Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 19 nr. 163
aprile 1989


Rivista Anarchica Online

Anarchici o ultras?

In merito alla lettera, pubblicata sulla vostra rivista, di Lucia Malvezzi a nome dei punx anarchici.
Notiamo con dispiacere che hai appreso molto bene le tecniche di quei pennivendoli che menzioni nella tua lettera, visto che, come questi sono soliti fare, hai completamente travisato la nostra, per dire quel che più ti premeva. Sarebbe stato assurdo infatti da parte nostra condannare il movimento punk-anarchico, visto che parecchi di noi ne fanno parte tutt'ora, come già abbiamo detto nella prima lettera.
E proprio perché abbiamo seguito il movimento fin dalle origini, praticamente, ci siamo sentiti in dovere di far notare la continua "degenerazione" (intesa non nell'uso perbenista del termine, quanto in quello di svuotamento di reali significati anarchici del movimento); perché dai primi raduni e manifestazioni punk dei primi anni '80 ad oggi, di problemi il movimento punk-anarchico ne ha avuti parecchi, e ne ha oggi più che mai: problemi dovuti, purtroppo, a certe teste di cazzo che hanno molto più in comune con i nazi-skin e i fasci che con i punk-anarchici.
Vogliamo incazzarci perché l'opera di chi si sbatte occupando gli spazi, per l'autogestione, per la controinformazione e per quant'altro ancora, non vada vanificata per colpa di 4 imbecilli che purtroppo si vestono come dei punk, e che hanno oltretutto la pretesa di qualificare il loro comportamento (affatto "spontaneo", o libero da costrizioni come si vorrebbe far credere, quanto violento e stracolmo di luoghi comuni), come "anarchico".
Se non fosse chiaro quanto è successo a Fano, sappi che questi individui che tu difendi, per fare un esempio, hanno rotto il setto nasale ad una compagna di Senigallia, che nella sua così "borghese e reazionaria" ricerca di "tranquillità" stava cercando di impedire una rissa; per fare un altro esempio, questa gente ha impedito, imponendosi su tutti, ad un'altra compagna di esibirsi sul palco. Colpevole, quest'ultima, di voler proporre la propria musica (era cilena...), musica anche questa troppo "tranquilla": comunque, sostenevano che "A L0R0 non piaceva"...
Senza contare poi le continue violenze e prevaricazioni susseguitesi per tutto il corso del meeting. Morale della favola, la manifestazione è andata a puttane. Chiedi agli altri punx che se ne sono andati il giorno prima, schifati dalla situazione degenerata, che cosa è successo. O forse questi li consideri di "serie B" perché non hanno accettato questi atti di violenza gratuita?
Se ti riconosci in quei rompiballe, possiamo solo pensare che questa lettera sia stata inutile. In caso contrario, siamo disponibili a qualunque scambio di materiale e collaborazioni, compreso lo scambio di fanzine e dischi autoprodotti (Centro culturale di ricerca libertaria - C.P. 1123-47037 - Rimini).
Passando poi dai fatti alla teoria, forse non hai ben presente la differenza fondamentale, per chi intenda occuparsi di anarchismo e non degli ultras dello stadio, fra azione politica e violenza gratuita ed indiscriminata. Quest'ultima è proprio il mezzo e lo strumento più efficace per il potere per poterci meglio controllare e classificare, per annullarci e renderci innocui. Valga come esempio l'ampio margine di libertà in cui si lasciano svolgere le domenicali violenze agli stadi.
Il rispetto della libertà individuale per l'anarchico è fondamentale, così come l'Individuo, l'Unico, è fondamentale. In caso contrario, vige la legge del più forte, che non è sicuramente meglio della Legge dello Stato. Cambiano forse i suonatori, non la musica. Come è stato a Fano.

Gruppo teatrale Utopia e altri compagni (Rimini)