Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 19 nr. 165
giugno 1989


Rivista Anarchica Online

Necrologi
a cura della Redazione

Giuseppe Pasticcio

Lunedì 15 maggio è morto all'ospedale di Locri Giuseppe Pasticcio. Aveva 81 anni.
Nato a Sestri Levante (Genova), si avvicinò giovanissimo al nostro movimento, impegnato in quegli anni soprattutto contro la montante marea fascista.
Carcere, esilio in Francia, confino furono alcune tappe di questo impegno, comune a centinaia di altri militanti anarchici.
La Resistenza lo vide in armi sulle montagne liguri, a ridosso della "linea gotica". Nel dopoguerra ha proseguito il suo impegno di lotta e di propaganda anarchica a Genova: in particolare lo ricordiamo animatore, nei primi anni '70, a Genova-Certosa, del circolo "Pietro Gori", per anni punto di riferimento aperto a tutti i compagni, i simpatizzanti, i curiosi.
In questo circolo riceve la visita di Sandro Pertini, allora presidente della Camera. Pertini si intrattiene per un'ora con l'amico anarchico conosciuto al confino.
Pasticcio lo abbraccia ma subito aggiunge: "Sei finito lassù, quindi sei un delinquente anche tu". Con il suo fioccone nero, il basco, il suo gusto per la chiacchierata e la polemica, era una figura inconfondibile.
Negli ultimi anni si era ritirato a vivere a Siderno (Reggio Calabria), non lontano dal paesino di Brancaleone, nel cui campo di prigionia era stato detenuto sotto il fascismo. Aveva continuato a "fare l'anarchico" propagandando instancabilmente le idee di Gori e Malatesta: è di qualche mese fa il suo ultimo processo, per un volantino da lui redatto e diffuso.

"Maurin" Cucurnia

Sabato 27 maggio è morto nella natia Avenza (Carrara) stroncato da un infarto, Mauro Cucurnia. Aveva 64 anni.
Maurin (così tutti lo conoscevano) apparteneva a quella generazione nata sotto il nero ventennio, impegnatasi fin dall'adolescenza nella lotta antifascista. Avvicinatosi dapprima al comunismo, Maurin fu tra i promotori di uno dei primi gruppi partigiani operanti nelle Apuane.
Uomo d'azione, Maurin fu presente ai principali scontri armati che opposero i nazifascisti al "popolo in armi" (in poche zone come nel Carrarino questa espressione fu tanto rispondente al vero, tra l'autunno del '43 e la primavera del '45).
Allontanatosi dal PCI e dalla sua politica istituzionale, Maurin aderì all'anarchismo, diventandone un militante attivissimo.
Nel dopoguerra lo ritroviamo impegnato in molteplici attività: dalla Cooperativa del Partigiano (una rete commerciale promossa dagli anarchici) all'Unione Sindacale Italiana, dall'associazionismo partigiano (in particolare nella Federazione Italiana Associazioni Partigiane - FIAP) alla militanza specifica nell'ambito del gruppo Lucetti di Avenza e dei Gruppi Anarchici Riuniti di Carrara. Nell'ultimo periodo della sua vita si era impegnato - lui, autodidatta - in un progetto di raccolta della memoria storica anarchica. Un po' alla volta aveva visto morire i taciturni protagonisti di tante battaglie libertarie, contro il fascismo ed anche dopo.
Un primo momento di questo suo impegno è rappresentato dalla biografia di Giuseppe Petacchi, pubblicata sul penultimo numero di "A".
Altre ricostruzioni storiche avrebbero dovuto seguire. Ne avevamo parlato a lungo lo scorso 1° maggio, a Carrara. All'orizzonte c'era anche il progetto di un libro...
Peccato. Con lui se ne va non solo un uomo buono, un militante attivo. Se ne va anche un pezzo di storia: un altro pezzo di storia, con i suoi mille episodi e la sua umanità.
E se ne va per sempre.

Euro Spadoni

Lunedì 29 maggio è morto a Senigallia (Ancona) Euro Spadoni. Aveva 69 anni.
Faceva parte di quel folto gruppo di anarchici - oggi ormai anziani, quelli che già non sono scomparsi - che nella bella cittadina marchigiana hanno tenuto viva per decenni la presenza del movimento anarchico, con iniziative di propaganda e di lotta.
Nell'ambito delle attività specifiche del movimento anarchico, Euro Spadoni è stato per lungo tempo il responsabile del Comitato Nazionale Pro-Vittime Politiche (CNPVP): uomo semplice e schietto, era stimato sia dai suoi compagni sia dalla gente di Senigallia.