Rivista Anarchica Online
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a cura della Redazione
Il 18 gennaio è stato
scarcerato da Forte Boccea (Roma) Fabrizio Falciani. Ha scontato 12
mesi per rifiuto del servizio militare.
Il 2 febbraio il tribunale militare di
Bari ha condannato Agostino Manni a 15 giorni per disobbedienza.
All'inizio della sua detenzione per rifiuto del servizio militare,
nel carcere militare di Bari-Palese, si era rifiutato di indossare
l'uniforme militare.
Il 6 febbraio a Lecco (Co) è
stato assolto con formula piena Sergio Cattaneo, imputato di
favoreggiamento della latitanza di Paolo Nadalin, per il sostegno
assicurato dalla Cassa di solidarietà antimilitarista (di cui
all'epoca era il "gestore") a Nadalin, come ad altri
obiettori totali.
Il 14 febbraio è stato arrestato
a Torino Salvo Caltabiano, obiettore totale, del gruppo autonomo
"Cattivi pensieri" di Siracusa. Processato per direttissima, è
stato condannato a 15 mesi di carcere militare. In base alle nuove
leggi recentemente entrate in vigore, è stato subito
scarcerato in attesa del processo di appello che si terrà a Verona. Il 16 febbraio la Cassazione ha
confermato la condanna ad 1 mese di carcere militare, in precedenza
inflitta ad Agostino Manni per il reiterato rifiuto di indossare gli
indumenti militari.
Sale così a complessivi 13 mesi
e 15 giorni l'insieme delle condanne finora subite da Manni.
Ma altre denunce sono state spiccate... Agostino Manni è detenuto nel
carcere militare di 81055 Santa Maria Capua Vetere (Ce). Nello stesso
reclusorio è detenuto Giuseppe Coniglio, anarchico catanese,
obiettore totale. In quello di Peschiera del Garda è detenuto
un altro obiettore totale anarchico, Dario Sabbadini.
Nello stesso carcere sta terminando di
scontare la pena (10 mesi e 20 giorni) un altro giovane obiettore,
Peter Roten Steiner, di Bolzano.
ULTIMA ORA
Al momento di "chiudere"
questo numero della rivista, apprendiamo che Agostino Manni è
stato scarcerato giovedì 23 febbraio. Ai 12 mesi di carcere
militare appena scontati per il suo rifiuto del servizio militare non
si sono per ora aggiunti i 30 giorni cui è stato condannato a
Napoli (peraltro già definitivi) né i 15 giorni datigli
a Bari.
La sua vicenda, dunque, non è
finita.
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