Rivista Anarchica Online
Aiutare Valpreda
a cura della Redazione
Pietro Valpreda, l'anarchico scelto dal potere come principale capro
espiatorio della strage di stato è da
diversi mesi ricoverato in infermeria per disturbi circolatori. La sua salute ed il suo morale hanno risentito
pesantemente di un anno e mezzo di carcere preventivo. Insieme a lui è ricoverato il compagno
Gargamelli, imputato anch'egli per le bombe del 12 dicembre 1969. Garmelli soffre d'asma. A Regina
Coeli la malattia da cui era quasi guarito si è progressivamente aggravata. Ora si sveglia di notte
e grida
perché si sente soffocare. Il processo per la "strage di stato" si terrà, forse, in
autunno, ma già corrono voci su un possibile rinvio
alla primavera del '72. Si vogliono forse far morire o impazzire i compagni prima del
processo? Bisogna che i "democratici", se ci tengono a salvare almeno le forme di questa loro
"democrazia", si
muovano perché il processo sia fatto subito.
Da parte sua, su questo tema, il movimento anarchico sta preparando una serie di iniziative per
settembre.
Per coordinare le iniziative e impostare correttamente la difesa dei compagni le organizzazioni anarchiche
italiane hanno sottoscritto un documento unitario come piattaforma di impegno comune. In esso, si
sottolinea che la strage del 12 dicembre 1969 rappresenta un momento di un vasto piano
reazionario iniziato con gli attentati provocatori della primavera 1969. A tale piano va collegata, per
comprenderne i veri scopi, tutta la serie di attentati e di violenze fasciste. Di questo piano fa parte anche
la caccia all'anarchico, la campagna denigratoria contro il nostro movimento, gli arresti, i processi
farseschi. "Tutto ciò", continua il documento, "e quanto ancora sarà messo in atto
per realizzare le mire reazionarie
non sarebbe stato possibile se le centrali neo-fasciste non avessero potuto contare sulla complicità
da parte
di numerosi funzionari degli apparati politici-economici-polizieschi-giudiziari dello Stato. È
necessario smascherare e denunciare tutte le complicità, le collusioni, le connivenze, in ogni
centro di
potere ed a qualsiasi livello, rigettando qualsiasi compromesso politico con il quale si tentasse di barattare
la libertà degli imputati per oscuri, inconfessabili equilibri di potere. Ciò non significa
rifiuto di un qualsiasi apporto concreto e sincero alla causa della verità da parte di quelle
forze politiche che abbiano effettivo interesse al trionfo di una reale giustizia, ma assoluto rigetto di ogni
possibile strumentalizzazione o compromesso politico che non tenga conto dell'assoluta esigenza di porre
su un piano prioritario la corretta difesa degli imputati che in questo caso deve essere affrontata con
serietà, competenza, decisione e coordinazione per tutto quanto riguarda i due aspetti inscindibili
e
perfettamente convergenti del processo: l'aspetto tecnico e quello politico. Una corretta ed efficace
difesa tecnica sarà enormemente rafforzata da una intelligente ed energica difesa
politica, l'una non esclude l'altra, ma l'una è complementare all'altra". Nella parte finale il
documento si occupa delle modalità di intervento del movimento per una strategia che
sia insieme difesa dei compagni, vittime di una montatura prefabbricata, e attacco al sistema
liberticida. Il documento è stato sottoscritto dalla F.A.I. (Federazione Anarchica Italiana),
dai G.A.F. (Gruppi
Anarchici Federati), dai G.I.A. (Gruppi Iniziativa Anarchica) ed inoltre dagli organismi assistenziali
C.N.P.V.P. (Comitato Nazionale Pro Vittime Politiche), Crocenera Anarchica, Comitato Politico
Giuridico di Difesa.
Tra le iniziative a favore di Valpreda e degli altri compagni incriminati segnaliamo quella della
Fondazione Russel, che ha promosso una sottoscrizione a livello internazionale per reperire i fondi
indispensabili per far fronte alle ingenti spese necessarie per aiutare i compagni denunciati e
incarcerati. I versamenti vanno fatti sul conto corrente postale n. I/60561 intestato a Nicoletta Stame,
Via Tare 35,
00199 Roma.
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