Rivista Anarchica Online
Dal carcere militare di Palermo
Scrivo per chiarire alcune imprecisioni che riguardano la mia vicenda così com'era riportata
nell'articolo "Sbarre e stellette" ("A" 71). Mi riferisco al passo ove si dice che in mio appoggio -
cito testualmente - si sono mobilitate organizzazioni clericali (come Comunione e Liberazione) e
la stessa curia, ricordando (strumentalmente) la mia passata attività nell'Azione Cattolica.
Risponde a verità che molti amici appartenenti all'Azione Cattolica si sono mobilitati assieme ad
altri di varie idee e tendenze in diverse manifestazioni di solidarietà, tuttavia l'associazione non
s'è mai pronunciata ufficialmente né io l'ho richiesto. Nessun gruppo di C.L. (Comunione
Liberazione) si è mobilitato fino al mio arresto (e cioè fino alla stesura dell'articolo a cui mi
riferisco) ed a quanto ne so nemmeno in seguito.
Sia C.L. sia A.C. sono associazioni diciamo pure "clericali" però non è esatto fare di tante erbe
un fascio. Solo chi vive con libertà all'interno di una fede può vedere l'abissale differenza che
passa tra i movimenti. Così C.L. non poteva prendere posizione né mobilitarsi su temi e realtà
che in passato non ha mai affrontato seriamente. Solo oggi l'on. Borruso (deputato C.L.) ha
presentato una proposta di legge che prevedendo la parità di "ferma" istituisce però un corpo
nazionale dirigente in servizio civile, ovvero un nuovo reparto di crocerossini senza divisa!
Questo rivela la logica di un movimento ossequiente al potere fino al punto di voler ridurre gli
obiettori ad una nuova confraternita di San Vincenzo.
Devo precisare infine che, contrariamente a quanto scritto, la curia non ha preso nessuna
posizione ufficiale né la stampa locale, stuzzicandola con la mia attività passata, è riuscita a
provocare questo. Il settimanale diocesano ha pubblicato un articolo decisamente favorevole
alla mia azione attirandosi una marea di critiche che a livello giovanile hanno ottenuto l'effetto
contrario.
Io ho chiari i miei ideali di libertà e giustizia ed ho una fede che mi sprona a realizzarli nel
quotidiano, nel concreto, nel politico insomma. In questa traduzione divento come tutti
vulnerabile perché rivendico il diritto di mutare metodo, di migliorarlo, di reagire in modi
differenti ed anche di sbagliare. Per questo non chiedo e non accetto nessuna patente gratuita o
appiccicata dall'esterno. Sarebbe troppo facile dichiararmi anarchico. Per me essere semplice e
libero in questa realtà è la cosa più complicata edifficile (e ne sto pagando le conseguenze).
Perciò, pur rischiando atteggiamenti apparentemente contraddittori, preferisco che a dare
evidenza e coerenza alla mia vita siano le azioni che faccio e non le etichette che possono non
rispecchiare la realtà.
Per i medesimi motivi tratto con tutti gli uomini indistintamente, perché l'onestà non è racchiusa
in formule o in partiti o in sistemi.
Vi ringrazio se avrete spazio per ospitare tutto questo chiarimento e ne approfitto per
complimentarmi dell'utilissimo numero "speciale" della rivista sulla pedagogia libertaria.
Fraterni saluti.
Sandro Gozzo
P.S. Nello stesso articolo vi erano altre due piccole imprecisioni: Claudio Basso è ora nel
carcere di Palermo (in cella con me e Matteo Danza). Silverio Capuzzo non è cattolico, posso dir
questo perché lo conosco bene: anche se lavorava come "obiettore in servizio civile" in una
parrocchia, voleva fosse distinto il cristiano dal cattolico. Silverio è ora detenuto a Peschiera
del Garda.
Il compagno Sergio Bassi, obiettore totale, è stato condannato ad un anno di carcere dal tribunale
militare di Bari. Il compagno Luigi Colombo, firmatario con Sergio Bassi ed altri cinque
compagni di una dichiarazione collettiva di obiezione totale, è stato arrestato dai CC a casa sua e
rinchiuso nel carcere militare di Peschiera del Garda. Non si conosce ancora la data del processo.
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