Rivista Anarchica Online
Un futuro più nero
Gli ultimi fatti accaduti a Firenze,
con la massiccia operazione di polizia e l'estromissione dei vu
cumprà dal centro, relegandoli nella periferia ed in orari
(21-24) in cui non passa più nessuno (si poteva fare ancora
meglio signor Morales e signor Parisi, dando il permesso di vendita
solo dalle ore 24 alle 05 di mattina, di modo che non avrebbero dato
più fastidio a nessuno, tranne forse a qualche netturbino o
qualche panettiere?) e quindi danneggiandoli fortemente per quanto
riguarda la loro attività di ambulanti (che conta molto sul
passaggio di gente, che non avviene in periferia e per di
più nelle ore serali del dopo cena) mi pare prefiguri la
volontà delle autorità di risolvere (certo a modo loro)
il problema (se così lo vogliamo chiamare) dei vu cumprà
e degli immigrati in genere.
Negandogli nella sostanza gli spazi e
gli orari per potere vendere (ricavandone al massimo qualche
diecimila sufficienti appena per vivere) si spingono gli ambulanti di
colore a cercare altre attività per sopravvivere e così
intanto li si toglie dalle strade, facendo contenti i grossi
commercianti che continueranno a non pagare le tasse, ed il signor
Parisi capo della polizia che non si ritroverà più tra
i piedi 1200 spacciatori neri, che ovviamente danno fastidio anche
agli spacciatori bianchi.
E cosa c'è di meglio se non
andare a lavorare in fabbrica, cosa di meglio se non lavorare 10 e
più ore in mezzo alle polveri e alle vernici di un
piastrellificio di Sassuolo? Cosa di meglio di un cantiere edile a
15/20 metri di altezza senza cintura di sicurezza? cosa di meglio di
uno stabilimento chimico dove stoccare i residui di lavorazioni
tossiche? cosa di meglio di una bella giornata di lavoro alle
macchine di un pastificio delle coop rosse con orario 6/14 ed un
bell'intervallo alle ore 10 di 20 minuti per mangiare? (la cattiva
pasta del pastificio ahimè!).
Così facendo si ottiene
contemporaneamente un duplice scopo! Si ripuliscono le strade delle
città da queste ingombranti presenze (più o meno come
un'opera di derattizzazione) e li si inquadra nelle fabbriche, in
modo da poterli sfruttare pienamente, con l'avallo dei sindacati (ed
ovviamente una volta in fabbrica e sindacalizzati-schedati il
controllo è ancora più facile).
Che dire? Spero che i vu cumprà
in qualche maniera resistano (o semplicemente passata la buriana...)
soprattutto perché il futuro lo vedo più nero (mi si
perdoni l'accostamento veramente involontario) per loro che per noi,
figli di un occidente che si è ingrassato su di loro.
Mi sento molto impotente di fronte a
questi fatti.
Un abbraccio a voi ed ai compagni e
fratelli negri.
Tom Roffi
(Bologna)
* * *
Cari compagni,
al momento di scrivervi 17.3.90 ho
letto una notizia sul quotidiano principale di Bologna (Il Resto del
Carlino del padrone Attilio Monti, quello dell'Eridania Zuccheri etc
etc):
I tre sindacati CGIL CISL UIL
dell'Emilia Romagna hanno firmato un accordo con ASCOM (Associazione
dei Commercianti) API (Associazione Piccole Imprese) ed associazioni
degli artigiani per risolvere il problema abitativo degli immigrati
di colore (sarebbero tuttora circa 800 quelli in regola e che
aspettano di essere assunti nelle fonderie, aziende metalmeccaniche,
salumifici etc etc).
I tre sindacati si impegnano a
costituire un'agenzia che reperisce sul libero mercato alloggi, anche
in non buone condizioni (tanto sono negri), da affittare con
contratto uso foresteria (cioè al di fuori dell'equo canone
stabilito per legge in modo da potere sfruttare a ciclo continuo gli
immigrati di colore prima sul lavoro e poi anche in casa) e si
impegnano inoltre, per garantire che l'affitto venga puntualmente ed
effettivamente pagato, in accordo con i datori di lavoro, ad
effettuare trattenute sulle buste paga dei lavoratori neri. L'operazione così è
completa, e forse vi saranno i casi di quegli immigrati che pur di
avere un tetto (magari in una casa colonica vecchia e non
ristrutturata) anche se pagato con un canone ad uso ufficio non
esiteranno ad ammazzarsi di lavoro nocivo e pericoloso nelle
fonderie, piastrellifici, fabbriche chimiche, allevamenti di suini
etc etc. andando ad ingrassare i veri maiali cioè i padroni le
agenzie immobiliari ed i gruppi industriali.
Tutto ciò è molto triste
e fa nascere rabbia anche perché queste proposte vengono da
gente (i tre sindacati) che di fatto (e non a parole) dovrebbe
difendere i lavoratori (neri, bianchi, gialli, meticci, creoli etc.)
e non darli in pasto a gente di pochi scrupoli che oltre a succhiare
il sangue a questi fratelli neri cercherà anche di usarli come
massa lavoro, strumento di ricatto occupazionale nei confronti dei
lavoratori italiani.
Apriamo tutti sempre più gli
occhi, i sindacati oggi non si distinguono più in quello che
fanno e nelle proposte dalle organizzazioni degli industriali e
gruppi di potere e a volte (e sempre più spesso a quanto pare)
le superano tanto che neanche i padroni saprebbero fare meglio. CGIL
CISL UIL sono intercambiabili con Confindustria-Governo-Partiti tutti
insieme ad opprimere, sfruttare, ricattare, affamare e ad uccidere,
quando non si piegano, i fratelli e compagni.
No a qualsiasi delega, la nostra vita è
nelle nostre mani!
Tom Roffi (Bologna)
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