Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 16 nr. 141
novembre 1986


Rivista Anarchica Online

Padova
di Andrea Papi

Sabato 4 ottobre, a Padova, si è svolta la prevista manifestazione nazionale contro la vivisezione. È stata scelta Padova perché sede della FIDIA, casa chimico-farmaceutica nota per utilizzare esperimenti animali anche nel campo della cosmesi. La stessa FIDIA, dietro autorizzazione del Consiglio Comunale di S. Pietro al Natisone (in provincia di Udine), sta insediando nella località di Azzida un grande allevamento di animali, i quali saranno destinati al massacro dei vivisettori in numero di circa ottomila all'anno previsti.
Manifestazione dunque estremamente puntuale. L'intervento istituzionale, dati gli enormi interessi in campo, è pure stato puntuale e ha proibito lo svolgersi del corteo programmato come inizio della manifestazione. Tale divieto non ha turbato più di tanto gli organizzatori e i partecipanti. Al suo posto è stata fatta una distribuzione di volantini per le vie della città, denunciando l'intervento repressivo ed è stata portata avanti l'assemblea prevista nei giardini dell'arena romana. Qui ci sono stati vari interventi antivivisezionisti, proiezioni di video, diapositive, vendita di materiale scritto e l'immancabile musica. Hanno aderito molte associazioni di vario tipo: antivivisezioniste, anticaccia, ecologiche ed anche politiche.
L'impressione è stata che si sia svolta una manifestazione serena, puntuale, informata e informativa, anche se abbastanza inserita in una logica istituzionale, almeno dal punto di vista delle scelte di lotta. Sono ritenute infatti vittorie fondamentali e basilari punti di arrivo gli interventi del socialista Fiandrotti in parlamento, del giudice che ha emesso una sentenza contraria all'installazione del laboratorio contestato, dei vari esponenti radicali e di Democrazia Proletaria. Presenti anche gli anarchici, ovviamente come sempre a livello individuale.
È questa una cosa che si sta verificando con sempre maggiore frequenza. Diversi compagni anarchici partecipano ad iniziative non loro, ma proiettate su un piano di emancipazione, come sono le battaglie ecologiche o contro la vivisezione. Sono attivi all'interno dei movimenti portavoce di queste battaglie, ma non hanno un aggancio, in questa loro partecipazione, col movimento anarchico cui appartengono idealmente. Sostanzialmente perché questo, forse per paura di sporcarsi le mani.
Gli anarchici (in quanto gruppi, collettivi, federazioni, ecc.) non aderiscono mai a nulla: ne consegue che, pure essendo generosamente presenti in molte battaglie, non appartengono di fatto al dibattito politico che si svolge attorno a queste. Il che facilita la gestione autoritaria e di recupero svolta dalle forze istituzionali.