Rivista Anarchica Online
Aldilà dell'anarchismo ottocentesco
Cari compagni,?? no cari fratelli, umani e non. Complimenti: è ormai passato
un anno da quando comprai una copia di A rivista
e d'allora vi ho trovato molto con cui crescere, una nuova voglia di riflessione ed anche abbastanza storia che
poi ho approfondito coi libri. - P.C. Masini, Kropotkin, Woodcock e tanti altri - L'articolo di Colin Ward nel
numero 203 è puntuale con le mie riflessioni. Vorrei chiedervi di continuare ad aiutare la mia crescita,
vorrei
andare al di là dell'anarchismo ottocentesco, che pure mi avete fatto scoprire, ed avere maggiori
informazioni
sull'evoluzione del pensiero libertario nel nostro secolo. Io ho individuato due periodi. L'evoluzione
dell'anarchismo ottocentesco avviene durante gli anni dello sviluppo della cultura underground in molteplici
direzioni che arricchiscono il pensiero libertario tramite un continuo raffronto con diversissime culture e
filosofie. Di questo periodo e dello sviluppo del pensiero anarchico ne vorrei sapere molto di più
ma le elaborazioni sono
pochissime, come del resto è scarsa nella mia zona la documentazione; un risultato sono sicuramente
il Living
ed i Puppets, di cui pure avete parlato, e le esperienze comunitarie. A questo proposito avrei mille domande
tipo: cos'era Re nudo? c'entrava con l'anarchia? e l'underground era una corrente anarchica? oppure ne aveva
una componente? il ruolo del movimento anarchico nel Movimento del'77? le comuni che sorsero negli anni
60 erano libertarie? qual è stato il risultato nella filosofia anarchica di quegli anni? hanno portato ad
una
evoluzione del pensiero dei grandi anziani? potrei continuare per ore!!! Altro periodo interessante è
la rinascita di un pensiero anarchico dal movimento punk in poi. Ed ecco
precisamente anche l'articolo sui centri sociali. Perché in tante sue caratterizzazioni il movimento dei
centri
utilizza parole e simboli libertari? Per me il pensiero anarchico parte dal rifiuto precognitore, da qui la loro
attualità, dei pensatori «ottocenteschi» che hanno fornito il corpo, dello Stato. Passa poi attraverso
l'interazione
con l'underground, che ha fornito le ali, ed arriva ad oggi dove il nostro coraggio ed il lavoro di sintesi, non
settaria ma anarchica, deve fornire la testa, per dare uno strumento a chi vuole cambiare il sociale, il personale,
il politico, ben sapendo che il filo nero conduttore è un'etica libertaria del proprio spirito. Lavoro
faticoso, arduo
ma estremamente interessante in cui mi incammino sperando di avervi al mio fianco. Ciao. Saluti libertari.
Alessandro (Siena)
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