Rivista Anarchica Online
Il pacifismo e i bolscevichi
Ho letto il libro di Vladimir Bukowsky «I pacifisti contro la pace» e l'ho trovato,
complessivamente, un buon libro. Ma, anche se in questo momento nutro qualche perplessità,
ho deciso di restare su posizioni pacifiste ed antimilitariste: vorrei però anche tenere conto delle
critiche - quando mi sembrano sensate - che si possono muovere al pacifismo in generale. Benchè un po' scossa, rimango tutto sommato convinta che preparando la guerra non si possa
ottenere la pace, né la giustizia, né la libertà. Ecco perché resto pacifista e ci tengo a restarlo,
e non voglio farmi dissuadere né recuperare. Ma è comunque molto probabile che i dirigenti
sovietici manipolino e si servano del movimento per la pace nel suo complesso ed è proprio per
questo che io accuso i capi sovietici di far imputridire e di compromettere il movimento
pacifista! Non certo il movimento pacifista di segno libertario, ma i «pacifisti» di estrazione
marxista, quelli che vanno ad assistere alle «conferenze sulla pace» nelle varie capitali dell'Est.
E così, agli occhi dell'opinione pubblica, è l'intero movimento per la pace (compreso quello
libertario) che rischia di venire compromesso. Bisogna quindi far sapere e proclamare a gran
voce che il movimento pacifista mondiale, se vuole trovare una sua credibilità, deve staccarsi
ed emanciparsi dagli artigli e dai lacci stalinisti. Il movimento pacifista, inoltre, deve esser
portato avanti dai popoli del mondo intiero, uniti aldilà delle frontiere,e non con l'aiuto dei
diversi governi, sui quali non si può assolutamente contare perchè tutti avviliscono l'individuo
facendone un soldato e un saccheggiatore. Gli anarchici sono stati tra i pochi che hanno sempre denunciato i crimini del marxismo
(Afghanistan, Polonia, dissidenti e pacifisti russi internati nei manicomi, ecc.). Mai hanno
applaudito ai discorsi calunniosi di Jaruzelsky contro Solidarnosc e mai hanno cercato di
giustificare l'occupazione dell'Afghanistan, ripetendo gli argomenti marci e triti della stampa
ufficiale sovietica. Non sempre i discorsi portati avanti dagli anarchici sono stati compresi, ma se una situazione
diversa spingesse le popolazioni sulla via della rivoluzione libertaria, il nostro messaggio
potrebbe essere compreso, si rivelerebbe attuabile e, attuato, potrebbe portare i suoi frutti,
mostrando tra l'altro che solo l'amore può diminuire veramente la violenza, soprattutto quando
è accompagnato dalla lucidità.
Claire G. (Francia)
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