rivista anarchica
anno 31 n. 269
febbraio 2001


Un buon bilAncio

ai lettori

 

Come preannunciato, dedichiamo questa paginetta di colloquio con i lettori alla presentazione e ad un'analisi del bilancio 2000 di "A".

Lo scorso anno abbiamo stampato i consueti 9 numeri della rivista, per un totale (record) di 516 pagine, rispetto alle 452 del 1999 e alle 428 del 1998. Ogni numero ha avuto, in media, 57,3 pagine. Negli anni Settanta "A" aveva 28 pagine, negli Ottanta salì a 36, per passare poi a 44. Ormai viaggiamo sulle (almeno) 52 pagine a numero. E il prezzo, negli ultimi anni, non ha subito aumenti, rimanendo fisso a 5.000 lire. L'anno prossimo, complice anche l'euro, dovremo di sicuro ritoccarlo all'insù – come si dice finemente.
La tiratura è rimasta stabile intorno alle 4.100 copie. Gli oltre 200 compagni, gruppi e amici che la distribuiscono un po' in tutt'Italia ne assorbono quasi 2.500 copie; 600 vanno agli abbonati, 300 alle librerie; alcune centinaia sono inviate a giornali, gruppi, iniziative – in Italia ed all'estero – con cui abbiamo un accordo di scambio tra le rispettive pubblicazioni. Ci sono poi le biblioteche, gli archivi, i carcerati, i collaboratori, ecc.. Nel complesso, stimiamo una vendita di 2.500 copie, con circa 6.000 lettori della rivista "cartacea", ai quali possiamo aggiungerne altri 1.000/2.000 della versione on-line.

Lo scorso marzo abbiamo poi stampato il dossier monografico Signora Libertà, Signorina Anarchia su Fabrizio De André. Si è trattato in pratica di un 10° numero di "A", del quale abbiamo (al momento) stampato 6.200 copie e che si è già ripagato. È probabile in un prossimo futuro una quarta riedizione.

Continua, non senza problemi "produttivi", la vita della versione on-line di "A", affidata al nostro webmaster Alex Steiner, che coordina un piccolo pool di persone (tutte impegnate gratis, com'è nella nostra tradizione). Il riassunto in inglese che accompagna da oltre un anno la versione telematica di "A" assicura una migliore "fruibilità" internazionale del nostro lavoro.

Nel corso del 2000 abbiamo iniziato a fornire ad alcuni non- e ipo-vedenti i necessari supporti informatici per poter "leggere" la rivista grazie alla sintesi vocale: con una versione appositamente preparata, infatti, è possibile farsi leggere dal computer (opportunamente attrezzato) i testi di "A".

Massimo Torsello ha proseguito (e prosegue) nel suo mastodontico lavoro di indicizzazione e di preparazione dell'archivio informatizzato della rivista, comprendente l'intera storia di "A". Un primo risultato concreto è l'indice numerico completo, disponibile collegandosi al sito indicato nell'apposita segnalazione nel primo interno di copertina di "A".

"Musica per A", curata da Marco Pandin, oltre a garantirci un sostegno finanziario, è uno strumento di contatto e di collegamento con tanta gente impegnata e/o interessata al mondo musicale. Nel corso del 2000 ha visto allargarsi il proprio giro e nuovi progetti sono in cantiere per il 2001.

Diamo un'occhiata ai conti, il cui resoconto dettagliato è stato inviato nelle scorse settimane, come di consueto, ai diffusori ed ai sostenitori di "A". In sintesi, abbiamo speso nel 2000 oltre 110 milioni, a fronte di entrate superiori ai 130 milioni. L'attivo di bilancio del 2000 è andato a coprire il deficit precedente, cosicché abbiamo chiuso lo scorso anno in sostanziale pareggio. E questo grazie alla tenuta delle vendite e soprattutto ad un eccezionale afflusso di sottoscrizioni.

All'inizio del suo quarto decennio di vita, possiamo dunque registrare con grande soddisfazione la buona tenuta, anche economica, della rivista. Vogliamo sottolineare che ciò è stato reso possibile dalla collaborazione di decine, centinaia di persone: c'è chi fa la coda all'ufficio postale, chi corregge le bozze, chi si impegna nella diffusione o ci invia una sottoscrizione, chi traduce, chi porta "A" in edicola, chi promuove iniziative in sostegno. C'è tutta una comunità di persone, che spesso nemmeno si conoscono tra di loro, che operano congiuntamente per realizzare questo strano "miracolo" che dal febbraio 1971 tutti insieme riusciamo a realizzare mensilmente.

A tutti voi (e nel voi ci siamo anche noi), grazie di cuore.