Rivista Anarchica Online
Anarchici o ultras?
In merito alla lettera, pubblicata
sulla vostra rivista, di Lucia Malvezzi a nome dei punx anarchici.
Notiamo con dispiacere che hai appreso
molto bene le tecniche di quei pennivendoli che menzioni nella tua
lettera, visto che, come questi sono soliti fare, hai completamente
travisato la nostra, per dire quel che più ti premeva. Sarebbe
stato assurdo infatti da parte nostra condannare il movimento
punk-anarchico, visto che parecchi di noi ne fanno parte tutt'ora,
come già abbiamo detto nella prima lettera.
E proprio perché abbiamo seguito
il movimento fin dalle origini, praticamente, ci siamo sentiti in
dovere di far notare la continua "degenerazione" (intesa
non nell'uso perbenista del termine, quanto in quello di svuotamento
di reali significati anarchici del movimento); perché dai
primi raduni e manifestazioni punk dei primi anni '80 ad oggi, di
problemi il movimento punk-anarchico ne ha avuti parecchi, e ne ha
oggi più che mai: problemi dovuti, purtroppo, a certe teste di
cazzo che hanno molto più in comune con i nazi-skin e i fasci
che con i punk-anarchici.
Vogliamo incazzarci perché
l'opera di chi si sbatte occupando gli spazi, per l'autogestione, per
la controinformazione e per quant'altro ancora, non vada vanificata
per colpa di 4 imbecilli che purtroppo si vestono come dei punk, e
che hanno oltretutto la pretesa di qualificare il loro comportamento
(affatto "spontaneo", o libero da costrizioni come si
vorrebbe far credere, quanto violento e stracolmo di luoghi comuni),
come "anarchico". Se non fosse chiaro quanto è
successo a Fano, sappi che questi individui che tu difendi, per fare
un esempio, hanno rotto il setto nasale ad una compagna di
Senigallia, che nella sua così "borghese e reazionaria"
ricerca di "tranquillità" stava cercando di impedire
una rissa; per fare un altro esempio, questa gente ha impedito,
imponendosi su tutti, ad un'altra compagna di esibirsi sul palco.
Colpevole, quest'ultima, di voler proporre la propria musica (era
cilena...), musica anche questa troppo "tranquilla":
comunque, sostenevano che "A L0R0 non piaceva"...
Senza contare poi le continue violenze
e prevaricazioni susseguitesi per tutto il corso del meeting. Morale
della favola, la manifestazione è andata a puttane. Chiedi agli altri
punx che se ne sono andati il giorno prima, schifati dalla situazione
degenerata, che cosa è successo. O forse questi li consideri
di "serie B" perché non hanno accettato questi atti
di violenza gratuita?
Se ti riconosci in quei rompiballe,
possiamo solo pensare che questa lettera sia stata inutile. In caso
contrario, siamo disponibili a qualunque scambio di materiale e
collaborazioni, compreso lo scambio di fanzine e dischi autoprodotti
(Centro culturale di ricerca libertaria - C.P. 1123-47037 - Rimini).
Passando poi dai fatti alla teoria,
forse non hai ben presente la differenza fondamentale, per chi
intenda occuparsi di anarchismo e non degli ultras dello stadio, fra
azione politica e violenza gratuita ed indiscriminata. Quest'ultima è
proprio il mezzo e lo strumento più efficace per il potere per
poterci meglio controllare e classificare, per annullarci e renderci
innocui. Valga come esempio l'ampio margine di libertà in cui
si lasciano svolgere le domenicali violenze agli stadi.
Il rispetto della libertà
individuale per l'anarchico è fondamentale, così come
l'Individuo, l'Unico, è fondamentale. In caso contrario, vige
la legge del più forte, che non è sicuramente meglio
della Legge dello Stato. Cambiano forse i suonatori, non la musica.
Come è stato a Fano.
Gruppo teatrale Utopia e altri compagni (Rimini)
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