Rivista Anarchica Online
Le "giornate libertarie internazionali" di Barcellona
a cura della Redazione
Con la partecipazione complessiva di varie centinaia di migliaia di persone si sono tenute a Barcellona
dal 22 al 25 luglio le Giornate Libertarie Internazionali, indette ed organizzate dalla Confederacion
Nacional del Trabajo (C.N.T.) e da altri raggruppamenti libertari (Mujeres Libres, redazione di Ajo
Blanco. ecc.). Alla storica manifestazione - la più affollata dai tempi della rivoluzione sociale spagnola
del '36, hanno partecipato quasi un centinaio di anarchici italiani, tra i quali alcuni componenti del nostro
collettivo redazionale.
Impossibile sarebbe rendere conto nel poco spazio che abbiamo a disposizione di tutte le iniziative
sviluppatesi nel corso dei quattro giorni (ed anche oltre). Particolarmente interessanti le assemblee-dibattito svoltesi in un cinema nei pressi del porto, nelle sedi della C.N.T., nell'immenso Parco Güell (che
ha ospitato la parte spettacolare della manifestazione): la partecipazione dei presenti è stata
notevolissima sia per numero sia per qualità degli interventi. Accanto ai vecchi compagni, "rispuntati"
come funghi dopo quasi un quarantennio di clandestinità, hanno preso la parola molti giovani sia
spagnoli sia stranieri. Significativa è stata infatti la presenza a Barcellona di molti anarchici provenienti
soprattutto dalla vicina Francia ma anche da terre più lontane (Inghilterra, Germania, Belgio, Svezia,
ecc.), il che ha permesso un utile (anche se necessariamente sommaria) verifica del lavoro svolto e delle
future attività nei diversi Paesi in cui il nostro movimento è presente.
Per una scelta, dimostratasi infelice, degli organizzatori, la netta separazione tra momenti "politici"
(dibattiti, ecc.) e momenti "spettacolari" (i primi quasi tutti in città, questi ultimi al Parco Güell) non ha
giovato alla manifestazione nel suo insieme, dal momento che l'immensa massa dei partecipanti (anche
il quotidiano indipendente El Pais ha parlato di mezzo milione di persone) è risultata a volte tagliata
fuori dai dibattiti. Moltissimi compagni non hanno nemmeno potuto prender posto nei locali ove si
svolgevano le discussioni ed hanno atteso invano per ore senza riuscire a mettere piede nelle sale colme
fino all'inverosimile: marxismo/anarchismo, femminismo, prospettive attuali delle lotte, questi sono stati
alcuni dei temi maggiormente dibattuti.
Per la prima volta in Spagna è stato proiettato il documentario "Spagna '36: un popolo in armi" che ha
suscitato viva commozione soprattutto fra i numerosi compagni e compagne che hanno così rivissuto
gli eventi rivoluzionari di cui sono stati protagonisti.
Durante le Giornate Libertarie Internazionali è stato pubblicato, a cura degli organizzatori, un quotidiano
(Barcelona libertaria) di informazione e di commento alla manifestazione, tirato in molte decine di
migliaia di copie.
Si sono anche svolte due dimostrazioni in favore dei detenuti politici, per l'amnistia totale: nel corso della
prima una decina di compagni, incatenatisi per protesta simbolica davanti al carcere di Montjuch sono
stati arrestati e dopo alcune ore "liberati" grazie anche alle pressioni esercitate dagli altri manifestanti.
La seconda manifestazione si è svolta in alcune vie cittadine ed ha visto l'intervento della polizia che ha
sparato ferendo alcuni compagni.
Nel complesso, una grande manifestazione che testimonia innanzitutto della significativa e ormai ben
radicata presenza della C.N.T. nel tessuto sociale spagnolo (e catalano in particolare). Quel che è certo
è che i temi che hanno appassionato i partecipanti alle Giornate Libertarie internazionali restano al centro
del dibattito nel movimento rivoluzionario internazionale.
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