Rivista Anarchica Online
Morti senza telegramma
a cura della Redazione
Per i cittadini italiani uccisi dalle forze dell'ordine in 25 anni di
Repubblica, di cui riportiamo di seguito
un elenco incompleto, nessun presidente ha inviato telegrammi di sdegno e cordoglio.
1947
Cerignola, 15 novembre: sciopero generale dei contadini. Uccisi Onofrio Perrone, 41 anni e
Domenico
Angelucci, 28 anni.
Corato (Bari), 18 novembre: stesso sciopero. Uccisi Anna Rimondi 19 anni, Diego
Masciavè (CGIL),
26 anni e Pietrino Neri.
Campi Salentina (Lecce): manifestazione per la terra. Ucciso Santo Niccoli, 36 anni.
Gravina (Bari), manifestazione per la terra. Ucciso Ignazio Labbatessa, 36 anni.
Bisignano (Cosenza), 2 dicembre: ucciso il contadino Mario Rosmundo, 32 anni.
Roma, 6 dicembre: corteo di lavoratori. Ucciso l'operaio Giuseppe Tanas.
Canicattì (Agrigento), 22 dicembre: corteo di disoccupati. Uccisi Giuseppe Amato, 24 anni,
Salvatore
Lauria, 28 anni, Giuseppe Lupo, 42 anni.
Campobello di Licata (Agrigento), 22 dicembre: sciopero. Ucciso il bracciante Francesco D'Antone,
36
anni (4 figli).
1948
Pantelleria (Trapani), 30 marzo: corteo contro gli eccessivi gravami fiscali. Uccisi Antonio Valenza,
28
anni Giuseppe Pavia, 35 anni, Michele Salerno, 22.
Andria (Bari), il 13 aprile: sciopero. Viene stordito con una bomba lacrimogena Riccardo Suriano,
20
anni. Lo finiranno a colpi di calcio di moschetto.
Tarcenta (Rovigo), 20 maggio: sciopero bracciantile. Ucciso Evelino Tosarello, 24 anni.
Spino d'Adda (Cremona), 3 giugno: corteo di lavoratori. Ucciso il bracciante Luigi Venturini, 22
anni.
San Martino in Rio (Reggio Emilia), 2 luglio: sciopero. Schiacciato da un autoblindo muore Sante
Mussini, 22 anni.
Genova, 14 e 15 luglio: protesta per l'attentato a Togliatti. Uccisi tre lavoratori: Biagio Stefano,
Maria
Alice, Mariano D'Amori.
Gravina (Bari), 15 luglio: ucciso da colpi di moschetto ai fianchi il bracciante Vito Nicola
Lombardo,
22 anni.
Roma, 18 luglio: corteo antifascista. Ucciso l'edile Filippo Ghionna, 19 anni.
Siena, 11 luglio: nella sede della Confederterra viene ucciso da un agente di PS il contadino
Severino
Matteini, 35 anni.
Gravina (Bari), 24 luglio: corteo di braccianti. Ucciso il giovane bracciante Luigi Schiavino, 16
anni.
Pistoia, 13 ottobre: un giovane operaio della San Giorgio, Ugo Seirano, è ucciso da una
scarica di mitra
in testa.
Bondeno (Ferrara), 29 novembre: corteo popolare. Ucciso (cinque giorni di agonia) il contadino
Ferdinando Ercole.
1949
Isola Liri (Frosinone), 17 febbraio: sciopero in una cartiera, la polizia spara contro gli operai: 37
feriti,
7 gravi. Due giorni dopo, ucciso l'operaio Tommaso Diafrate.
Terni, 17 marzo: manifestazione di protesta contro il Patto Atlantico. Ucciso l'operaio Luigi
Trastulli.
Molinella (Bologna), 17 maggio: manifestazione di braccianti in lotta. Uccisa la mondina Maria
Margotti
(vedova con due figli).
Mediglia (Milano), 20 maggio: ucciso il bracciante Pasquale Lombardi, 18 anni.
San Giovanni in Persiceto (Bologna), 12 giugno: ucciso il contadino Loredano Bizzarri, 42
anni.
Gambara (Brescia), 12 giugno: sciopero bracciantile. Ucciso il contadino Marziano Girelli, 60
anni.
Forlì, 3 giugno: sciopero fabbrica Mangelli. Uccisa Jolanda Bartaccini, 32 anni.
Melissa (Catanzaro), 30 ottobre: occupazione delle terre. Uccisi Giovanni Zito, 15 anni Francesco
Nigro,
29 anni Angelina Mauro, 24 anni.
Bagheria (Palermo), 29 novembre: uccisa la contadina Filippa Mollica Nardo, 28 anni.
Torremaggiore (Foggia), 29 novembre: davanti alla Camera del lavoro vengono uccisi Antonio La
Vacca, 42 anni (4 figli), Giuseppe La Medica, 37 anni.
Montescaglioso (Matera), 14 dicembre: uccisi da una raffica di mitra Michele Oliva, 35 anni e
Giuseppe
Novello, 36 anni.
1950
Modena, 9 gennaio: contro la serrata della fabbrica Orsi. Uccisi sei operai: Angelo Appiani, 30 anni;
Renzo Bertani, 21 anni; Arturo Chiappelli, 43 anni; Ennio Garagnani, 21 anni; Arturo Malagoli, 21 anni;
Roberto Rovatti, 36 anni.
