per essere sostituita da una scheda con dati numerici che alimentano la memoria di un cervello elettronico, rendendo così possibile non solo una schedatura razionale completa, ma il controllo immediato, sotto diverse e singole voci, dello stesso schedato. Del cervello elettronico la polizia federale se ne sta servendo per razionalizzare anche il controllo degli apparecchi telefonici. In Germania praticamente tutti gli apparecchi telefonici vengono sottoposti a controllo, controllo che non viene effettuato manualmente. I telefoni controllati sono collegati ad un cervello elettronico la cui memoria è stata precedentemente munita di alcune frasi di allarme.
Se una di tali frasi viene pronunciata, il cervello elettronico scatta da solo ed innesta automaticamente la registrazione.
Il controllo telefonico si avvale di un ricercatore a modulazione di frequenza capace di individuare e registrare anche il numero telefonico dell'altro apparecchio.
La polizia tedesca ha una disponibilità di mezzi legali di repressione superiore a quella che il codice Rocco concede ai poliziotti nostrani. Una legge votata nel 1968 limita l'attività politica permessa all'interno delle fabbriche. La pace sociale viene assicurata togliendo al lavoratore l'uso del proprio cervello. All'interno dei posti di lavoro è vietata la discussione politica. Il vecchio motto fascista "qui non si discute, si lavora", è entrato a far parte integralmente delle forme di governo del socialdemocratico Willy Brandt. Nelle vicinanze dei posti di lavoro è vietata la distribuzione di qualsiasi volantino che non sia emesso dal sindacato unico socialdemocratico. Ai dipendenti statali è fatto divieto, per legge, di appartenere a movimenti politici non ufficiali. L'unica scelta politica che gli viene permessa, è l'appartenenza alla democrazia cristiana, al partito liberale o al partito socialdemocratico. Il governo di Willy Brandt ha legalizzato formalmente anche il partito comunista tedesco, dato che da tale partito nessun pericolo, specialmente in Germania, ci si può attendere. Il partito comunista tedesco, di fatto, non è mai esistito.
Una legge emessa dal senato di Berlino, permette alla polizia di far uso sia dei mitra che delle bombe per mantenere l'ordine pubblico, e che cosa si debba intendere per ordine pubblico viene abbondantemente spiegato dai codici fascisti e dai codici marxisti.
Subito dopo la fine dell'ultima guerra, il governo della Germania federale istituì un corpo armato volontario per la difesa delle proprie frontiere. Il fatto che tali frontiere fossero teoricamente minacciate, e di fatto difese, in una unica direzione, è sufficiente per inquadrare politicamente gli appartenenti a tale corpo. Negli ultimi tempi, tale reparto viene usato non più per difendere le frontiere che evidentemente non sono minacciate da nessuno, ma per motivi di ordine pubblico.
Dopo l'assassinio del compagno Von Rauch, il Soccorso Rosso di Berlino pubblicò tutti i dati conosciuti su tale assassinio, ed immediatamente i suoi locali berlinesi vennero invasi da un'orda di poliziotti che hanno fatto piazza pulita di tutto il materiale che si trovava nella sede.
Secondo le interpretazioni della polizia tedesca, le bombe di sinistra sono inoltre ben più raffinate delle bombe che la polizia italiana cerca di affibbiare alla sinistra italiana. Per la polizia tedesca un semplice mozzicone di tubo basta per dimostrare la presunta esistenza di una bomba, perché tale mozzicone di tubo può teoricamente servire a confezionare una bomba.
Ricercare soluzioni nuove nel campo degli interventi sociali, viene inoltre considerato come uno dei più pericolosi modi per attentare alla pace socialdemocratica. In un ospedale di Heidelberg venne creato un collettivo di pazienti e di medici nel tentativo di rendere coscienti le due parti.
La creazione di tale collettivo provocò l'immediato intervento della polizia e l'arresto altrettanto immediato di uno dei medici promotori dell'iniziativa.
A Dusseldorf si è arrivati al limite del processo farsa intentato contro il compagno Ruhland, processo nel corso del quale all'accusato il tribunale impose un avvocato difensore d'ufficio il quale si affiancò al pubblico ministero nell'eliminare i testi a discarico del proprio difeso.
L'importazione della manodopera straniera ha creato in Germania il problema dei baraccati, ed a Colonia su 800 mila abitanti vi sono oggi 17 mila baraccati. Quando i baraccati si stancano di fare i baraccati ed occupano qualche stabile di abitazione, la polizia interviene con le sue autoblindo e non ci pensa due volte a picchiare donne e bambini. Una azione del genere messa in atto a Kassel, una grossa città industriale nella Germania centrale, ha provocato tanto disgusto persino tra i benpensanti socialdemocratici che due poliziotti hanno dovuto licenziarsi in tronco dal corpo di polizia.
La repressione socialdemocratica tedesca, è in fondo soltanto la faccia moderna della repressione di sempre contro le istanze rivoluzionarie che partendo dalla base vogliono riportare alla base il controllo di tutte le attività della società umana. Che tale repressione si basi insieme su assassinii e su falsi abilmente creati, è più che logico. Il potere di qualsiasi colore esso sia, ha bisogno sempre e soltanto di schiavi per potersi reggere, schiavi che non è detto debbano essere mantenuti nella loro condizione soltanto a forza di manganellate. Una falsa notizia per radio e televisione avallata ufficialmente dallo stato, serve molto di più di una carica di polizia. Già il regime nazista si servì abilmente di assassini e dei comunicati stampa di Goebbels, ed i tedeschi federali di oggi, non hanno evidentemente dimenticato la lezione.

