Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 20 nr. 174
giugno 1990


Rivista Anarchica Online

Capire l'Est
di Cosimo Scarinzi

La crisi attuale del blocco socialista rende necessaria una riflessione critica sulla natura, le prospettive, le contraddizioni dei processi in corso.
Sino a quando il blocco orientale appariva e, nella sostanza, era solidamente capace di resistere alle pressioni esterne ed interne avveniva che la critica potesse incentrarsi sulla natura capitalista, autoritaria, dispotica, regressiva del socialismo di stato.
Questo tipo di critica partiva comunque dalla considerazione che non fosse possibile un'attività pratica che andasse al di là della denuncia della situazione e al sostegno, assai debole nei fatti, ai movimenti di opposizione alla burocrazia.
La situazione che si è disegnata nel corso degli ultimi anni mette in crisi molte forme di azione e di pensiero dominanti e ci presenta una sorta di suicidio politico dei gruppi dirigenti dell'est, tanto più impressionante quanto più rapido. Le cause di questo suicidio sono in parte note: dal degrado economico all'incapacità di affrontare il confronto col capitalismo occidentale, dalla crescita della società civile alla trasformazione interna delle stesse élite al potere, dalla passività sociale alla sconfitta militare sul campo afgano.
D'altro canto, la crisi attuale ha dei caratteri diversi dalle precedenti crisi burocratiche: non si verificano movimenti di base autogestionari né, sino ad ora, significative rivolte sociali.
Una società politicamente desertificata da decenni di potere dispotico dello stato/ partito sta verificando movimenti e sperimentando nuove forme di organizzazione e mediazione politica e sociale.
Per un verso assistiamo a un trionfo della democrazia liberale, trionfo rafforzato dal contemporaneo smantellamento di una serie di regime autoritari occidentali, per l'altro al riapparire sulla scena di movimenti nazionali, religiosi, etnici sulla base delle difficoltà interne a un impero multinazionale come quello russo/sovietico.
E' oggi necessario, fra l'altro, uno sforzo sia di valutazione nel governo della società, nelle relazioni industriali, nella produzione, "postcomunisti" che di ridefinizione delle ipotesi, delle categorie, degli strumenti analitici con i quali li abbiamo sino ad ora analizzati.
Il quaderno n.7 edito da Collegamenti/ Wobbly, dal titolo Bagliori dell'est (a cura del Centro studi "Pietro Ferrero", c/o Comitato Cabral, via Massena 31, 101 Torino, pagg. 64, lire 4.000, per richieste superiori a 10 copie lire 3.000), fornisce alcuni materiali informativi sulla trasmissione politica e sociale in Unione Sovietica sino alla fine dell'anno passato, sul gorbaciovismo, sullo sciopero dei minatori siberiani, sulla situazione economica della Polonia, sulla storia del bolscevismo e sulle sue radici teoriche.
In un momento come quello che viviamo, i fatti, le interpretazioni, le novità si rincorrono con un effetto di disorientamento eguale e contrario rispetto al precedente blocco della trasformazione e dell'informazione. A maggior ragione è utile iniziare a sistemare dei materiali non episodici e tutti da sviluppare ed integrare.