Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 17 nr. 147
giugno 1987


Rivista Anarchica Online

Vegetarismo perché

Cari amici,
anzitutto Vi ringrazio per l'invio della Vostra rivista.
Dato che sono il responsabile del settore protezionistico dell'Associazione Vegetariana Italiana (via M. Monti 53, 22034 Brunate - CO; tel. 031220474), vorrei fare alcune osservazioni in merito alla Vostra posizione sul vegetarismo.
Come AVI abbiamo sempre sostenuto che essere vegetariani è un modo di vita che va ben oltre il non mangiar carne; questo ne è solo una conseguenza. Son quindi pienamente d'accordo sul fatto che non si può imporre il vegetarismo, perché deve essere il frutto di una libera scelta. Rimango però perplesso quando incontro chi predica la nonviolenza ma resta "cannibale".
La carne non è infatti necessaria (disponiamo di ampia letteratura in merito). Per averla (la carne) bisogna uccidere e questo è ovviamente "violenza". Si commette quindi una violenza solo per la gola perché, ripeto, la carne può benissimo essere sostituita. Per conciliare "cannibalismo" e nonviolenza l'unica soluzione è affermare che la nonviolenza deve essere applicata solo con gli uomini.
Questa giustificazione cozza però contro il comune buon senso, perché non ha nessun fondamento "razionale" e può essere portata avanti da chi si basa su dogmi, come certe correnti della Chiesa che hanno sempre ritenuto il "non uccidere" valido solo per gli uomini (perché allora non lo si modifica in non commettere omicidio?).
Con leggere variazioni, un'affermazione come la precedente può avere pesanti conseguenze; basta dire che la nonviolenza va applicata solo sugli uomini "bianchi", o "ariani" ecc. e le conseguenze sono immaginabili.
Il fatto è che fino a quando i diritti di coloro che non sono in grado di difendersi (uomini, animali o piante) saranno travolti per soddisfare interessi di tipo egoistico i problemi rimarranno irrisolti; dall'altra parte accettare un simile principio ci obbligherebbe ad ammettere che non abbiamo poi tanti diritti di "accusare" gli altri, perché siamo i primi a trasgredirlo nelle cose di tutti i giorni, quando ci fa comodo.
Perché condannare (giustamente) lo spreco di risorse per un'esercitazione militare e tacere dello spreco di risorse per allevare intensivamente vitelli, maiali ecc. (per ottenere un Kg di carne ci vogliono 10 Kg di cereali, sprecati per mantenere il calore corporeo dell'animale, contro i 4-5 Kg necessari per latte ed uova)? Mi è capitato di sentir dire "per me il maiale è fatto per essere mangiato", ed è certo un modo per chiudere il discorso; così come lo chiude chi dice "per me il negro è fatto per essere schiavizzato".
Però...

Roberto Tomasi (Brunate)

P.S. - È ovvio che il discorso vale se, come immagino, Vi dichiarate nonviolenti, altrimenti come non...scritto!