I poliziotti italiani smentiti dai colleghi tedeschi

Sembra che il "capolavoro" repressivo della polizia tedesca costruito sul gruppo Baader-Meinhof abbia suscitato grande ammirazione tra le nostre forze dell'ordine, tanto che, dopo l'uccisione di Calabresi, gli inquirenti italiani scoprono immediatamente la presunta esistenza di presunti contatti tra la banda Baader-Meinhof e l'assassinio di Calabresi.
Sia nel caso Feltrinelli che nel più recente caso Calabresi, la predilezione quasi morbosa degli inquirenti per una soluzione che preveda in ambedue i casi la presenza del così detto gruppo "anarchico!" (1) Baader-Meinhof non è il frutto di faciloneria investigativa né tanto meno il risultato di soluzioni basate sulla fanta-politica. Affibbiare la responsabilità di azioni terroristiche, rapine ed altre quisquiglie alla presunta banda Baader-Meinhof è stato di tale utilità alla polizia tedesca che anche la polizia italiana ha pensato bene di ricavarne la propria parte di utilità, per lo meno a livello pubblicitario.
Purtroppo (per i nostri inquirenti) la stessa polizia tedesca ha recisamente smentito le "intuizioni" dei colleghi italiani, dichiarando che nessun componente della Baader-Meinhof ha nulla a che fare con l'assassinio di Calabresi.

V. N.

(1) La "banda" Baader-Meinhof è sempre stata definita dalla stampa, radio, televisione tedesca ed europea come un gruppo anarchico, forse per incrementare la psicosi del terrore. Più facilmente nella mente del buon borghese la parola "anarchico" suscita paura e sdegno che non qualsiasi altra denominazione. Comunque, per aderenza alla verità, dobbiamo precisare che la "banda" Baader-Meinhof non è mai stato né mai si è definito gruppo anarchico, bensì: "Sezione dell'Armata Rossa" (Rote Armee Fraktion) gruppo di dichiarata tendenza marxista-leninista.

Lettera dalla Germania

Cari compagni,
... sui fatti accaduti in Germania non c'è molto da aggiungere a quanto hanno pubblicato i giornali sia in Italia sia in Germania. Alla domanda "Chi è stato a mettere le ultime bombe?" non siamo in grado di rispondere, e nel nostro gruppo si sono fatte diverse analisi. Chi dice trattarsi di azioni fatte da compagni (in senso lato) della sinistra rivoluzionaria, chi dice essere opera di provocatori, chi distingue tra bomba e bomba. Su due punti siamo però d'accordo: 1) non sono comunque da accusare quelli che hanno messo le bombe ma i responsabili dell'attuale situazione politica, 2) nella situazione attuale è pazzesco pensare di fare un altro tipo di lavoro politico al di fuori di quello, strettamente "legale", di massa.
Personalmente penso che le bombe ad Heidelberg e quella contro il giudice che dirige l'inchiesta contro il gruppo Baader-Meinhof, e quella contro la sede di Springer siano da rifiutare anche perché in tutti e tre i casi l'effetto non poteva essere calcolato con certezza. A Heidelberg è morto un ufficiale (e questo non mi addolora di certo) ma gli altri feriti sono degli impiegati e dei soldati semplici di leva. La bomba nella macchina del giudice ha ferito anche sua moglie e solo per un puro caso non ci sono stati altri feriti del tutto estranei alla faccenda del giudice. Per le bombe contro la sede di Springer tutti i feriti sono degli operai e dunque dovrebbe trattarsi di bombe fasciste. D'altro canto anche per le bombe ad Heidelberg non si può escludere che siano state messe dalla destra. Quanto alle minacce di attentati nel centro di Stoccarda, noi siamo certi che è un'invenzione della polizia oppure opera di provocatori. In ogni caso la caccia agli estremisti è arrivata ad un grado pazzesco. Come sapete a Francoforte hanno arrestato tre del gruppo Baader-Meinhof. Alla sera la radio e la televisione hanno trasmesso la scena: gli ordini della polizia, i colpi dei fucili, le raffiche, le grida dei feriti. Una scena per immobilizzare dal terrore sulle loro poltrone i telespettatori. Ma ormai anche questo non impressiona più quasi nessuno, ma convince i cittadini che è necessario dare la caccia a questi "criminali".
Tutti i Ministri dell'Interno delle varie Regioni hanno lanciato appelli alla popolazione affinché collabori con la polizia. Come sempre hanno avuto un certo successo e ricevono innumerevoli indicazioni da parte della popolazione...
... Alcuni giorni fa un alto funzionario della polizia di Essen ha detto in una intervista che a lui pare strano che le ricerche degli attentatori si facciano soltanto a sinistra e non a destra; a suo parere la probabilità che le bombe siano state messe dalla destra è valida come l'altra ipotesi. Però una voce come questa non è più ascoltata oggi, lo lasciano parlare perché è vecchio, ma non lo prendono sul serio...
Saluti fraterni.

U. B.