Rivista Anarchica Online
Cronache sovversive a cura della Redazione
17-18 luglio / Ricordato Malatesta nella "sua" Ancona
Oltre 400 persone, in massima parte militanti anarchici provenienti un po' da tutt'Italia (e
qualcuno anche da altri paesi), hanno complessivamente preso parte alle diverse iniziative
promosse dal comitato malate stiano di Ancona nel 50° anniversario della morte. Sabato 17,
nella sala della Provincia gremita di gente e resa torrida dal gran caldo, dopo la presentazione
di Carlo Bianchi (del comitato malatestiano) e la prolusione di Umberto Marzocchi (82nne, da
oltre un sessantennio attivo militante), Placido La Torre (avvocato) ha svolto la sua lunga
relazione, ripercorrendo le tappe più significative dell'eccezionale esperienza di vita, di lotta e
di pensiero di Malatesta. Il testo della sua relazione uscirà tra breve in un opuscolo curato dal
comitato malatestiano di Ancona. Hanno poi parlato l'urbanista Carlo Doglio e lo storico Gino
Cerrito: quest'ultimo ha focalizzato gli stretti legami, non solo affettivi, che univano Malatesta
e la città di Ancona. Qui, infatti, Malatesta ebbe un ruolo da protagonista in vari momenti di
acuta tensione sociale: dai moti contro il caro-vita del '97-'98 alla Settimana Rossa del giugno
'14, fino alle agitazioni proletarie del primo dopoguerra. L'indomani mattina un corteo ha percorso le vie del centro di Ancona. Nella piazza a lui dedicata
(in via di risistemazione dopo il terremoto del '76) è stata scoperta una lapide; davanti a Villa
Rossa, in via Torrioni, è stato ricordato l'eccidio ad opera delle forze dell'ordine regie, in seguito
al quale scoppiò quel grande movimento insurrezionale che fu la Settimana Rossa; infine nella
centrale piazza Roma si è tenuto il comizio conclusivo. Dopo un'introduzione di Luciano
Farinelli (redattore de L'Internazionale), hanno preso la parola Paolo Finzi ed Umberto
Marzocchi.
Parigi / Radio Libertaire e il bugiardo Mitterand
E' la solita storia. Quando al potere c'era la destra di Giscard, e la radio del partito socialista
veniva occupata dalla polizia, Mitterand prometteva: mandatemi al potere e garantirò a tutti la
libertà d'antenna. Una volta vinte le elezioni, Mitterand ha mantenuto l'impegno, ma con tante
di quelle limitazioni che la lotta per la libertà d'emissione deve continuare: contro il potere
"socialista". Ne sanno qualcosa i compagni parigini che da quattro anni (e, regolarmente, dal settembre '81)
mandano avanti Radio Libertaire. Con 18 ore quotidiane di trasmissione, frequenti incontri e
dibattiti con persone dei più diversi orientamenti, un bilancio completamente autofinanziato,
nessuno spazio alla pubblicità, R.L. è - secondo sondaggi ufficiali - una delle quindici radio più
ascoltate in Francia. Eppure nella commissione di 200 radio, convocata dal governo per
regolamentare l'uso delle frequenze, R.L. è stata bellamente ignorata. Ed ora si vorrebbe imporre
a R.L. di spartirsi con altre radio una sola banda di emissione. Contro questo comportamento
discriminatorio e provocatorio del regime Mitterand, la Fedération Anarchiste francese (di cui
R.L. è espressione) invita alla lotta e alla solidarietà.
Varsavia / Arrestato un anarchico belga carico di...
Nella notte tra il 5 ed il 6 luglio è stato arrestato dalla polizia polacca l'anarchico belga Roger
Noel, ben conosciuto a Bruxelles con lo pseudonimo di Babar soprattutto per la sua attività nel
settore delle radio libere (e - in Belgio - vietate). Babar è l'animatore di Radio Air Libre ed è
stato il primo presidente dell'Association pour la Liberation des Ondes (A.L.O.): è anche tra
i militanti del movimento libertario "22 mars". Recatosi in Polonia alla guida di un furgone di medicinali destinati a Solidarnosc, in
compagnia di Sabine Missistrano (anche lei attiva a Radio Air Libre), Babar aveva nascosta
una piccola emittente dentro l'apparecchio per la misura dell'ossigenazione del sangue, mentre
lo schema di funzionamento era occultato nelle calze. Il compagno è stato arrestato mentre
stava effettuando il passaggio della radio dal furgone ed un altro veicolo. Nel dare la notizia
dell'arresto, la polizia polacca ha affermato che "da sempre gli anarchici nascondono nelle
calze i documenti compromettenti". In difesa di Babar si è subito costituito a Bruxelles un comitato, che ha denunciato l'operato
della polizia polacca, in palese violazione degli accordi di Helsinki, sottoscritti anche dal
governo di Varsavia, che prevedono la libera circolazione delle idee e degli strumenti per
diffonderle. Del caso si è occupata la stampa belga e francese.
