Rivista Anarchica Online
Ricordando Remo Tartari
Era appena iniziata la supertecnologica "Guerra del Golfo" e Remo Tartari, classe 1902, aveva
reagito e si era
messo a distribuire volantini pacifisti nelle piazze di Ferrara. Tutta la lunga vita di Tartari, scomparso il 3 maggio
1997, era stata nel segno dell'anarchismo militante. Nato sulle rive del Po (il fiume che amava e gli aveva dato
il senso della libertà) da una famiglia di braccianti anarchici, Remo aveva vissuto intensamente tutte le
lotte del
suo secolo. Esule in Francia durante il fascismo, si era poi arruolato volontario in Spagna nel '36 scoprendo nella
Catalogna libertaria una sorta di seconda patria ideale. Tornato in Italia aveva preso parte alla Resistenza. Nel
dopoguerra aveva fondato la FAI. Aveva vissuto con
entusiasmo le esperienze del '68. Questa appassionata militanza ha accompagnato tutta la sua vita. Amato
e conosciuto nella sua città, Remo non
si era mai arreso allo stato di cose del presente. E' di questi ultimi mesi la richiesta al Comune di Ferrara di
intestare una via a Giuseppe Pinelli. Questa fiducia nell'uomo si esprimeva anche nel suo grande desiderio
di rapportarsi ai giovani. "Mi piace
ascoltarli" era solito dire "perché da loro c'è sempre da imparare". Il 12 giugno 1997, presso
la Sala Boldini di Ferrara, si svolgerà una serata "in memoria di Remo Tartari" con la
proiezione dei due video da lui interpretati e ispirati: "Nato libero" e "Quando si beveva l'acqua del
Po". Presso l'Istituto di Storia Contemporanea intanto, sarà attivato un Fondo Remo Tartari, sezione
della biblioteca
dedicata all'anarchismo. Sarà, pensiamo, il modo migliore di ricordarlo. Vivo nei suoi ideali e nelle
sue speranze, al di là della morte da
lui odiata, "mero accidente umano".
Marco Felloni (Ferrara)
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