rivista anarchica
anno 33 n. 294
novembre 2003


 

Due anni in Africa

Il Centro chirurgico di Goderich (a cui andrà una parte del ricavato del DVD ma la divisa di un altro colore pubblicato dalla nostra casa editrice – n.d.r.) a novembre compirà due anni.
Le attività proseguono ad un ritmo costante ed intenso con una media di 140 pazienti chirurgici al mese.
Sono da poco terminati i lavori per la costruzione di due nuove corsie accanto al blocco che già ospita le altre quattro. La necessità dell’allargamento si è imposta da un lato perché sono in costante aumento i pazienti traumatizzati dall’altro per garantire una migliore assistenza ai pazienti pediatrici.
Una volta attive, le sei corsie – con una capacità che si avvicina ai 100 posti letto – permetteranno di riprendere a pieno regime anche la chirurgia elettiva che negli ultimi mesi è stata sacrificata per far fronte alle continue urgenze.
Il costante aumento di pazienti chirurgici è dovuto alla crescente notorietà di Emergency nel Paese, oltre ai buoni rapporti con gli ospedali statali e le altre Ong presenti in Sierra Leone che trasferiscono a Goderich i loro pazienti.
Questo dimostra anche che, sebbene siano in corso investimenti per la ricostruzione di strutture sanitarie, nessuna di esse è ancora in grado di prestare servizi adeguati e il centro di Emergency rimane l’unico centro di riferimento per la chirurgia oltre che l’unica struttura che offre formazione allo staff medico.
A questo proposito un grande, recente risultato è stato raggiunto attraverso un corso di sei mesi per infermieri di anestesia che si è svolto presso il centro di Goderich.
Gli infermieri sono ora riconosciuti dal Ministero della Sanità e abilitati oltre che ad esercitare la professione anche a formare nuovi colleghi.
Ricordiamo che in Sierra Leone la classe medica è tuttora praticamente inesistente e fino a poche settimane fa in tutto il paese si trovava un solo medico anestesista.

Emergency

 

Contro l’autodromo

Oggi 4 ottobre al corteo contro l’autodromo e lo sgombero di Libera eravamo più di 1800!!
Il corteo che si è snodato lungo le strade di Modena, è stato di forte impatto per tutta la città. Ciò è stato possibile grazie alla presenza di molte individualità sensibili alle lotte che Libera porta avanti da più di tre anni. Eravamo in tanti in piazza, ancora una volta, per ribadire la nostra ferma opposizione a qualsiasi forma di dominio compresa quella dell’uomo sulla natura. “Nessuno Sgombero, Nessun Autodromo”.

Dal sito di Libera:
www.libera-unidea.org

Modena, due momenti della manifestazione del 4 ottobre