Rivista Anarchica Online
Liberarete
a cura di Marco Cagnotti(cagnotti@venus.it)
Voci italiane nel cyberspazio
In barba a tutte le tecnofobie, timidamente ma inesorabilmente, anche gli anarchici italiani hanno cominciato
a
mettere piede nella Rete. Non solo come individui muniti di posta elettronica, ma sfruttando le possibilità
offerte
dal nuovo mezzo di comunicazione. Dopo tanti discorsi sui "massimi sistemi", questo mese riprendiamo a dare
qualche indirizzo, concentrando la nostra attenzione sui siti che, nel mare magnum di lingua inglese, sono fatti
da italofoni per altri italofoni. Con un'annotazione importante: nel momento in cui scrivo questo articolo siamo
a fine marzo, e quando lo leggerete i mesi che nel frattempo saranno trascorsi avranno portato cambiamenti forse
radicali nei siti che mi accingo a descrivere. Ma Internet è così: non passa giorno senza che salti
fuori qualcosa
di nuovo
e qualcos'altro sparisca, magari. Come ha fatto Infoshop, di cui abbiamo parlato nel numero del giugno
scorso. Partiamo da Milano, dal Centro Sociale Anarchico "Torricelli", con sede in via Torricelli al numero
19 nel mondo
reale, e al sito http: //www.geocities.com/CapitolHill/8485/index.html nel
cyberspazio. Una home-page semplice, con scritte rosse su fondo nero. Grafica poca, quasi nulla. Ma non
guasta, anzi: meno figure sceme e inutili (di cui altrove si fa grande spreco
) ci sono, e più velocemente
si ha
l'accesso. Notiamo di passaggio che i compagni del "Torricelli" hanno esportato il proprio sito in America, presso
Geocities (http: //www.geocities.com), che offre a chiunque lo spazio sul proprio server
a costo zero. Dove sta
il guadagno? Ma nella pubblicità, ovviamente: tu vieni a mettere le tue cose da me, così poi chi
viene a cercarti
deve connettersi con il mio server, e intanto io mi faccio conoscere e posso vendere profumatamente gli spazi
pubblicitari (perché più sono noto e più gli inserzionisti sono invogliati a pagarmi
), e
poi guadagno tanti soldini
che mi permettono di acquistare altro spazio, e quindi offrire ospitalità gratuita ad altra gente... e
così via. Adesso
Geocities offre anche le mailbox gratuite, ma per averle bisogna adattarsi a spedire messaggi che contengano
annunci pubblicitari. De gustibus
Ma torniamo al "Torricelli", nel cui Web troviamo un link al periodico
Anarchia, con l'indice dell'ultimo numero uscito e qualche articolo, un altro con il programma delle
manifestazioni, uno con l'elenco delle pubblicazioni curate dal CSA e, per concludere, un puntatore a
"L'argomento", ossia "commento e critica dei fatti di cronaca, con un occhio particolare sul movimento
anarchico." In data 15 dicembre ci sono alcune interessanti considerazioni sulla manifestazione svoltasi a Milano
per ricordare la morte di Pinelli. Da sottoscrivere pienamente. Nel complesso nel sito del Centro Sociale non
c'è
moltissimo, e sarebbe stato carino mettere un po' di link a risorse esterne, invece di tenere il visitatore confinato
nello spazio del "Torricelli". Ma la buona volontà si vede, e la possibilità di maturare e arricchire
il sito pure. Per la visita successiva ci spostiamo a Pisa, presso la Biblioteca "Franco Serantini", biblioteca
e casa editrice. La
sua home-page è all'indirizzo http://www.imprese.com/bfs/ Anche qui
grande semplicità. Perfino troppa, direi: sfondi grigi, linee orizzontali standard, impaginazione
insignificante
insomma l'HTML al minimo delle sue possibilità. Mi rendo conto che più veloce
di così la
connessione non potrebbe essere, però un po' di colore avrebbe ripagato di qualche secondo di attesa.
Assolutamente da non perdere, fin da subito, è la pagina dedicata a Franco, con una bibliografia essenziale
sulla
sua vicenda. La sezione "Archivio/Biblioteca" offre link all'archivio delle pubblicazioni, sia libri che riviste,
disponibili presso la biblioteca, e a un'interessante sezione dedicata alla storia dell'anarchismo, che aspira a
presentare i militanti, i movimenti e la cronologia. Purtroppo gli ultimi due argomenti sono vuoti, e cliccando sui
puntatori relativi si trova la classica pagina "in costruzione". La pagina dedicata ai militanti famosi, invece,
è
discretamente ricca. Da Bakunin a Fabbri, da Cafiero a Malatesta, ci sono i "bei nomi" della nostra storia e di
ognuno di essi vengono fornite alcune note biografiche. Particolare attenzione è data a Pietro Gori, la cui
vita e
le cui opere sono descritte in maniera approfondita. Una critica costruttiva: molto spesso le vite di queste persone
si sono incrociate, e sarebbe stato utile, anche per vivacizzare il sito, fornire ogni biografia di puntatori alle altre.
E' così che funziona un ipertesto, in effetti. Tornando alla home-page, il link alle "Edizioni" porta al
catalogo
generale. Ancora da completare, ma già indicativo di come diventerà quando sarà
terminato, con schede per ogni
volume e le note biografiche di ogni autore. Interessante anche la sezione "News", che aggiorna sulle iniziative,
le assemblee, le manifestazioni e i comunicati della BFS e del Circolo Anarchico "F. Serantini", anche se
c'è un
po' di casino sui link che talvolta puntano a file inesistenti e talaltra a pagine che non c'entrano niente. Infine,
anche al sito della BFS si può muovere la critica già avanzata al "Torricelli": pochi puntatori
esterni, e dunque
nessuna possibilità di uscire per andare altrove. Paura di perdere i visitatori, forse?
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