Rivista Anarchica Online
Pout-pourri consolatorio
Cara Redazione di recente mi sono imbattuto in codeste contrapposizioni:
1. Ci sarebbe una «comprensione del mondo» ottenuta in grazia di una
«razionalità» e ce ne sarebbe un'altra,
evidentemente, ottenuta in grazia di una «non razionalità». 2. Ci sarebbe
un «conoscibile» ed un «non conosci bile» 3. Ci sarebbero i «desideri della
mente» e i «moti dell'anima». 4. Ci sarebbero le «ragioni della mente» e le
«ragioni dello spirito». Da questo pout-pourri consolatorio ho poi capito che si ricaverebbe il necessario
per «dare un senso alla propria
esistenza». Non mi stupisco più di tanto. Al mondo c'è chi, su discorsi consimili, ci ha sempre
campato. Mi stupisce, invece, che questo sapere venga sciorinato anche su «A» (vedi «Mito e sacro», 1,
207), oltre che
sui bollettini parrocchiali e sulla stampa taumaturgica di mezzo mondo. Come dice l'Oliva, sarà per via
del
«dissesto dei tempi». Affettuosamente
Felice Accame (Milano)
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