rivista anarchica
anno 33 n. 292
estate 2003


lettere

 

Sul numero scorso della rivista (291) abbiamo pubblicato due brevi interventi contro l’uso improprio della parola “anarchia” apparso su pubblicazioni di Emergency.
Pubblichiamo qui di seguito le scuse inviate da Teresa Sarti, presidente dell’associazione, e due brevi “repliche”.

“Avete ragione”

Cari amici,
chiedo scusa del ritardo con cui vi rispondo.
Avete assolutamente ragione. Nella trascrizione concitata della prima telefonata di Gino da Baghdad ho usato io, in modo rozzo e purtroppo comune, l’espressione “in preda all’anarchia totale”.
Quando abbiamo riletto il pezzo per metterlo sul sito siamo stati più accorti e l’abbiamo chiamato “il caos”.
Spero che mi scusiate.
Ringrazio anche chi ci ha mandato interessanti approfondimenti.

Teresa

“È stato un lapsus”

Cara Teresa,
naturalmente non c’è alcun bisogno di scuse. È stato sicuramente un lapsus dovuto anche alla drammaticità del momento.
Da parte mia un forte abbraccio a te, a Gino e a tutti gli straordinari amici di Emergency.

Massimo Ortalli

“Ridotti a semplici stereotipi”

Cara Teresa,
prendo atto delle scuse che ci esprimi e ne sono contento. Ho sempre ammirato Emergency e Gino per il lavoro concreto che portano avanti. Un lavoro che non serve a fermare i pazzoidi che decidono i destini del mondo, ma che serve senz’altro a lenire un po’ del dolore di cui sono causa.
Noi anarchici siamo sempre stati etichettati nelle maniere più strane e svariate. Dalla qualifica di “bombaroli” in parte dovuta anche all’insensatezza tragica di alcuni compagni (il Diana per esempio), a quella di “piccolo borghesi” rivoltaci dai comunisti, a quella per finire, di una specie di setta seguace del caos più sfrenato. Come anarchici non vogliamo una società senza regole ma una società senza Stato. Cosa che personalmente non so se mai avverrà ma nel frattempo produciamo idee (o ne rimastichiamo di vecchie) come qualsiasi altro gruppo politico o sociale.
Vedere che molte volte noi e le nostre idee veniamo ridotti a semplici stereotipi ci fa salire la classica mosca al naso e ci spinge a prendere posizione anche se questo può essere molto amaro.
Mando a te, a Gino e a tutto lo staff di Emergency un sincero augurio di buon lavoro. Oggi, ma forse più “domani” ce ne sarà sempre più bisogno.
Ciao,

Patrizio Biagi

 

I nostri fondi neri

Sottoscrizioni.
Antonino Pennisi (Acireale) 10,00, Aurora e Paolo (Milano) ricordando Amelia Pastorello, 500,00; Alessandro Natoli (Cogliate) 7,00; Roberto Malnati (Malnate) 20,00; Monica Giorgi (Bellinzona – Svizzera) 65,00; a/m Flavio P., Milena e Paolo Soldati (Clermont-Ferrand – Francia) 50,00; Gianni Pasqualotto (Crespano del Grappa) 80,00; Pralina (Firenze) “Horst vivrà sempre”, 30,00; Matilde Finzi Bassani (Milano) ricordando Amelia Pastorello, 150,00; Enore Fiorentini (Imola) 50,00; Enrico Calandri (Roma) 200,00; Angelo A. Aleotti (Pavullo nel Frignano) 20,00; Franco Santilli (Perugia) 20,00.
Totale euro 1.202,00.

Abbonamenti sostenitori.
Marco Breschi (Pistoia) 100,00; Fabrizia Golinelli (Carpi) 150,00; Zelinda Carloni e Adriano Palella (Roma) 100,00; Ida Gagliardi (Ferrara) 100,00; Giuseppe Ceola (Malo) 100,00; Maurizio Pastorino (Torino) 100,00.
Totale euro 650,00.