Rivista Anarchica Online
Ma il padrone esiste
Carissimi redattori di rivista A sono un comunista anarchico di Piacenza, ho 19 anni,
leggo la vostra rivista acquistandola in edicola e milito
nel Collettivo anarchico «E. CANZI» della Federazione Anarchica Emiliana. Vi scrivo perché trovo
profondamente sbagliato e scorretto l'articolo di Colin Ward sul numero di Rivista A 203. Che significato
avrà domani l'anarchismo? Spero proprio non quello di Colin Ward! Credo molto utopistico
negare lo scontro sociale e antilibertario negare al «mondo» la realizzazione dell' anarchia. Cita 3
rivoluzioni ma si dimentica di dire che in quei casi il pensiero anarchico riuscì a concretizzarsi ma fu
frustrato dal duplice attacco: il Padronato e i presunti «comunisti» marxisti. L'anarchismo può
ritornare in mezzo alla gente se finisce di essere solo una corrente culturale e i militanti
anarchici rientrino nei sindacati e creino assemblee pubbliche di quartiere! L'Italia purtroppo ha visto in
questi ultimi 50 anni un anarchismo falsato da una parte dai piattaformisti nati
negli anni '70 (OCL, FCA, ecc.) e prima dagli «antiorganizzatori» che provocarono la scissione nella FAI
creando i G.I.A. (Il contributo degli anarchici americani in questo caso fu decisivo, tramite il giornale
L'adunata
dei refrattari). Queste due esperienze sono risultate fallimentari, i G.I.A. sono
scomparsi con il loro giornale (che anche se esce
periodicamente è notevolmente diminuita la sua influenza). D'altro canto i piattaformisti hanno creato
l'FACA
che assieme al loro giornale (Comunismo Libertario) si sono ritagliati uno spazio minimo all'interno del
movimento anche se le loro posizioni appaiono più che anarchiche «Marxiste Libertarie». I GAF.
si sono autosciolti e rimane di quell'esperienza qualche circolo e il loro giornale (A rivista anarchica). Tutto
questo per dire che un progetto anarchico antiautoritario, credo che non si sia mai concretizzato. Neppure
la FAI può essere risparmiata, manca di dinamismo e di un concreto progetto organizzativo!
L'esempio che noi anarchici organizzatori potremmo prendere è la Francia con il suo movimento
dove esiste
una buona organizzazione. L'anarchia non sarà mai fatta dai musicisti e dai cosidetti «anarchici
radical di tendenza». Lo spazio dove il
pensiero si realizzerà ahimé per Colin Ward sarà: La Fabbrica, il Quartiere, la
Scuola. Il padrone esiste, la chiesa esiste, il servo esiste, lo Stato esiste allora il grido anarchico
sarà: Rivoluzione Sociale e Libertà! W l'Anarchia.
Diego Negri (Piacenza)
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