Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 23 nr. 201
giugno 1993 - luglio 1993


Rivista Anarchica Online

Contro ogni tipo di violenza

Scrivo per rendere noti alcuni fatti: non mi presenterò dove mi è stato detto di presentarmi; sarò processato e costretto ad accettare regole che non condivido; non mi piegherò alla repressione mentale; non prenderò in mano le armi; non indosserò la divisa; non mi taglierò i capelli.
Non ho intenzione di permettere a qualcun altro di decidere sulla mia vita al mio posto.
In questi mesi di traversie ho maturato la decisione di rifiutare anche il servizio civile in quanto non si tratta di una alternativa ma di una punizione, una imposizione che segue le stesse regole e regolamentazioni del servizio militare. Pertanto io, Manfredo Meraviglia, mi dichiaro obiettore totale.
Lo stato usa le armi per mantenere il controllo sulla gente. Lo stato usa ogni tipo di deterrente per mantenere il controllo sulla gente. Lo stato lavora per il proprio benessere non per quello della gente. Per fare questo ha bisogno di potere.
Chi presta servizio militare non difende la patria, serve i suoi aguzzini. Chi presta servizio civile non aiuta la comunità, lavora sottopagato e sfruttato, portando via il posto a chi ne ha realmente bisogno e diritto.
Io non mi presto ne mi presterò ad alimentare questo stato di cose. La pace si raggiunge distruggendo le armi, non usandole. La giustizia si raggiunge vivendo la propria vita senza frantumare quella altrui. Non ho intenzione di credere alle menzogne che ci vengono dette in televisione. Non ho intenzione di fingere per paura di quello che mi verrà fatto. È proprio a causa di questo atteggiamento naturale che hanno tutti nell'accettare i soprusi di stato che questi stessi soprusi possono continuare ad esistere. Questo è il momento di dire no! Signorno!
È il momento di mettere la parola «fine» al controllo dell'uomo sull'uomo. Per raggiungere la condizione di società civile ritengo indispensabile rifiutare ogni tipo di violenza, materiale, mentale o spirituale che sia. Fermiamo il massacro. Grazie.

Manfredo Meraviglia (Milano)