Rivista Anarchica Online
C'è napalm e napalm
di Paolo Finzi
Contro quello americano scendemmo in piazza a centinaia di migliaia, a milioni, per anni
ed
anni. I volti straziati dalle fiamme, i corpicini dei bambini vietnamiti carbonizzati segnarono -
sui manifesti e nelle coscienze di un'intera generazione - la definitiva condanna morale di un
governo, di una pseudo-civiltà. Quello era il napalm americano, utilizzato dalle truppe
d'occupazione per terrorizzare le popolazioni dei villaggi vietnamiti, per trasformare le misere
capanne di quella gente in mucchietti di cenere, per disboscare le foreste al fine di stanarvi i
vietcong. Contro quel napalm, simbolicamente assurto a strumento-tipo dell'imperialismo USA,
ci schierammo tutti uniti. Contro quello russo, invece, niente. Non una manifestazione, né
un corteo, né un manifesto sui
muri, per denunciare l'uso massiccio che da mesi e mesi fa l'Armata Rossa in Afghanistan. Per
la sinistra italiana, riformista o rivoluzionaria, questo napalm non esiste. Non se ne parla mai:
si lascia furbescamente che a denunciarne l'esistenza e le micidiali conseguenze siano "certi"
mass-media (da Il Giornale di Montanelli agli specials made in USA messi in onda da Canale
5),
puntando sul fatto che "a sinistra" non fanno opinione, non sono credibili. Anzi, se lo dicono
loro, loro che applaudono sempre a Reagan, vuol dire che non è vero. Troppo comodo,
signori! Ma abbiate almeno il coraggio di dirlo apertamente. Ditelo, una buona
volta, che per voi c'è napalm e napalm, che quello USA è da combattersi sempre e comunque,
mentre quello URSS va certo condannato, ma, però, nell'ambito di, tenendo conto che, senza
dimenticare che.... Ditelo chiaramente, come mi ha detto recentemente un insegnante
filocomunista, che "certo è orribile che usino il napalm (ma stai attento che non sia la solita
menzogna della CIA), ma tieni presente che quelli della cosiddetta resistenza afghana sono degli
integralisti musulmani, di quelli che ti tagliano le mani alla Khomeini...". E allora, perché da
grandi non diventino dei fanatici seguaci di un qualche ayatollah, lasciate che li brucino vivi
oggi. Anzi, sotto sotto, ringraziate ancora una volta l'URSS e la sua Armata Rossa, che certo non
saranno un modello di socialismo "dal volto umano", ma almeno combattono contro
l'imperialismo USA. Ma siate finalmente onesti! Piantatela di ammantarvi dei soliti paroloni,
socialismo, internazionalismo, diritti umani. Ditelo chiaramente, una volta per tutte, che per voi
"esser di sinistra" significa comunque stare un po' più dalla parte della Russia che
dell'America. Con altrettanta chiarezza vi diciamo che se "esser di sinistra" significa davvero
questo, ve ne
lasciamo più che volentieri l'egemonia. Per noi anarchici, come per le popolazioni afghane, il
napalm URSS è tale quale a quello usato dagli USA contro i vietcong: tale e quale, ugualmente
micidiale, bestiale, nazista. Accusateci pure di esser "servi del capitalismo" - come avete sempre
fatto quando abbiamo denunciato i crimini dei regimi comunisti, tanto più odiosi perché
commessi in nome del proletariato e del socialismo. Nessuno ci toglierà mai la certezza,
altrettanto infamante, che voi siate - e non solo "obiettivamente" - servi di Mosca e
dell'imperialismo URSS.
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