Jesus Fortes / Concessa l'estradizione
I magistrati romani hanno risposto affermativamente alla richiesta delle autorità spagnole di
estradizione dell'anarchico Jesus Emilio Gil Fortes. L'avvocato difensore ha interposto appello
e per ora la sentenza non diventa esecutiva: se però anche la prossima sentenza sarà uguale,
allora Fortes sarà consegnato alle autorità spagnole per essere processato quale presunto
corresponsabile dell'attentato al locale pubblico Scala, a Barcellona. Fortes si è sempre
dichiarato estraneo ai fatti imputatigli e comunque il carattere politico del "caso Scala" avrebbe
dovuto preservarlo dall'estradizione. Negando l'evidenza, i magistrati della sezione istruttoria
della Corte d'Appello di Roma hanno negato appunto il carattere politico del "caso Scala" e
hanno così potuto evitare quella clausola specifica dell'accordo tra Italia e Spagna che impedisce
l'estradizione per gli imputati di fatti politici: clausola, questa, alla quale si sono spesso appellate
le autorità spagnole per negare l'estradizione a esponenti fascisti italiani rifugiatisi laggiù.
Firenze / Sentenza d'appello
Dopo 14 ore di camera di consiglio, i giudici della corte d'assise d'appello di Firenze hanno
emesso il 15 giugno la sentenza relativa a 25 persone, imputate a vario titolo di appartenenza
ad "Azione Rivoluzionaria". I principali imputati (condannati in primo grado a pene tra gli 11
ed i 16 anni) hanno avuto condanne mediamente di due anni inferiori, dal momento che il reato
di costituzione di banda armata è stato trasformato in quello di partecipazione. Davide Fastelli,
che sempre per costituzione di banda armata era stato condannato in primo grado a 12 anni e
3 mesi, è stato dichiarato totalmente infermo di mente ed i giudici hanno ordinato il suo ricovero
in un manicomio giudiziario per due anni. Chiunque abbia pur vago sentore di quale infamia
costituiscano ancora oggi i manicomi giudiziari, può facilmente immaginare quale "beneficio"
si possa trarre dalla forzata permanenza in quell'inferno. Altri imputati ancora si sono visti
ridurre la pena, altri ancora sono stati assolti. Per quanto riguarda la posizione dei compagni del collettivo carceri di Parma (Valeria Vecchi,
Nella Montanini, Ivan Zerlotti), che erano stati condannati in primo grado per costituzione di
associazione sovversiva con finalità di eversione e terrorismo, i giudici hanno deciso di
stralciare la loro posizione e di sottoporre alla corte di cassazione la questione del conflitto di
competenza tra Firenze e Parma. E' stata così accolta la posizione della difesa che - come
avevamo sottolineato sullo scorso numero di "A" - aveva protestato energicamente per
l'assurdità cui erano sottoposti i compagni del collettivo carceri di Parma: già assolti in un altro
processo analogo (svoltosi a Parma e poi, in appello, a Bologna), i tre si trovavano nuovamente
imputati (e già erano stati pesantemente condannati in primo grado) per gli stessi reati
associativi.
Vignola / Festa libertaria ai primi d'ottobre
I compagni del Centro di Documentazione "Prometeo" (via Bonesi 9/B, 41058 Vignola,
Modena) indicono per i giorni 1, 2 e 3 ottobre una festa libertaria, presso la piazza del mercato
ortofrutticolo. Per chi vuole pernottare, è previsto uno spazio al coperto (portarsi il sacco a
pelo). Il programma prevede, oltre a musica (jazz, punk, rock), mostre, ecc. ecc., serie possibilità
gastronomiche curate dalla nuova formazione "azione culinaria".
