Gentile "A", dopo
anni di lotte animaliste che anche oggi vedono il dispiegamento di
variegate forze del mondo alternativo per l'ottenimento dei
diritti degli animali, e dopo che la stessa scienza moderna ha
ampiamente dimostrato (nonostante siano concetti conosciuti da
millenni), come una adeguata alimentazione vegetariana sia ottima
per la salvaguardia dello stato di salute e nella prevenzione di
varie malattie: ecco che proprio su "A" luogo prelibato
per discutere, anche approfonditamente di suddetti argomenti, appare
la recensione, ad opera della casa editrice Eleuthera, di un libro
di Veronelli che proprio non si concilia per niente alla concezione
anarchica che io personalmente coltivo. Se infatti il volume
(anch'esso edito e recensito dalla stessa casa editrice),
dell'antropologo Simmons è esclusivamente una ricerca
nella comprensione dei tabù alimentari di alcuni
popoli, Veronelli professa sconsideratamente la sua fede nel
"liberalismo alimentare", non considerando che per
molti individui esiste una "legge" morale interna e
auto-imposta dalla propria coscienza pensante e
sensibile. Personalmente credo di aver compiuto la mia prima vera
rivoluzione il giorno in cui ho deciso di smetterla di nutrirmi
di cadaveri e di violenza, dato che nessuno è libero nel
momento in cui calpesta la libertà (e la vita) di qualcun
altro. Oltre a ciò, forse il Sig. Veronelli non sa che il
problema della fame nel mondo è alimentato notevolmente
dall'abitudine dei popoli "ricchi" alla alimentazione
carnea, quindi, considerando che abbiamo già abbastanza
problemi in casa nostra e con i "nostri" animali, per
favore non venga anch'egli a proporci macabre e liberatrici
"gustose ricette" di altri paesi. Saluti libertari
da Paolo Riboldi (Lodi)
La replica di
Veronelli
Paolo Riboldi non
tiene in alcun conto il titolo della mia operina : " Vietato
vietare". Nello stesso spirito del suo vegetarismo, le ricette
in cui uso le sartine (attenzione: sartine, non sardine), i topi
e quant'altro, come le nuvole di Lucini, sono "bandiere
accese a gridar rivolta contro il governo del Padreterno".