Rivista Anarchica Online
Quant'è brutta «A»!
Cari amici di «A», mi è arrivato alcuni giorni fa il numero 224, l'avevo
già visto da Feltrinelli ma senza sfogliarlo. Evito inutili
preamboli, il punto è: la nuova veste grafica è brutta, sembra il giornalino della scuola. Le
scritte con ogni parola in una diversa grandezza e in un diverso font, alcune un pochino inclinate alcune bold
e alcune in corsivo, fanno pensare a qualcuno che gioca con un programma tipo PageMaker e che ha imparato
a usarlo solo oggi. Le figure messe un po' di sbieco, con le parole che ne seguono i contorni, e i disegnini che
si ripetono (tipo una
lampadina, una un po' più piccola alla pagina dopo, un pattino (?) una tromba un tizio che suona il
tamburo a p.
18, un bambino inciambellato alla pagina accanto) sembrano gli esperimenti di chi ha appena scoperto qualche
nuova possibilità nell'impaginare un documento (con i caratteri troppo piccoli e le foto tagliate male,
come quelle
a pp.13, 30, 32, 35, per fare qualche esempio). Tutto quanto è molto moderno, si, molto più
performante di prima, più in linea con il nostro tempo, molto
intenzionato ad essere allegro, scherzoso e a non prendersi troppo sul serio. Mi ricorda molto qualche rivistina
o volantino che i cattolici popolari (corrente universitaria di Cl) fanno girare per le università. A
quando la sparizione della A in copertina? Certo adesso stona un po' con il resto della rivista, quella cosa nera
un po' «vetero»; il resto è giovane e colorato. Assomiglia molto a 30 Giorni o a Panorama. un
lettore,
Riccardo Cane (Grottaferrata)
P.S. Se sono stato insolente scusatemi. Non intendevo offendere, casomai divertire, nel dire che così
la rivista mi
piace di meno (non nei contenuti, però, che restano gli stessi di prima; la nuova rubrica sulla
pubblicità è
interessante).
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