Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 15 nr. 128
maggio 1985


Rivista Anarchica Online

Musica & idee
a cura di Marco Pandin (marcpan@tin.it)

Oltre il punk

È un evento proprio importante, oltre che una grande gioia come era già stato annuncialo tra le segnalazioni frettolose di qualche numero fa, è resuscitata NUOVA FAHRENHEIT, una fanzine di importanza storica in Italia. Redatta, inventata, stampata e tutto dal "mitico" Punkrazio e da un manipolo di allegri sovversivi. Nuova Fahrenheit è stata una delle primissime occasioni d stampa indipendente che si sono avute nel nostro paese. Non solo, è stata una delle prime volte in cui l'aspetto musicale non era il solo né il principale elemento aggregante.
Nata vicino ad Udine nella primavera del 1981, Nuova Fahrenheit si è sempre distinta per la sua generale semplicità di impostazione ed immediatezza e di stile, che ne costituiscono la caratteristica positiva fondamentale in un panorama di realizzazioni dove gli svolazzi di penna, la retorica polverosa e le masturbazioni intellettuali sono disgraziatamente all'ordine del giorno. Fate attenzione comunque a non guardare a questa "semplicità" scambiandola per banalità: Nuova Fahrenheit è un giornale intelligente, e i suoi contenuti ne sono prova concreta ed evidente.
Quest'ultima uscita, il numero 5, è pubblicata a quasi tre anni di distanza dalla precedente, ed oltrepassa tutte le aspettative: il lungo silenzio è riscattato da una fanzine che invoglia alla lettura (nonostante la difficoltà tecnica incontrata in molte pagine) e, soprattutto, alla discussione e alla riflessione. Un momento importante del dibattito che Punkrazio e compagni vogliono intavolare è il fare il punto sull'attuale situazione locale/nazionale: la loro non è una discussione di musiche, retoriche e stili quanto un avvicinamento filosofico e comportamentale alle diverse manifestazioni del punk e del punk anarchico in particolare, nel nostro paese.
In un lungo articolo di Punkrazio, si legge tra l'altro: Il fulcro è il superamento di certi settarismi punk da una parte, e parallelamente il tentativo di evolvere ed ampliare le possibilità di espansione di un antagonismo libertario ed autogestionario adatto ai tempi. Il concetto di "oltre il punk" forse non abbisogna più molto di "lanci" formali, perché ormai sta divenendo gradualmente patrimonio (sottinteso, anche se non formalizzato) di molte tra le situazioni più mature a muoversi sul territorio nazionale, né tantomeno una formalizzazione, appunto, esplicita. Questa proposizione è venuta a nascere con una sua precisa collocazione di tempo e luogo ('83, Friuli) e può sicuramente riproporsi in situazioni che presentino le stesse condizioni (una scena punk multiforme con insofferenze interne e tendenze sostanzialmente opposte), nel qual caso è probabile una radicalizzazione che porti allo scontro o ad una separazione netta; ma può anche riproporsi in situazioni con una certa "serenità" interna che consenta una crescita collettiva e armoniosa.
Il primo caso è appunto quello friulano, in cui all'inizio dell'83 sono esplose tutte le contraddizioni di una scena che vivacchiava tra compromessi ed equivoci interni del tutto improduttivi e sterili, specie nei confronti di un "esterno" sociale quantomai inscalfibile. Lo scontro tra l'ala "politicizzata" di allora e quella "casinara", benché esperienza traumatica, è risultato alla distanza momento basilare e insostituibile: se ha significato infatti da una parte il dissolvimento più totale della concezione "disimpegnata" del punk, dall'altra non solo ha consentito, ma certamente accelerato e rinforzato un processo di evoluzione interna che in meno di un anno ha visto molte impennate e il raggiungimento di un rapporto con l'esterno decisamente positivo e costruttivo, non senza rispondenze sotto molti punti di vista.
Senz'altro, situazioni "oltre il punk" si sono sviluppate in maniera spontanea un po' ovunque. Ne è testimonianza la coscienza ormai comune ad un'area in costante espansione che il settarismo e il rinchiudersi dietro a caratteri comportamentali ed estetici non è costruttivo né per se stessi, impedendo una reale crescita individuale che si basa sul confronto e l'autocritica, né per gli altri, creando incomunicabilità e quindi ancora impossibilità di confronto ed autocritica. La volontà di cercare e percorrere le strade più consone all'espansione di un antagonismo libertario sempre più motivato e globale sta divenendo la spinta di propulsione sempre più cosciente di un certo nuovo movimento "nato dal punk" e che del punk non dovrà perdere di vista le radici, perché sarebbe una regressione imperdonabile, pur senza per questo dover perpetuare questa definizione o tutti i suoi vari aspetti.
Punk dunque non come punto di arrivo col quale crogiolarsi per la radicalità di un rifiuto, ma punto di partenza, innanzitutto per fare della radicalità un'attitudine che si diffonda e si intersechi nel tessuto sociale al di là delle forme esplicite, generando un humus del quale queste forme possano divenire espressione in crescendo.
I contenuti a carattere musicale e/o artistici (poesie, disegni, racconti, etc.) sono molto ridotti a vantaggio di interventi diversi: filosofia, dibattiti, ecologia sociale, obiezione di coscienza, pedagogia, ambiente e natura, affrontati con impegno e passione. Nuova Fahrenheit costa 1.000 lire più spese postali, e può essere richiesta a questo indirizzo: Andrea Menichini, via San Pietro 29, 33049 San Pietro al Natisone (UD). Allo stesso indirizzo potete anche fare riferimento per informazioni ed eventuali acquisti e scambi di materiale autoprodotto.