Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 20 nr. 173
maggio 1990


Rivista Anarchica Online

Un futuro più nero

Gli ultimi fatti accaduti a Firenze, con la massiccia operazione di polizia e l'estromissione dei vu cumprà dal centro, relegandoli nella periferia ed in orari (21-24) in cui non passa più nessuno (si poteva fare ancora meglio signor Morales e signor Parisi, dando il permesso di vendita solo dalle ore 24 alle 05 di mattina, di modo che non avrebbero dato più fastidio a nessuno, tranne forse a qualche netturbino o qualche panettiere?) e quindi danneggiandoli fortemente per quanto riguarda la loro attività di ambulanti (che conta molto sul passaggio di gente, che non avviene in periferia e per di più nelle ore serali del dopo cena) mi pare prefiguri la volontà delle autorità di risolvere (certo a modo loro) il problema (se così lo vogliamo chiamare) dei vu cumprà e degli immigrati in genere.
Negandogli nella sostanza gli spazi e gli orari per potere vendere (ricavandone al massimo qualche diecimila sufficienti appena per vivere) si spingono gli ambulanti di colore a cercare altre attività per sopravvivere e così intanto li si toglie dalle strade, facendo contenti i grossi commercianti che continueranno a non pagare le tasse, ed il signor Parisi capo della polizia che non si ritroverà più tra i piedi 1200 spacciatori neri, che ovviamente danno fastidio anche agli spacciatori bianchi.
E cosa c'è di meglio se non andare a lavorare in fabbrica, cosa di meglio se non lavorare 10 e più ore in mezzo alle polveri e alle vernici di un piastrellificio di Sassuolo? Cosa di meglio di un cantiere edile a 15/20 metri di altezza senza cintura di sicurezza? cosa di meglio di uno stabilimento chimico dove stoccare i residui di lavorazioni tossiche? cosa di meglio di una bella giornata di lavoro alle macchine di un pastificio delle coop rosse con orario 6/14 ed un bell'intervallo alle ore 10 di 20 minuti per mangiare? (la cattiva pasta del pastificio ahimè!).
Così facendo si ottiene contemporaneamente un duplice scopo! Si ripuliscono le strade delle città da queste ingombranti presenze (più o meno come un'opera di derattizzazione) e li si inquadra nelle fabbriche, in modo da poterli sfruttare pienamente, con l'avallo dei sindacati (ed ovviamente una volta in fabbrica e sindacalizzati-schedati il controllo è ancora più facile).
Che dire? Spero che i vu cumprà in qualche maniera resistano (o semplicemente passata la buriana...) soprattutto perché il futuro lo vedo più nero (mi si perdoni l'accostamento veramente involontario) per loro che per noi, figli di un occidente che si è ingrassato su di loro.
Mi sento molto impotente di fronte a questi fatti.
Un abbraccio a voi ed ai compagni e fratelli negri.

Tom Roffi (Bologna)

* * *

Cari compagni,
al momento di scrivervi 17.3.90 ho letto una notizia sul quotidiano principale di Bologna (Il Resto del Carlino del padrone Attilio Monti, quello dell'Eridania Zuccheri etc etc):
I tre sindacati CGIL CISL UIL dell'Emilia Romagna hanno firmato un accordo con ASCOM (Associazione dei Commercianti) API (Associazione Piccole Imprese) ed associazioni degli artigiani per risolvere il problema abitativo degli immigrati di colore (sarebbero tuttora circa 800 quelli in regola e che aspettano di essere assunti nelle fonderie, aziende metalmeccaniche, salumifici etc etc).
I tre sindacati si impegnano a costituire un'agenzia che reperisce sul libero mercato alloggi, anche in non buone condizioni (tanto sono negri), da affittare con contratto uso foresteria (cioè al di fuori dell'equo canone stabilito per legge in modo da potere sfruttare a ciclo continuo gli immigrati di colore prima sul lavoro e poi anche in casa) e si impegnano inoltre, per garantire che l'affitto venga puntualmente ed effettivamente pagato, in accordo con i datori di lavoro, ad effettuare trattenute sulle buste paga dei lavoratori neri.
L'operazione così è completa, e forse vi saranno i casi di quegli immigrati che pur di avere un tetto (magari in una casa colonica vecchia e non ristrutturata) anche se pagato con un canone ad uso ufficio non esiteranno ad ammazzarsi di lavoro nocivo e pericoloso nelle fonderie, piastrellifici, fabbriche chimiche, allevamenti di suini etc etc. andando ad ingrassare i veri maiali cioè i padroni le agenzie immobiliari ed i gruppi industriali.
Tutto ciò è molto triste e fa nascere rabbia anche perché queste proposte vengono da gente (i tre sindacati) che di fatto (e non a parole) dovrebbe difendere i lavoratori (neri, bianchi, gialli, meticci, creoli etc.) e non darli in pasto a gente di pochi scrupoli che oltre a succhiare il sangue a questi fratelli neri cercherà anche di usarli come massa lavoro, strumento di ricatto occupazionale nei confronti dei lavoratori italiani.
Apriamo tutti sempre più gli occhi, i sindacati oggi non si distinguono più in quello che fanno e nelle proposte dalle organizzazioni degli industriali e gruppi di potere e a volte (e sempre più spesso a quanto pare) le superano tanto che neanche i padroni saprebbero fare meglio. CGIL CISL UIL sono intercambiabili con Confindustria-Governo-Partiti tutti insieme ad opprimere, sfruttare, ricattare, affamare e ad uccidere, quando non si piegano, i fratelli e compagni.
No a qualsiasi delega, la nostra vita è nelle nostre mani!

Tom Roffi (Bologna)