Rivista Anarchica Online
Nulla per scontato
Ho letto il dibattito sulla droga iniziato dalla rivista e ritengo che le risposte date allo scritto
di Roberto Gimmi
("A", 194) siano ingiuste. Ritengo che le tesi esposte siano apparentemente contraddittorie e segnano una linea
molto chiara che personalmente condivido. Ritengo infatti che il problema sia stato affrontato con la
consapevolezza della sua drammaticità, e sia alla ricerca di risposte concrete che tengano conto dei pro
e dei
contro senza scartarli automaticamente per posizione di parte. Infatti anche se in maniera problematica la
posizione antiproibizionista è stata dichiarata come il minore dei mali.
Questa è una posizione politica, una risposta ben precisa alle conseguenze sociali della droga. Altro
discorso è
invece il problema di chi si rapporta ad un tossicodipendente. Chi ha avuto un minimo di esperienza in questo
settore, sa benissimo i problemi a cui va incontro e che sono stati ben espressi dalla lettera di Gimmi. Per
il tossicodipendente la possibilità di avere accesso libero alla droga è il peggiore dei mali
così come gli
atteggiamenti del tutto ideologici di libertà per il tossicodipendente. Gimmi esce da questo schema di
rimandare
il problema ad un'ipotetica rivoluzione che sconfigga le cause sociali e cerca di trovare delle indicazioni, oggi,
senza dare nulla per scontato. Ritengo che da queste pagine nessuno voglia sostenere che il tossicodipendente
debba finire in carcere. Infatti Gimmi penso esprima la problematicità di chi ha avuto a che fare con
i
tossicodipendenti, coi quali i nostri atteggiamenti libertari hanno raccolto insuccessi.
Marco Urbani (Dalmine)
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