Rivista Anarchica Online
Il caso Peltier
di Arthur J. Miller
Il 7 luglio 1993 la Corte d'Appello dell'ottavo distretto ha annunciato la propria
decisione con la quale nega un
nuovo processo a Leonard Peltier. Ancora una volta la corte ha voltato le spalle alla verità e alla
giustizia,
appoggiando i grandi crimini perpetrati dal governo ai danni della terra indiana. Leonard Peltier è
un attivista dell'American Indian Movement (AIM) Chippewa-Lakota ingiustamente accusato
di omicidio per la morte di due agenti dell'FSI nella riserva Pine Ridge Oglala Lakota, nel South Dakota,
avvenuta il 26 luglio 1975. Quel giorno il governo federale aveva predisposto un attacco contro il campo
AIM per eliminare l'AIM stessa
e il popolo tradizionale Oglala, ai suoi occhi unico ostacolo al progetto di rubare altra terra agli indiani per
sfruttarne i giacimenti di uranio. Il recente ricorso di Leonard si basava sul fatto che il pubblico ministero
ha cambiato «teorema» sul suo caso. Leonard era stato giudicato colpevole di omicidio di primo grado.
Al processo il governo presentò perizie
balistiche che dimostravano come gli agenti fossero stati uccisi dall'arma di Leonard. In seguito fu provato che
le perizie erano state fabbricate. I testimoni inoltre che avevano dichiarato che Leonard era stato atterrato dagli
agenti ritirarono le loro deposizioni e rivelarono di essere stati costretti dall'FSI a sostenere il falso contro
Leonard. All'udienza del 9 novembre del ricorso di Leonard, il pubblico ministero federale Lynn Crooks disse:
«abbiamo un omicidio, numerose persone che hanno sparato, non sappiamo di preciso chi esplose quei colpi
mortali ... sapevamo chi aveva preso parte ... ma non sapevamo, aperte le virgolette, chiuse le virgolette, chi
sparò agli agenti ... voglio dire che non abbiamo nessuna prova diretta che sia stato un individuo
piuttosto che
un altro a tirare il grilletto... ». L'aspetto importante relativamente a questa versione revisionata è
che il governo è ben lontano dall'ammettere
che gran parte delle prove presentate al processo di Leonard erano false. Continuando la sua deposizione,
Crooks disse che non c'erano né prove dirette, né testimoni oculari né elementi
sostanziali che potessero legare
Leonard alle due uccisioni e affermò che Leonard era stato giudicato colpevole sia di omicidio di primo
grado
che di complicità e favoreggiamento in omicidio di primo grado. Se tutto ciò è
vero però bisognerebbe tornare alle parole del giudice Heaney al secondo appello, il quale disse:
«(Sarebbe) tutt'altra cosa, sia per come la situazione è stata presentata ... sia per la sentenza imposta
dal giudice,
se l'unica prova ... fosse che Leonard Peltier partecipò marginalmente agli eventi». Nel verdetto del
1986, la
corte scrisse: «Avremmo potuto risolvere il caso senza troppe difficoltà se il governo l'avesse
presentato...
basandosi sulla tesi che l'imputato era un complice e un favoreggiatore... ma non è questa la tesi del
governo».
Non foss'altro che per questo, Leonard dovrebbe avere un nuovo processo. La corte decretò inoltre
che tutte le prove della difesa durante questo appello erano state contestate
precedentemente o avrebbero dovuto esserlo. Anche le prove ottenute di recente, come l'affidavit
da parte del
leader del GOON Squad, Duane Brewer, che descrive le attività dell'FSI, come l'addestramento,
l'armamento
e l'incoraggiamento ad attività illegali del GOON Squad. Tale affidavit è
importante in quanto costituisce una
prova ulteriore che dietro la violenza di Pine Ridge c'era il governo. Nei diciassette anni che Leonard ha
trascorso in prigione, la difesa ha smontato tutte le accuse del governo
contro di lui, tranne una, e cioè che egli fosse sul posto il giorno della sparatoria. La difesa ha
dimostrato che
le prove vennero costruite, che i testimoni subirono intimidazioni perché facessero false dichiarazioni
e che il
governo fuorviò il sistema di giustizia. Eppure le corti non gli concedono un nuovo processo. Come
mai? A quanto pare il governo teme che un nuovo e più equo processo porti alla luce le ingiustizie
commesse contro
Leonard e il popolo tradizionale degli Oglala. Il governo ha condotto una campagna truffaldina, in atto ancora
oggi per poter tenere Leonard in carcere. Fonti affidabili hanno riferito che i giudici di appello, mentre
decidevano sull'ultimo ricorso di Leonard, hanno avuto incontri segreti con agenti dell'FBI. Il Comitato
di difesa Leonard Peltier chiede un'indagine indipendente sul caso di Leonard e sugli imbrogli
governativi. Le lettere in sostegno di Leonard e di questa indagine vanno inviate a: Attorney Generai Janet
Reno, Dept. of
Justice, 10 & Constitution Ave, Washington, DC 20530. E anche a: Senator Joseph Biden, Chairman,
Senate
Judiciary Committee, Room SD-224, United States Senate, Washington, DC 20510. Il Comitato di difesa
rinnova la campagna per la clemenza del Presidente. Per tale scopo si prega di inviare
lettere indirizzate a: President William Clinton, the White House, 1600 Pennsylvania Ave NW, Washington,
DC 20500. E' importante che al Presidente arrivino più lettere possibili, quindi preghiamo di scrivere
oggi
stesso! Le lettere di solidarietà dovranno essere indirizzate a: Leonard Peltier, #89637-132, P.O.
Box 1000,
Leavenworth, KS 66044, (913) 8425774. Presso lo stesso indirizzo è possibile sottoscrivere un
abbonamento
al giornale ufficiale dell'LPDC, Spirit of Crazy Horse, per 10 dollari all'anno negli USA e 20 in tutti gli altri
paesi. Chiunque desiderasse inoltre entrare a far parte di un gruppo di supporto o organizzarne uno nuovo
è
pregato di contattare l'LPDC. Per quanti vivono nelle regioni americane nord occidentali, sta partendo la
NorthWest Regional Network of
Leonard Peltier Support, che ha come coordinatore Steve Robideau. Steve è cofondatore dell'LPDC e
ne è stato
il direttore per molti anni. Ora è membro del Consiglio consultivo dell'LPDC. Chiediamo a tutti coloro
che
vivono nel nord ovest e che hanno intenzione di aiutarci di scrivere o di chiamarci presso: NorthWest Regional
Office, c/o Steve Robideau, 1738 E. Kent, Tacoma, WA 98404, (206) 471-1670. Abbiamo un disperato bisogno
di soldi per mandare avanti tutto ciò. Anche se l'ultimo rifiuto di un nuovo processo è stato
per noi una grossa delusione, non dobbiamo lasciarci
demoralizzare. Bisogna rinnovare gli sforzi per mobilitare la voce del popolo e far sapere al Presidente Clinton
e al governo degli Stati Uniti che non ci dimenticheremo di questo caso, fino a che Leonard non tornerà
a
camminare fra noi come un uomo libero. Per solidarietà
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