Alessandria, Lecco, Comiso, Palagiano / L'estate anarchica
Oltre alle due giornate malatestiane di Ancona (di cui riferiamo a parte), varie iniziative sono
state promosse quest'estate nell'ambito del movimento anarchico. Ne citiamo le principali. Ad Alessandria, nel bel parco del Castello di Spinetta di Marengo, si è tenuta dal 2 al 4 luglio
la festa anarchica promossa dal locale gruppo "Gaetano Bresci". A causa della ridotta presenza
di compagni, il previsto Convegno antinucleare anarchico non si è tenuto: dell'argomento si è
comunque trattato in un incontro tra i presenti. Sabato 3 luglio, inoltre, la redazione milanese
entrante di "Umanità Nova" ha esposto le direttrici redazionale, amministrativa e grafica lungo
le quali intende muoversi nella gestione del settimanale della F.A.I.. Un'affluenza decisamente maggiore di compagni e anche - soprattutto durante gli spettacoli
musicali serali - di gente, ha caratterizzato la festa libertaria che si è tenuta, negli stessi giorni,
nel parco di Villa Eramo a Germanedo, alla periferia di Lecco (Como). Mentre lo scorso anno
(era la prima edizione) la festa si era svolta in tono minore, quest'anno è andata decisamente
bene: da sottolineare positivamente la presenza, oltre a quella di anarchici/che provenienti anche
da altre regioni, di molta gente del posto, che spesso per la prima volta aveva a che fare con
un'iniziativa anarchica. Numerosi compagni hanno rilevato l'assenza di momenti specifici di
dibattito e di controinformazione, che pure avrebbero potuto "riempire" i non pochi momenti
vuoti. Da tempo numerosi compagni della Sicilia Orientale stanno portando avanti un'intensa attività
di controinformazione e di lotta contro la realizzazione, a Comiso, della base missilistica NATO
di cui tanto si è parlato l'anno scorso e di cui invece ormai non si occupa quasi più nessuno.
Nell'ambito di questa mobilitazione, già concretizzatasi - tra l'altro - in numerosi comizi che
spesso hanno riscosso un buon successo tra la popolazione, i gruppi anarchici di Ragusa e
"Rivolta e libertà" di Catania hanno promosso per il 31 luglio ed il 10 agosto un Convegno
anarchico (ottimisticamente definito "internazionale") incentrato appunto sulla parola d'ordine:
la base missilistica si può impedire! Questo convegno, significativamente, si è tenuto a Comiso:
vi hanno partecipato una quarantina di anarchici siciliani ed altrettanti del continente
(prevalentemente calabresi). Al termine dei lavori del convegno, sviluppatisi sulla base di alcune
relazioni, vi è stata una manifestazione pubblica: dapprima un comizio nella piazza di Comiso,
nel corso del quale - tra l'altro - l'anarchico Pippo Scarso ha stracciato pubblicamente la sua
cartolina di chiamata alle armi, quindi un corteo che, sotto il sole cocente, ha raggiunto l'exaeroporto "Magliocco" prescelto dalle autorità come futura base missilistica. Dal convegno è
scaturita la volontà di intensificare le iniziative di lotta a Comiso e nei dintorni, stimolando la
nascita di un coordinamento tra le leghe autogestite impegnate nella lotta contro la base;
realizzando una radio a Comiso e comunque l'apertura di una sede; proponendo per la prossima
data del 4 novembre una giornata nazionale di mobilitazione antimilitarista. Per informazioni,
contatti e sottoscrizioni il recapito è quello di Franco Leggio, via S. Francesco 238, 97100
Ragusa (c.c.p. 11112976, specificando "per Comiso"). A Palagiano infine, poco distante da Taranto, è iniziato il 10 agosto (ed è ancora in corso mentre scriviamo) un campeggio antinucleare anarchico, la cui conclusione è prevista per il 31
agosto. Dopo la minaccia, rimasta tale, della questura di sloggiare i campeggianti, l'iniziativa
ha iniziato a funzionare bene, sulla base dell'autogestione e della rotazione concordata degli
incarichi connessi con l'efficente funzionamento del campeggio. Sono state realizzate anche
iniziative di propaganda e di contro-informazione in alcuni centri agricoli vicini. A tutt'oggi si
contano un centinaio di presenze, perlopiù dalla Puglia (ma vi sono anche austriaci, francesi,
tedeschi, ecc.).
Montreal/ Prima conferenza dell'Istituto Anarchos
Circa 60 membri dell'Istituto Anarchos si sono incontrati il 5-6 giugno a Montreal, per la prima
conferenza pubblica promossa da questo nuovo Istituto - il primo del genere in America. Tra le
numerose relazioni presentate, eccone alcune (tra parentesi indichiamo il relatore): anarchismo
e surrealismo (Pietro Ferrua); a proposito di deviazioni della coerenza fini-mezzi (Len
Krimmerman e Alan Ritter); la tradizione anarchica da una prospettiva femminista (Elaine
Leeder); la programmazione economica da una pro spettiva socialista libertaria (Peter Dorman);
teoria e pratica dell'organizzazione locale (Martha Ackelsberg e Myrna Breitbart); il sapere e
lo Stato (John Clark); ecc . Ai lavori hanno preso parte anche due dei responsabili del Centro
Studi Libertari "Pinelli" di Milano. Sul tema "Gli intellettuali e lo Stato" si è poi svolta una confe renza, cui hanno partecipato circa 600 persone; la relazione più seguita è stata indubbiamente quella del noto linguista libertario
Noam Chomsky, da anni figura di punta dell'opposizione di sinistra americana.Quest'iniziativa dell'Istituto Anarchos ha avuto pieno successo e già si pensa alla seconda, che dovrebbe tenersi a Boston sul
tema "Anarchismo e disarmo". Che non sia passata inosservata lo dimostra anche il fatto che a Dimitrios Roussopoulos,
segretario dell'Istituto Anarchos e promotore di questa conferenza (nonché editore di Our
Generation) è stato negato l'ingresso negli Stati Uniti. Motivazione: "perché è anarchico".
