Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 24 nr. 207
marzo 1994


Rivista Anarchica Online

Contro la pena capitale

Cari compagni anarchici,
penso che tutti sarete a conoscenza che l'unica «cosiddetta» Democrazia Occidentale che applica e massicciamente la pena capitale sono gli USA: sono più di 2.600 i detenuti in attesa di esecuzione rinchiusi nei bracci della morte di questa Nazione. Troppo spesso la pena capitale è applicata solo nei riguardi di individui fortemente indigenti e socialmente emarginati che non possono quindi pagarsi un legale di fiducia. Troppo spesso così l'accusato non ottiene un processo equo. Il «Comitato Paul Rougeau Ellis (One) Unit» raccoglie fondi in tutta Italia per pagare un avvocato qualificato a detenuti in attesa di esecuzione degli USA e segue attualmente due detenuti del carcere di Hunstville, Texas, quello più tristemente famoso per il numero di esecuzioni annue. Presidentessa onoraria del Comitato è la Prof. Margherita Hack, ordinario di Astronomia all'Università degli Studi di Trieste.
I casi per i quali si sta pagando un avvocato sono:
a) PAUL ROUGEAU, afroamericano accusato dell'omicidio di un poliziotto, da 15 anni nel braccio della morte. Si è sempre dichiarato innocente. È stato giudicato da una giuria di soli bianchi tutti favorevoli alla pena di morte sulla base di una sola testimonianza, quella di un individuo coinvolto nella sparatoria, il quale patteggiò tale testimonianza per 43 anni di carcere al posto di un'incriminazione per omicidio. Rougeau fu difeso da avvocati d'ufficio che non svolsero nessuna indagine né fecero controinterrogatori o presentarono testimonianze a favore dell'imputato; non fecero parlare i testimoni a favore di Rougeau che si erano presentati spontaneamente.
b) JOSEPH JOE CANNON, minorenne al momento dell'omicidio (ha ucciso una donna). È da 16 anni nel braccio della morte. Al momento del delitto, commesso sotto effetto di alcol e droga aveva un quoziente intellettivo ai limiti della subnormalità. Ciò era dovuto agli abusi subiti durante l'infanzia: violenza carnale subita per anni da parte del nonno e del patrigno, trauma cranico, avviamento alla prostituzione all'età di 9 anni da parte della madre etc .. All'atto del processo nessuna di queste attenuanti fu presentata da parte dei suoi difensori di ufficio. Anche in questo caso non fu svolta alcuna indagine.

Pina Mecozzi (Grottammare)