Rivista Anarchica Online
Musica & idee
a cura di Marco Pandin (marcpan@tin.it)
Oltre il punk
È
un evento proprio importante, oltre che una grande gioia come
era già stato annuncialo tra le segnalazioni frettolose di qualche
numero fa, è resuscitata NUOVA FAHRENHEIT, una fanzine di importanza
storica in Italia. Redatta, inventata, stampata e tutto dal "mitico"
Punkrazio e da un manipolo di allegri sovversivi. Nuova Fahrenheit è
stata una delle primissime occasioni d stampa indipendente che si
sono avute nel nostro paese. Non solo, è stata una delle prime
volte in cui l'aspetto musicale non era il solo né il principale
elemento aggregante. Nata vicino ad
Udine nella primavera del 1981, Nuova Fahrenheit si è sempre
distinta per la sua generale semplicità di impostazione ed
immediatezza e di stile, che ne costituiscono la caratteristica
positiva fondamentale in un panorama di realizzazioni dove gli
svolazzi di penna, la retorica polverosa e le masturbazioni
intellettuali sono disgraziatamente all'ordine del giorno. Fate
attenzione comunque a non guardare a questa "semplicità"
scambiandola per banalità: Nuova Fahrenheit è un giornale
intelligente, e i suoi contenuti ne sono prova concreta ed evidente. Quest'ultima
uscita, il numero 5, è pubblicata a quasi tre anni di distanza dalla
precedente, ed oltrepassa tutte le aspettative: il lungo silenzio è
riscattato da una fanzine che invoglia alla lettura (nonostante la
difficoltà tecnica incontrata in molte pagine) e, soprattutto, alla
discussione e alla riflessione. Un momento importante del dibattito
che Punkrazio e compagni vogliono intavolare è il fare il punto
sull'attuale situazione locale/nazionale: la loro non è una
discussione di musiche, retoriche e stili quanto un avvicinamento
filosofico e comportamentale alle diverse manifestazioni del punk e
del punk anarchico in particolare, nel nostro paese. In un lungo
articolo di Punkrazio, si legge tra l'altro: Il fulcro è
il superamento di certi settarismi punk
da una parte, e
parallelamente il tentativo di evolvere
ed ampliare le possibilità di
espansione di un antagonismo libertario
ed autogestionario adatto ai tempi. Il
concetto di "oltre il punk" forse non abbisogna
più molto di "lanci" formali,
perché ormai sta divenendo gradualmente patrimonio
(sottinteso, anche se non formalizzato)
di molte tra le situazioni più mature a
muoversi sul territorio nazionale, né
tantomeno una formalizzazione,
appunto, esplicita. Questa proposizione è
venuta a nascere con una sua
precisa collocazione di tempo e luogo ('83,
Friuli) e può sicuramente riproporsi in situazioni che
presentino le stesse condizioni
(una scena punk multiforme con
insofferenze interne e tendenze
sostanzialmente opposte), nel qual
caso è probabile una radicalizzazione che porti
allo scontro o ad una separazione netta;
ma può anche riproporsi in
situazioni con una certa "serenità"
interna che consenta
una crescita collettiva e armoniosa. Il primo caso è
appunto quello friulano, in cui all'inizio dell'83 sono esplose tutte
le contraddizioni di una scena che vivacchiava tra compromessi ed
equivoci interni del tutto improduttivi e sterili, specie nei
confronti di un "esterno" sociale quantomai inscalfibile. Lo
scontro tra l'ala "politicizzata" di allora e quella "casinara",
benché esperienza traumatica, è risultato alla distanza momento
basilare e insostituibile: se ha significato infatti da una parte il
dissolvimento più totale della concezione "disimpegnata" del
punk, dall'altra non solo ha consentito, ma certamente accelerato e
rinforzato un processo di evoluzione interna che in meno di un anno
ha visto molte impennate e il raggiungimento di un rapporto con
l'esterno decisamente positivo e costruttivo, non senza rispondenze
sotto molti punti di vista. Senz'altro,
situazioni "oltre il punk" si sono sviluppate in maniera
spontanea un po' ovunque. Ne è testimonianza la coscienza ormai
comune ad un'area in costante espansione che il settarismo e il
rinchiudersi dietro a caratteri comportamentali ed estetici non è
costruttivo né per se stessi, impedendo una reale crescita
individuale che si basa sul confronto e l'autocritica, né per gli
altri, creando incomunicabilità e quindi ancora impossibilità di
confronto ed autocritica. La volontà di cercare e percorrere le
strade più consone all'espansione di un antagonismo libertario
sempre più motivato e globale sta divenendo la spinta di propulsione
sempre più cosciente di un certo nuovo movimento "nato dal punk"
e che del punk non dovrà perdere di vista le radici, perché sarebbe
una regressione imperdonabile, pur senza per questo dover perpetuare
questa definizione o tutti i suoi vari aspetti. Punk dunque non
come punto di arrivo col quale crogiolarsi per la radicalità di un
rifiuto, ma punto di partenza, innanzitutto per fare della radicalità
un'attitudine che si diffonda e si intersechi nel tessuto sociale al
di là delle forme esplicite, generando un humus del quale queste
forme possano divenire espressione in crescendo. I contenuti a
carattere musicale e/o artistici (poesie, disegni, racconti, etc.)
sono molto ridotti a vantaggio di interventi diversi: filosofia,
dibattiti, ecologia sociale, obiezione di coscienza, pedagogia,
ambiente e natura, affrontati con impegno e passione. Nuova
Fahrenheit costa 1.000 lire più spese postali, e può essere
richiesta a questo indirizzo: Andrea Menichini, via San Pietro 29,
33049 San Pietro al Natisone (UD). Allo stesso indirizzo potete anche
fare riferimento per informazioni ed eventuali acquisti e scambi di
materiale autoprodotto.
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