Quante sofferenze ho
condiviso in tutto questo tempo, in questi giorni tutti uguali,
vissuti attimo per attimo. Eppure ammirando una quercia anche
solo per qualche ora mi sono chiesto: "Ma perché son
nato uomo?". Così pacata e tranquilla ella mi
ascoltava, paziente, muta, come è sempre stata. Ma a cosa
pensava quando passavano le stagioni? Ho provato, accanto a lei,
a diventare un albero. Quante cose ho ascoltato in quell'immobile
silenzio. Il vento mi sfiorava le fronde, i passeri mi solleticavano
i rami, il sole mi donava conforto...quanta pace e quanta serenità.
Nessun pensiero né buono né cattivo. Il sangue mi
fluiva leggero e il cuore batteva tranquillo. Per la prima volta
lo spirito era felice davvero. Poi è accaduto: ho
aperto gli occhi e un fuoco di tramonto mi ha fatto piangere. Da
tanto tempo desideravo che le lacrime mi bagnassero il viso, ma
pur ripensando al mio passato, ciò non accadde mai. E'
bastata un po' di dolcezza, e, in un mondo che ormai non ne possiede
più, l'ho ritrovata nella semplice ingenuità di una
quercia amica. Era così bella in ogni ora di ogni giorno. Era
bella di notte e quando nevicava da poco. La mia compagna un giorno
mi chiese: "Perché voi umani fate le guerre?"
"Perché siamo cattivi e ipocriti" risposi. Lei non
si ritenne soddisfatta, voleva sapere. "E... e perché
siete così?" "No, no... non tutti siamo cattivi e
ipocriti... e egoisti. C'è chi la guerra la odia e ama
tutto e tutti". "Allora questi sono proprio in pochi,
perché la violenza esiste ed è anche ingiusta"
"I buoni non vanno ascoltati secondo loro... vogliono governare
e conquistare il mondo e noi non contiamo nulla... e già
questa è una maledetta violenza". Rimase in silenzio
per lunghe ore. Allora pianse e in seguito si ammalò.
Arrivarono le ruspe e la portarono via. Ora la quercia è
dentro di me poiché prima di morire mi donò la sua
forza e disse: "Io son nata albero e non posso fare nulla...
ma ti lascio la mia forza affinché tu possa usare la parola,
l'anima e le braccia per combattere chi usa il male e la
prepotenza senza rispetto alcuno" Ora io ho capito il perché
son nato uomo. A "Rivista Anarchica" affinché
possa continuare a infondere coraggio e forza a tutti noi.