Secli (Lecce), 14 febbraio: contro i braccianti in sciopero. Ucciso il contadino Antonio Micali, 31
anni.
Marghera (Venezia), 15 marzo: uccisi due operai della Breda, Nerone Piccolo, 25 anni e Virgilio
Scala,
33 anni.
Lentella (Chieti), 21 marzo: uccisi due braccianti: Nicola Mattia, 41 anni (tre figli) e Cosimo
Maciocco,
26 anni.
Parma, 22 marzo: ucciso l'operaio disoccupato Attila Alberti, 32 anni.
Celano (L'Aquila), 30 aprile: uccisi due braccianti: Antonio Berardicota, 35 anni e Agostino Paris,
24
anni.
Torino, 17 marzo: manifestazione antifascista. Ucciso il pensionato Camillo Corino, 58 anni.
1951
Adrano (Catania), 17 gennaio: ucciso a colpi di fucile il contadino Girolamo Rosano, 36 anni.
Comacchio (Ferrara), 18 gennaio: ucciso il bracciante Antonio Fantinoli.
Piana degli Albanesi (Palermo), 18 gennaio: ucciso il bracciante Damiano Lo Greco, 33 anni.
1952
Villa Literno (Caserta), 19 marzo: manifestazione per la terra. Ucciso il contadino Luigi Noviello,
42
anni (moglie incinta e cinque figli piccoli).
1954
Milano, 16 febbraio: corteo di lavoratori. Ucciso l'operaio Ernesto Leoni.
Mussumeli (Caltanissetta), 17 febbraio: manifestazione per l'acqua. Uccisi Onofria Pellizzeri, 50
anni
(otto figli), Giuseppina Valenza 72 anni, Vincenza Messina, 25 anni (tre figli), Giuseppe Cappolonga,
16 anni.
1956
Venosa (Potenza), 13 gennaio: manifestazione di braccianti disoccupati. Ucciso Rocco Girasole,
20 anni.
Comiso (Ragusa), 20 febbraio: uccisi i braccianti Paolo Vitale, 35 anni e Cosmo De Luca, 40
anni.
Barletta (Bari), 13 marzo: manifestazione di disoccupati. Uccisi Giuseppe Spadaro, 30 anni;
Giuseppe
Dicorato; Giuseppe Lo Iodice.
1957
San Donaci (Brindisi), 14 settembre: manifestazione contadina. Uccisi Luciano Valenno, Mario
Celò e
Antonio Garignano.
Spoleto (Perugia), 30 ottobre: ucciso il lavoratore Franco Fiorelli, 34 anni.
1960
Licata (Agrigento), 5 luglio: ucciso il contadino Giuseppe Napoli, 25 anni.
Reggio Emilia, 7 luglio: dopo una sparatoria durata 20 minuti restano sul terreno 5 lavoratori:
Lauro
Ferioli, 22 anni; Ovidio Franchi, 19 anni; Marino Serri, 41 anni; Emilio Reverberi, 39 anni; Afro
Tondelli,
36 anni.
Palermo, 8 luglio: protesta per la strage di Reggio Emilia. Uccisi Francesco Vella, Rosa La Barbera,
Giuseppe Malleo.
Catania, 8 luglio: colpito a morte è lasciato dissanguare sul marciapiedi di piazza Stesicoro
l'edile
Salvatore Novembre, 19 anni.
1961
Sarnico (Brescia), 11 maggio: ucciso l'operaio disoccupato Mario Siroldi, 30 anni.
1962
Ceccano (Frosinone), 28 maggio: ucciso l'operaio del saponificio Scala, Luigi Mastrogiacomo, 37
anni
(3 figli).
Milano, 27 ottobre: manifestazione di solidarietà per Cuba. L'universitario Mario Ardizzone
viene
schiacciato da una jeep.
1968
Lodè (Nuoro), 12 settembre: per una questione di pascoli, un carabiniere uccide l'operaio
Vittorio Giua,
23 anni.
Avola (Siracusa), 2 dicembre: braccianti in sciopero. Uccisi Giuseppe Scibilia, 47 anni (3 figli),
Angelo
Sigona, 25 anni.
1969
Battipaglia (Salerno), 9 aprile: manifestazione contro la chiusura del tabacchificio. Uccisi Carmine
Citro,
19 anni e Teresa Ricciardi, 30 anni.
Pisa, 25 ottobre: dopo una provocazione fascista, viene ucciso da una bomba lacrimogena che lo
colpisce
al cuore, l'universitario Cesare Pardini, 22 anni.
Milano, 16 dicembre: ammazzato il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli.
1970
Milano, 12 dicembre: durante gli scontri voluti dalla polizia per impedire un corteo anarchico viene
ucciso lo studente Saverio Saltarelli.
1972
Milano, 11 marzo: durante gli scontri per sciogliere una manifestazione della sinistra
extra-parlamentare
viene ucciso con un candelotto lacrimogeno sparatogli in viso il pensionato Tavecchio.
Pisa, 7 maggio: durante una manifestazione anti-fascista viene arrestato e picchiato a morte lo
studente
anarchico Franco Serantini.
|