Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 20 nr. 174
giugno 1990


Rivista Anarchica Online

Libertari a Zagabria
di Benjamin Perasavic

Autonomija è il nuovo nome di un vecchio gruppo di amici, alcuni dei quali hanno lavorato insieme a Zagabria per quasi dieci anni. Il gruppo ha avuto sempre un carattere informale; il nucleo originario è costituito da quattro-cinque persone, gli altri vanno e vengono. Tutte le attività sono state sempre improntate a un netto rifiuto delle linee di tendenza prevalenti nella società jugoslava - in campo sia culturale che politico. I membri del gruppo si sono interessati soprattutto ai nuovi movimenti sociali: al movimento studentesco e controculturale, al problema della giustizia sociale e dello sfruttamento in generale, ai movimenti ambientalisti, pacifisti (antimilitaristi), femministi e spirituali intesi come modi di presa di coscienza e di pratica antiautoritaria.
All'inizio degli anni '80, come giovani studenti di scienze sociali cercammo di identificarci in una forza di sinistra, ma totalmente indipendente dalle organizzazioni ufficiali controllate dal partito comunista. Ci battevamo contro le richieste del clero di destra, che chiedeva l'abolizione del diritto all'aborto, ma ci opponevamo anche alle organizzazioni esistenti, che non erano altro che emanazioni del partito comunista. A quell'epoca ci scandalizzava l'atteggiamento degli oppositori di sinistra delle generazioni precedenti, la cui protesta, secondo noi, si era espressa solo in discussioni accademiche, in circoli chiusi. Al tempo stesso, ci sentivamo molto vicini alle posizioni teoriche del gruppo di intellettuali che aveva diretto la rivista filosofica Praxis (già bandita, a quell'epoca).
Fino alla metà degli anni '80 partecipammo a varie azioni politiche, alle quali cercammo di dare un carattere spontaneo e antiautoritario.
Esprimemmo la nostra solidarietà agli imputati dei processi di Ljubljana (Vania Brisce, Hermej Gobac) e di Belgrado (Vlada Mijanovic e altri, citati nel libro A bocca chiusa), criticando apertamente il carattere poliziesco della società jugoslava.
Parte del nostro gruppo informale partecipò, insieme ad altri più vecchi amici, all'incontro internazionale anarchico di Venezia nel 1984.
Nel 1985, il gruppo cominciò a usare l'happening politico come forma di resistenza alla cultura dominante. Furono emblematiche le azioni condotte con la sigla TTB (Train Toilet Band, Banda della toilette ferroviaria), consistenti in dimostrazioni con striscioni bianchi o vuoti, lettura della Costituzione con accompagnamento di sassofono nei tram di Zagabria, ecc.
Dalla primavera del 1986 il gruppo ha ampliato il proprio campo d'azione fino a comprendere anche iniziative ambientaliste, pacifiste, femministe e spirituali. Inoltre ha adottato il nome Svarun (l'antica divinità slava del sole, della luce e della natura). Palesemente non gerarchico, spontaneo, antiautoritario e autonomo, il gruppo è stato fieramente contrastato dalla "organizzazione giovanile" politica ufficiale. A Zagabria siamo stati tra i primi a organizzarci in modo indipendente e nel giro di un paio d'anni altri gruppi - per lo più ecologisti e femministi- hanno seguito il nostro esempio. Negli ultimi due anni, insieme ad alcuni nuovi amici, il gruppo informale che aveva costituito il cuore di tutte le attività sopra menzionate si è ribattezzato programmaticamente Autonomija.
Per noi, la libertà è il valore fondamentale, e ci consideriamo parte della tradizione libertaria e alternativa. Recentemente abbiamo protestato contro l'espulsione delle "persone indesiderabili" dal Centro culturale giovanile di Zagabria (è considerato indesiderabile chi non ha abbastanza soldi da spendere e chi non si presenta bene leggi punk, freaks,ecc.) Autonomija ha iniziato quest'azione come gruppo dotato di una propria identità e ha incoraggiato altri gruppi giovanili informali e autonomi a fare altrettanto.