Prezzo. Da questo numero la rivista costa 5.809 lire,
cioè 3,00 euro. Tutti i prezzi (dall’abbonamento alle
annate rilegate, dagli arretrati ai volantoni, ecc.) variano
di conseguenza. Diciamo subito che fino al 28 febbraio prossimo,
quando la lira scomparirà, accetteremo senza problemi
anche pagamenti sia in lire sia in euro ai
vecchi prezzi. Gli aumenti che abbiamo deciso in ottobre
e che decollano con questo numero, distribuito e consegnato
allo spedizioniere ancora nel mese di ottobre, diverranno tassativi
a partire dal 1° marzo, quando la lira sarà solo
un ricordo.
L’ultimo aumento di prezzo risale a quasi sei anni fa, all’inizio
del 1996 (“A” 224): un aumento del 25%, da 4.000 a 5.000 lire.
Allora la rivista aveva 44 pagine, che solo raramente aumentavano
a 52. . Negli ultimi tempi, invece, la rivista parte da 52 pagine
e il più delle volte ne ha di più: gli ultimi
3 numeri di “A”, per esempio, sono stati tutti a 68 pagine.
In altre parole, questo aumento del prezzo copre e nemmeno
del tutto l’aumentato “spessore” della rivista, lasciando
sulle nostre spalle gli aumentati costi di produzione e di spedizione.
Ci teniamo, in proprosito, a segnalare l’avvenuta scomparsa
(definitiva, pare) della tariffa “stampe” delle Poste. Restano,
per ora, le sole tariffe agevolate per le spedizioni in abbonamento
postale (a partire da un quantitativo minimo di 1.000 pezzi),
mentre per spedire la (per noi) classica copia/saggio, inviata
in omaggio a chiunque ci richieda un numero di “A” per decidere
se abbonarsi o meno, dobbiamo pagare 3.000 lire (mentre fino
all’estate, con la tariffa ‘stampe”, pagavamo 1.300 lire).
Se chiuderemo il bilancio di quest’anno (che, come ogni anno,
chiudiamo il 30 novembre) in sostanziale pareggio é solo
grazie all’ottimo andamento delle vendite del cd+libretto di
Fabrizio De André “ed avevamo gli occhi troppo belli”
e (in misura decisamente minore) del dossier “Signora libertà,
signorina anarchia”. Del primo abbiamo venduto quasi 8.000 copie
nei primi quattro mesi, del dossier (uscito nel marzo dello
scorso anno) siamo arrivati alla 4a ristampa, per un totale
di oltre 15.000 copie stampate (di cui quasi 2/3 finora vendute).
Mail-art. Si è tenuta alla Cascina occupata Torchiera
(senz’acqua), a Milano, dal 27 settembre al 7 ottobre scorsi,
la preannunciata mostra internazionale di mail-art, incentrata
sulla “a” cerchiata e organizzata da Maria Mesch in occasione
del trentennale della nascita di “A”. E’ andata bene, con “lavori”
giunti numerosi da ogni parte del mondo. Sul prossimo numero
ne daremo conto, pubblicando anche l’elenco degli “a”rtisti
coinvolti. E la storia veridica della nascita della “a” cerchiata
stessa, scritta da Amedeo Bertolo e originariamente pubblicata
nel bollettino del Centro Studi Libertari/Archivio Pinelli di
Milano.
Natale? Certo, noi non crediamo a Babbo Natale. Certo,
siamo contro il consumismo. Certo, sommando le due cose siamo
tutti alieni dal fare i regali di Natale (o di Capodanno o dell’Epifania
o dell’EraEuro). Eppure, se proprio non riuscite a sottrarvi
del tutto a queste discutibili abitudini, se insomma avete parenti
o amici ai quali sentite che non potete non fare un regalo,
allora valutate la possibilità di regalare loro una copia
del nostro cd “ed avevamo gli occhi troppo belli” (lire 27.108,
euro 14,00), magari insieme con il dossier “Signora libertà,
signorina anarchia” (in tutto lire 32.917, euro 17,00).
Potete farveli mandare a casa, pagando contrassegno al postino
l’importo prescelto, con l’aggiunta di lire 7.745 (euro 4,00).
Oppure, se volete che noi inviamo direttamente al destinatario
del vostro regalo, pagate anticipatamente sul nostro conto corrente
postale o bancario, tenendo presente che in questo caso non
ci dovete niente per le spese postali. Se volete, noi possiamo
allegare nella busta un foglio che specifichi che si tratta
di un vostro regalo. Oppure, se ce lo fate avere (anche per
fax), possiamo allegare un vostro foglio di dedica manoscritto
direttamente da voi.
Vi ricordiamo che se pagate in lire, potete per vostra comodità
e convenienza arrotondare alle mille lire inferiori (p.es.:
32.917 diventa 32.000 lire).
|