Questo fatto ha avuto vasta eco in Canada e lo stesso ministro degli esteri canadese ha telefonato
a Roussopoulos il suo disappunto per l'ostracismo datogli dagli USA.
Nuovamente arrestato l'avvocato Fuga
Il 14 luglio, a Milano, mentre usciva dalla sua abitazione per recarsi al lavoro, è stato arrestato
l'avvocato anarchico Gabriele Fuga. Già arrestato il 10 maggio '80, Fuga era rimasto in carcere
per oltre 14 mesi, per venire poi assolto da una serie di accuse connesse con una sua presunta
partecipazione alla "banda armata" Azione Rivoluzionaria. Nonostante l'assoluzione, Fuga non
poté essere scarcerato, perché nel frattempo un magistrato aveva spiccato contro di lui un
mandato di cattura, questa volta per presunta partecipazione alla "banda armata" Prima Linea.
Come nel primo caso, tutto si basava sulle dichiarazioni di un "pentito". La domanda di libertà
provvisioria venne accolta e Fuga fu così scarcerato, in attesa di processo. Il magistrato fece
ricorso contro la concessione della libertà provvisoria: l'ha avuta vinta dopo un anno, e così
Fuga è tornato dentro, in attesa di processo.
Sondrio / Si può dire che i cc torturano?
E' stato rinviato al 26 novembre il processo (la prima udienza si è tenuta in giugno) contro alcuni
compagni/e valtellinesi, tra i quali Pietro Tognoli (redattore del periodico antimilitarista
Senzapatria), accusati di diffusione di "notizie false, tendenziose, comunque atte a turbare
l'ordine pubblico". Il reato sarebbe stato commesso, secondo l'accusa, diffondendo volantini in
cui, citando dettagliatamente alcuni episodi di pubblico dominio, si definivano i CC e la polizia
"seviziatori terroristi complici delle trame di destra" e li si accusava di "usare metodi coercitivi,
già sperimentati dai regimi fascisti dell'America Latina". Niente di originale, in verità: le notizie
erano riprese da giornali e periodici nazionali, tra i quali "L'Espresso". E proprio per ascoltare
i due giornalisti dell'Espresso Pier Vittorio Buffa e Mario Scialoja (entrambi già finiti dentro per
i loro servizi giornalistici sulla lotta armata e sulla repressione), l'udienza è stata aggiornata a
novembre, accogliendo così un'istanza della difesa.
"Macché co.co.ri., sono anarchico"
Il 3 luglio - ma i quotidiani hanno dato la notizia oltre tre settimane dopo - è stato arrestato,
nell'ambito di una retata di vaste proporzioni, il compagno Giordano Sangiovanni, residente
vicino a Melzo (Milano). L'accusa è quella di aver fatto parte dei Comitati Comunisti Rivoluzionari (Co.Co.Ri.), il cui leader sarebbe
stato Oreste Scalzone. In una lettera fattaci pervenire dal carcere milanese di San Vittore,
Sangiovanni - che anni fa fece parte del nostro collettivo redazionale - afferma tra l'altro: è ben
strano che un comunista anarchico, quale sono da sempre, possa aver "miliziato" in
un'organizzazione di ispirazione politica diversa sul piano ideologico; tuttavia i cosiddetti
"riscontri oggettivi" (non si sa quali) sembrano appagare la tesi di presunti contatti con tali
organismi, al fine, ovviamente, di sovvertire lo Stato. E' falso. Ma il "pentito" è comunque "verità storica" e l'indagine giudiziaria è malleabile attorno alle confessioni rese. Sono stato
tenuto sei giorni in una caserma dei carabinieri: ogni giorno 23ore e 40 minuti di non-luce,
la solita volontà di rendere "docile il corpo e la mente" (...)
Livorno / Morto Virgilio Antonelli
Il 23 luglio, all'età di 78 anni, è morto nella sua Livorno il compagno Virgilio Antonelli.
Attivamente presente in tutte le fasi della lotta antifascista (dall'opposizione alla montante
violenza fascista nel '21-'22 alla lotta armata nel '43-'45, passando per anni di carcere e confino)
e successivamente nelle molteplici attività promosse dalla Federazione Anarchica Livornese,
Antonelli era una delle tante belle figure di militante attivo e generoso che hanno costituito il
nerbo del nostro movimento dal primo dopoguerra ai giorni nostri. Con lui se ne va un altro di
questa "vecchia guardia" modesta quanto tenace.
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