Rivista Anarchica Online
Libertari a Zagabria
di Benjamin Perasavic
Autonomija è il nuovo
nome di un vecchio gruppo di amici, alcuni dei quali hanno lavorato
insieme a Zagabria per quasi dieci anni. Il gruppo ha avuto sempre un
carattere informale; il nucleo originario è costituito da
quattro-cinque persone, gli altri vanno e vengono. Tutte le attività
sono state sempre improntate a un netto rifiuto delle linee di
tendenza prevalenti nella società jugoslava - in campo sia
culturale che politico. I membri del gruppo si sono interessati
soprattutto ai nuovi movimenti sociali: al movimento studentesco e
controculturale, al problema della giustizia sociale e dello
sfruttamento in generale, ai movimenti ambientalisti, pacifisti
(antimilitaristi), femministi e spirituali intesi come modi di presa
di coscienza e di pratica antiautoritaria.
All'inizio degli anni '80, come giovani
studenti di scienze sociali cercammo di identificarci in una forza di
sinistra, ma totalmente indipendente dalle organizzazioni ufficiali
controllate dal partito comunista. Ci battevamo contro le richieste
del clero di destra, che chiedeva l'abolizione del diritto
all'aborto, ma ci opponevamo anche alle organizzazioni esistenti, che
non erano altro che emanazioni del partito comunista. A quell'epoca
ci scandalizzava l'atteggiamento degli oppositori di sinistra delle
generazioni precedenti, la cui protesta, secondo noi, si era espressa
solo in discussioni accademiche, in circoli chiusi. Al tempo stesso,
ci sentivamo molto vicini alle posizioni teoriche del gruppo di
intellettuali che aveva diretto la rivista filosofica Praxis (già
bandita, a quell'epoca).
Fino alla metà degli anni '80
partecipammo a varie azioni politiche, alle quali cercammo di dare un
carattere spontaneo e antiautoritario.
Esprimemmo la nostra solidarietà
agli imputati dei processi di Ljubljana (Vania Brisce, Hermej Gobac)
e di Belgrado (Vlada Mijanovic e altri, citati nel libro A bocca
chiusa), criticando apertamente il carattere poliziesco della
società jugoslava.
Parte del nostro gruppo informale
partecipò, insieme ad altri più vecchi amici,
all'incontro internazionale anarchico di Venezia nel 1984.
Nel 1985, il gruppo cominciò a
usare l'happening politico come forma di resistenza alla cultura
dominante. Furono emblematiche le azioni condotte con la sigla TTB
(Train Toilet Band, Banda della toilette ferroviaria),
consistenti in dimostrazioni con striscioni bianchi o vuoti, lettura
della Costituzione con accompagnamento di sassofono nei tram di
Zagabria, ecc.
Dalla primavera del 1986 il gruppo ha
ampliato il proprio campo d'azione fino a comprendere anche
iniziative ambientaliste, pacifiste, femministe e spirituali. Inoltre
ha adottato il nome Svarun (l'antica divinità slava del
sole, della luce e della natura). Palesemente non gerarchico,
spontaneo, antiautoritario e autonomo, il gruppo è stato
fieramente contrastato dalla "organizzazione giovanile"
politica ufficiale. A Zagabria siamo stati tra i primi a organizzarci
in modo indipendente e nel giro di un paio d'anni altri gruppi - per
lo più ecologisti e femministi- hanno seguito il nostro
esempio. Negli ultimi due anni, insieme ad alcuni nuovi amici, il
gruppo informale che aveva costituito il cuore di tutte le attività
sopra menzionate si è ribattezzato programmaticamente
Autonomija. Per noi, la libertà è il
valore fondamentale, e ci consideriamo parte della tradizione
libertaria e alternativa. Recentemente abbiamo protestato contro
l'espulsione delle "persone indesiderabili" dal Centro
culturale giovanile di Zagabria (è considerato indesiderabile
chi non ha abbastanza soldi da spendere e chi non si presenta bene
leggi punk, freaks,ecc.) Autonomija ha iniziato
quest'azione come gruppo dotato di una propria identità e ha
incoraggiato altri gruppi giovanili informali e autonomi a fare
altrettanto.
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